Descrizione

Comune di collina, di origine nuragica, con un’economia basata sulle tradizionali attività agro-pastorali. I baressesi, che hanno un indice di vecchiaia superiore alla media, si concentrano tutti nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 112 a un massimo di 357 metri sul livello del mare, e offre un panorama di indiscutibile fascino. L’abitato, caratterizzato dalle tipiche case costruite in calcare marnoso color giallino, mostra segni di una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è tipico delle zone collinari.

Comune di collina, di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, con un’economia basata sulle tradizionali attività agro-pastorali. I baressesi, che hanno un indice di vecchiaia superiore alla media, si concentrano tutti nel capoluogo comunale. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate, che vanno da un minimo di 112 a un massimo di 357 metri sul livello del mare, e offre un panorama di indiscutibile fascino. L’abitato, caratterizzato dalle tipiche case costruite in calcare marnoso color giallino, mostra segni di una forte crescita edilizia; il suo andamento plano-altimetrico è tipico delle zone collinari.

Storia

Il toponimo è di origini incerte, probabilmente preromane. Delle sue vicende storiche si sa ben poco. La sua origine risale all’epoca nuragica; nell’XI secolo appartenne alla curatoria della Marmilla, del Giudicato di Arborea. Fu, in seguito, dominio del marchesato di Oristano, per poi passare prima al demanio e, infine ai Carroz, conti di Quirra. Il territorio presenta un patrimonio archeologico di rilievo. Particolarmente interessanti appaiono i siti risalenti al periodo nuragico, tra i quali, il nuraghe Molas, monotorre discretamente conservato. Di notevole valore storico i nuraghi di Codinas, Funtana Piccia Su Cungiau de su Castiu, tutti risalenti alla prima metà del secondo millennio a.C. Tra le opere architettoniche più importanti merita di essere citata la parrocchiale che presenta la facciata con evidenti influenze spagnole mentre il campanile è stato elevato successivamente alla navata centrale, che invece risale al XVI secolo. Molto interessanti gli altari delle due cappelle laterali riccamente decorati con eleganti colonnine in pietra trachite; la cappella sul lato destro conserva la statua lignea della Vergine Assunta, che ha gli arti mobili e il vestito di raso bianco e filigrana d’oro.

Il toponimo è di origini incerte, probabilmente preromane. Delle sue vicende storiche si sa ben poco. La sua origine risale all’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=EPOCANURAGICA'>epoca nuragica</a>; nell’XI secolo appartenne alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=MARMILLA'>Marmilla</a>, del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GIUDICATODIARBOREA'>Giudicato di Arborea</a>. Fu, in seguito, dominio del marchesato di Oristano, per poi passare prima al demanio e, infine ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CARROZ'>Carroz</a>, conti di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=QUIRRA'>Quirra</a>. Il territorio presenta un patrimonio archeologico di rilievo. Particolarmente interessanti appaiono i siti risalenti al periodo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICO'>nuragico</a>, tra i quali, il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> Molas, monotorre discretamente conservato. Di notevole valore storico i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a> di Codinas, Funtana Piccia Su Cungiau de su Castiu, tutti risalenti alla prima metà del secondo millennio a.C. Tra le opere architettoniche più importanti merita di essere citata la parrocchiale che presenta la facciata con evidenti influenze spagnole mentre il campanile è stato elevato successivamente alla navata centrale, che invece risale al XVI secolo. Molto interessanti gli altari delle due cappelle laterali riccamente decorati con eleganti colonnine in pietra trachite; la cappella sul lato destro conserva la statua lignea della Vergine Assunta, che ha gli arti mobili e il vestito di raso bianco e filigrana d’oro.

Economia

Viste le ridotte dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il perno dell’economia locale è l’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, frutteti e olivo. Si pratica anche l’allevamento, in particolare di suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale risulta di dimensioni molto modeste; tuttavia si registrano imprese che operano nel comparto dell’edilizia e della produzione alimentare. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma una sufficiente rete commerciale riesce a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Viste le ridotte dimensioni della comunità, non vi sono particolari strutture burocratiche: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Il perno dell’economia locale è l’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, vite, frutteti e olivo. Si pratica anche l’allevamento, in particolare di suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore industriale risulta di dimensioni molto modeste; tuttavia si registrano imprese che operano nel comparto dell’edilizia e della produzione alimentare. Non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario, ma una sufficiente rete commerciale riesce a soddisfare le esigenze primarie della popolazione. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche garantiscono la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La stupenda vista che si gode dall’abitato insieme al prezioso patrimonio archeologico (con le rovine del villaggio di Azeni, fondato nel Medioevo su un precedente insediamento punico-romano e abbandonato successivamente), costituiscono una ragione sufficiente per attirare un discreto flusso turistico sul posto. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le manifestazioni folcloristiche e culturali che allietano il borgo e richiamano visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la passeggiata ecologica, a maggio; la sagra del mandorlo, ad agosto; l’estemporanea di pittura e la festa di Santa Rosalia, entrambe a settembre. La festa patronale, in onore di San Giorgio, si celebra il 23 aprile.

La stupenda vista che si gode dall’abitato insieme al prezioso patrimonio archeologico (con le rovine del villaggio di Azeni, fondato nel Medioevo su un precedente insediamento <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=PUNICO'>punico</a>-romano e abbandonato successivamente), costituiscono una ragione sufficiente per attirare un discreto flusso turistico sul posto. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le manifestazioni folcloristiche e culturali che allietano il borgo e richiamano visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la passeggiata ecologica, a maggio; la sagra del mandorlo, ad agosto; l’estemporanea di pittura e la festa di Santa Rosalia, entrambe a settembre. La festa patronale, in onore di San Giorgio, si celebra il 23 aprile.

Località

Fondi europei 2021-2027

Comune di Baressa in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.