Descrizione

Comune collinare, di origine medievale, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta attività industriale. I baldisseresi, che hanno un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Rivodora e Superga, in numerosi aggregati urbani minori nonché in case sparse. Il territorio, che comprende parte della Basilica di Superga, in contestazione col comune di Torino, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 671 metri di quota. La sua superficie alterna alture considerevoli, dette brich, e forti depressioni in corrispondenza dei corsi d’acqua. L’abitato, in forte espansione edilizia, è in posizione dominante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto Reale, figurano fasce argentate e nere; sullo sfondo rosso del capo campeggiano tre stelle d’argento, ordinate in fascia.

Comune collinare, di origine medievale, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole, affiancate da una modesta attività industriale. I baldisseresi, che hanno un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località Rivodora e Superga, in numerosi aggregati urbani minori nonché in case sparse. Il territorio, che comprende parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BASILICADISUPERGA'>Basilica di Superga</a>, in contestazione col comune di Torino, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 671 metri di quota. La sua superficie alterna alture considerevoli, dette brich, e forti depressioni in corrispondenza dei corsi d’acqua. L’abitato, in forte espansione edilizia, è in posizione dominante. Nello stemma comunale, concesso con Decreto Reale, figurano fasce argentate e nere; sullo sfondo rosso del capo campeggiano tre stelle d’argento, ordinate in fascia.

Storia

L’attestazione del suo toponimo manca di documenti che possano attestare con certezza le sue origini e il suo etimo. Tuttavia la maggior parte degli studiosi rintraccia il suo significato in ‘luogo appartenente a Baldesid’, dove quest’ultimo indica un nome personale germanico. Fondata in epoca medievale, venne concessa in feudo al vescovo di Torino da Federico Barbarossa nel corso del XII secolo. Successivamente numerosi furono i signori cui venne affidata fino all’anno 1322. La sua storia è strettamente legata a quella del comune di Chieri, cui giurò fedeltà nel 1252. Il XVII secolo fu testimone del passaggio feudale a Giuseppe Antonio Benso di Mondonio che la vendette, a distanza di solo un anno dal suo conferimento, a Giovanni Battista Fontanella, signore di Santena. Alla fine dello stesso secolo venne scorporata da Chieri ed eretta, così, in comune autonomo. Del periodo storico medievale non rimangono tracce; tuttavia non è priva di emblemi monumentali degni di nota, quali la parrocchiale di Santa Maria della Spina, eretta, tra il 1717 e il 1725, originariamente dedicata a San Bartolomeo. In stile barocco piemontese, con la sua pianta ottagonale e la facciata disadorna di mattoni, venne costruita, come vuole la leggenda, da un anonimo geometra che venne ispirato dalla vicina basilica di Superga che veniva costruita in quegli stessi anni.

L’attestazione del suo toponimo manca di documenti che possano attestare con certezza le sue origini e il suo etimo. Tuttavia la maggior parte degli studiosi rintraccia il suo significato in ‘luogo appartenente a Baldesid’, dove quest’ultimo indica un nome personale germanico. Fondata in epoca medievale, venne concessa in feudo al vescovo di Torino da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a> nel corso del XII secolo. Successivamente numerosi furono i signori cui venne affidata fino all’anno 1322. La sua storia è strettamente legata a quella del comune di Chieri, cui giurò fedeltà nel 1252. Il XVII secolo fu testimone del passaggio feudale a Giuseppe Antonio Benso di Mondonio che la vendette, a distanza di solo un anno dal suo conferimento, a Giovanni Battista Fontanella, signore di Santena. Alla fine dello stesso secolo venne scorporata da Chieri ed eretta, così, in comune autonomo. Del periodo storico medievale non rimangono tracce; tuttavia non è priva di emblemi monumentali degni di nota, quali la parrocchiale di Santa Maria della Spina, eretta, tra il 1717 e il 1725, originariamente dedicata a San Bartolomeo. In stile barocco piemontese, con la sua pianta ottagonale e la facciata disadorna di mattoni, venne costruita, come vuole la leggenda, da un anonimo geometra che venne ispirato dalla vicina <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BASILICADISUPERGA'>basilica di Superga</a> che veniva costruita in quegli stessi anni.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. L’agricoltura, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è specializzata nella produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione di vino Doc) e altra frutta. Si pratica, inoltre, l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese, di piccole dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, tessile, della lavorazione del legno, della carta, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, chimico, metallurgico, meccanico, edile e della produzione di mobili. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva, ma mancano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto è garantita la frequenza delle sole classi materne ed elementari. Non si registrano strutture di carattere culturale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Sul posto manca la stazione dei carabinieri, per cui le funzioni di autorità di pubblica sicurezza sono, all’occorrenza, esercitate dal sindaco. Va segnalata però la presenza della Pro Loco. L’agricoltura, che conserva un ruolo importante nell’economia locale, è specializzata nella produzione di cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva (utilizzata per la produzione di vino Doc) e altra frutta. Si pratica, inoltre, l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. Il settore economico secondario è costituito da imprese, di piccole dimensioni, che operano nei comparti: alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, della lavorazione del legno, della carta, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, chimico, metallurgico, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, edile e della produzione di mobili. Il terziario si compone di una discreta rete distributiva, ma mancano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto è garantita la frequenza delle sole classi materne ed elementari. Non si registrano strutture di carattere culturale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

Il Parco naturale in cui è inserita e la sua favorevole posizione geografica, che la vede poco distante dal capoluogo di regione e da altri importanti centri, la rende meta di un discreto afflusso turistico, non solo di tipo escursionistico. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni di maggiore interesse si segnalano: la “Fragola in Fiera”, tradizionale evento del mese di giugno, e la sagra dell’uva, a ottobre. La festa patronale, in onore di San Giuliano, si celebra il 28 agosto.

Il Parco naturale in cui è inserita e la sua favorevole posizione geografica, che la vede poco distante dal capoluogo di regione e da altri importanti centri, la rende meta di un discreto afflusso turistico, non solo di tipo escursionistico. I rapporti con i comuni vicini non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per l’espletamento di pratiche burocratiche. Tra le manifestazioni di maggiore interesse si segnalano: la “Fragola in Fiera”, tradizionale evento del mese di giugno, e la sagra dell’uva, a ottobre. La festa patronale, in onore di San Giuliano, si celebra il 28 agosto.

Località

Basilica di Soperga, Rivodora, Soperga, Tetti Barbasso, Tetti Berruto, Tetti Cabianca, Tetti Collo, Tetti Colombaro, Tetti Fenoglio, Tetti Ghirone, Tetti Piola, Tetti Ronchi, Tetti Valentino

Basilica di Soperga, Rivodora, Soperga, Tetti Barbasso, Tetti Berruto, Tetti Cabianca, Tetti Collo, Tetti Colombaro, Tetti Fenoglio, Tetti Ghirone, Tetti Piola, Tetti Ronchi, Tetti Valentino

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Baldissero Torinese rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.