Descrizione

Centro insulare sorto in età molto antica in una zona collinare; vive del turismo e del commercio, oltre che delle attività rurali e marinare. I baranesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono in diverse località (Buonopane, Fiaiano, Piedimonte, Schiappone e Testaccio) e nel capoluogo comunale, in forte espansione edilizia e ormai contiguo ad Ischia. I rilievi di questa parte dell'isola, con la loro copertura di macchia mediterranea e con i terrazzamenti coltivati a vite e olivo, si spingono fino alla costa, formando scogliere a precipizio sul mare limpido e conferendo varietà di forme e colori al territorio comunale, dominato dal monte Epomeo. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia, sullo sfondo del cielo, una conchiglia sorretta da due amorini, che versa tre getti d'acqua su una vasca posta su una verde campagna; sullo sfondo è raffigurato un monte.  

Centro insulare sorto in età molto antica in una zona collinare; vive del turismo e del commercio, oltre che delle attività rurali e marinare. I baranesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, risiedono in diverse località (Buonopane, Fiaiano, Piedimonte, Schiappone e Testaccio) e nel capoluogo comunale, in forte espansione edilizia e ormai contiguo ad Ischia. I rilievi di questa parte dell'isola, con la loro copertura di macchia mediterranea e con i terrazzamenti coltivati a vite e olivo, si spingono fino alla costa, formando scogliere a precipizio sul mare limpido e conferendo varietà di forme e colori al territorio comunale, dominato dal monte Epomeo. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, campeggia, sullo sfondo del cielo, una conchiglia sorretta da due amorini, che versa tre getti d'acqua su una vasca posta su una verde campagna; sullo sfondo è raffigurato un monte.  

Storia

Il toponimo è una formazione prediale dal personale latino BAR(R)IUS o VARIUS. L'abitato è di fondazione antichissima, come testimoniano numerosi frammenti fittili risalenti all'VIII secolo a.C. Un villaggio abbastanza importante si sviluppò intorno al III secolo e tra il I secolo a.C. e il III d.C. nacque un centro di culto in prossimità della sorgente Nitrodi, presso la località di Buonopane. Durante il Medioevo erano noti la sorgente termale di Succellaro, inghiottita dal mare a causa di fenomeni di bradisismo, e un piccolo monastero dedicato a San Costanzo. Abbelliscono il centro storico edifici sacri costruiti tra il XVI e il XVIII secolo: la parrocchiale cinquecentesca di San Sebastiano Martire, con pregevoli tele di Alfonso di Pigna e campanile settecentesco, la chiesa di San Rocco e quella della Confraternita di Santa Maria del Carmine. In località Testaccio si ammirano la parrocchiale di San Giorgio, molto antica ma rimaneggiata nel XVIII secolo, e la cappella settecentesca dell'Assunta; in località Piedimonte risaltano le chiese di Sant'Alfonso Maria de' Liguori e di Santa Maria La Porta, in località Fiaiano quella di San Giuseppe, detta anche di Sant'Anna, e la cappella di Santa Maria delle Grazie. Un santuario dedicato alla Natività della Madonna fa bella mostra di sé in località Schiappone, poco distante dalla località di Buonopane, dove l'attenzione del visitatore è attratta dalla parrocchiale cinquecentesca di San Giovanni Battista.  

Il toponimo è una formazione prediale dal personale latino BAR(R)IUS o VARIUS. L'abitato è di fondazione antichissima, come testimoniano numerosi frammenti fittili risalenti all'VIII secolo a.C. Un villaggio abbastanza importante si sviluppò intorno al III secolo e tra il I secolo a.C. e il III d.C. nacque un centro di culto in prossimità della sorgente Nitrodi, presso la località di Buonopane. Durante il Medioevo erano noti la sorgente termale di Succellaro, inghiottita dal mare a causa di fenomeni di bradisismo, e un piccolo monastero dedicato a San Costanzo. Abbelliscono il centro storico edifici sacri costruiti tra il XVI e il XVIII secolo: la parrocchiale cinquecentesca di San Sebastiano Martire, con pregevoli tele di Alfonso di Pigna e campanile settecentesco, la chiesa di San Rocco e quella della Confraternita di Santa Maria del Carmine. In località Testaccio si ammirano la parrocchiale di San Giorgio, molto antica ma rimaneggiata nel XVIII secolo, e la cappella settecentesca dell'Assunta; in località Piedimonte risaltano le chiese di Sant'Alfonso Maria de' Liguori e di Santa Maria La Porta, in località Fiaiano quella di San Giuseppe, detta anche di Sant'Anna, e la cappella di Santa Maria delle Grazie. Un santuario dedicato alla Natività della Madonna fa bella mostra di sé in località Schiappone, poco distante dalla località di Buonopane, dove l'attenzione del visitatore è attratta dalla parrocchiale cinquecentesca di San Giovanni Battista.  

Economia

Si conduce una vita aperta ad ogni nuova iniziativa e decisamente attiva. L'agricoltura, impegnata nella coltivazione di uva da vino, agrumi, mele, albicocche, pesche, ciliegie e ortaggi, la pesca e l'allevamento di polli e conigli persistono nonostante l'irresistibile sviluppo del turismo e del terziario in genere. Il discreto dinamismo dell'industria è un'ulteriore riprova della grande versatilità e larghezza di vedute dei baranesi: sono attive imprese alimentari, del legno, della lavorazione della pietra e del mobile, oltre che metallurgiche ed edili. La ricchezza dell'apparato commerciale e dei servizi, che presentano i settori più qualificati, garantisce stimoli costanti al processo di crescita in atto, teso al miglioramento del panorama delle infrastrutture disponibili. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, vanta un periodico locale ed emittenti radiotelevisive; sono presenti scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, una farmacia, un servizio di prevenzione collettiva ed efficienti strutture ricettive; scarseggiano invece quelle culturali.  

Si conduce una vita aperta ad ogni nuova iniziativa e decisamente attiva. L'agricoltura, impegnata nella coltivazione di uva da vino, agrumi, mele, albicocche, pesche, ciliegie e ortaggi, la pesca e l'allevamento di polli e conigli persistono nonostante l'irresistibile sviluppo del turismo e del terziario in genere. Il discreto dinamismo dell'industria è un'ulteriore riprova della grande versatilità e larghezza di vedute dei baranesi: sono attive imprese alimentari, del legno, della lavorazione della pietra e del mobile, oltre che metallurgiche ed edili. La ricchezza dell'apparato commerciale e dei servizi, che presentano i settori più qualificati, garantisce stimoli costanti al processo di crescita in atto, teso al miglioramento del panorama delle infrastrutture disponibili. Il comune, dotato degli ordinari uffici municipali e postali, vanta un periodico locale ed emittenti radiotelevisive; sono presenti scuole per l'istruzione primaria e secondaria di primo grado, una farmacia, un servizio di prevenzione collettiva ed efficienti strutture ricettive; scarseggiano invece quelle culturali.  

Relazioni

Alle attrattive prettamente balneari -splendida è la spiaggia di Maronti, la più lunga dell'isola (2 chilometri), con ghiaia sulla riva e sabbia all'interno- si aggiungono i benefici assicurati dalle sorgenti termali di Nitrodi e Ormitello, utilizzate nella cura di diverse patologie. Non mancano, inoltre, eventi di folclore e festività religiose di un certo interesse: nel mese di maggio numerosi pellegrini si danno convegno nel santuario di San Pancrazio, immerso nella macchia mediterranea che nasconde gli antichi insediamenti contadini e ospita una ricca fauna; una cospicua affluenza di visitatori si registra anche in occasione della festa della Madonna di Montevergine (7-8 settembre, località Schiappone), del pellegrinaggio alla chiesa del Santissimo Crocifisso del Cretaio (tutti i venerdì di marzo) e della "'ndrezzata", caratteristico ballo con diciotto danzatori che si esibiscono due volte l'anno -il lunedì successivo alla Pasqua e il 24 giugno- sul sagrato della parrocchiale di San Giovanni Battista, in località Buonopane. La festa del Patrono San Rocco si celebra il 16 agosto.

Alle attrattive prettamente balneari -splendida è la spiaggia di Maronti, la più lunga dell'isola (2 chilometri), con ghiaia sulla riva e sabbia all'interno- si aggiungono i benefici assicurati dalle sorgenti termali di Nitrodi e Ormitello, utilizzate nella cura di diverse patologie. Non mancano, inoltre, eventi di folclore e festività religiose di un certo interesse: nel mese di maggio numerosi pellegrini si danno convegno nel santuario di San Pancrazio, immerso nella macchia mediterranea che nasconde gli antichi insediamenti contadini e ospita una ricca fauna; una cospicua affluenza di visitatori si registra anche in occasione della festa della Madonna di Montevergine (7-8 settembre, località Schiappone), del pellegrinaggio alla chiesa del Santissimo Crocifisso del Cretaio (tutti i venerdì di marzo) e della "'ndrezzata", caratteristico ballo con diciotto danzatori che si esibiscono due volte l'anno -il lunedì successivo alla Pasqua e il 24 giugno- sul sagrato della parrocchiale di San Giovanni Battista, in località Buonopane. La festa del Patrono San Rocco si celebra il 16 agosto.

Località

Fumarole

Fumarole

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Barano d'Ischia rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.