Descrizione

Comune di origine medievale caratterizzato da un'economia di tipo prevalentemente agricolo, ha registrato nell'ultimo periodo un graduale incremento nel settore turistico. La popolazione bagnonese, caratterizzata da un indice di vecchiaia da primato, si distribuisce in numerose località, quali: Biglio, Castiglione, Collesino, Corlaga, , Corvarola, Gabbiana, Groppo, Iera, Lusana, Mochignano di Sopra, Mochignano di Sotto, Orturano, Pastina, Pieve, Treschietto, Vico. Il centro abitato, che non ha visto di recente un notevole sviluppo edilizio, si distingue, sotto l'aspetto urbanistico, per l'uso di pietra grigia e di ardesia nella realizzazione rispettivamente delle mura e dei tetti delle abitazioni. Esso si inserisce in un territorio comunale a carattere prevalentemente aspro e montuoso, che dai 130 metri sul livello del mare arriva fino ai 1861 del Monte Sillara. I tre castelli racchiusi in forma di piramide nello scudo dello stemma ricordano le tre comunità che formarono il vicariato di Bagnone: Bagnone, Castiglion del Terziere e Capodiponte. Gli altri simboli che contornano le torri ricordano l'influenza esercitata dall'antica città di Luni sui territori della valle del Magra.  

Comune di origine medievale caratterizzato da un'economia di tipo prevalentemente agricolo, ha registrato nell'ultimo periodo un graduale incremento nel settore turistico. La popolazione bagnonese, caratterizzata da un indice di vecchiaia da primato, si distribuisce in numerose località, quali: Biglio, Castiglione, Collesino, Corlaga, , Corvarola, Gabbiana, Groppo, Iera, Lusana, Mochignano di Sopra, Mochignano di Sotto, Orturano, Pastina, Pieve, Treschietto, Vico. Il centro abitato, che non ha visto di recente un notevole sviluppo edilizio, si distingue, sotto l'aspetto urbanistico, per l'uso di pietra grigia e di ardesia nella realizzazione rispettivamente delle mura e dei tetti delle abitazioni. Esso si inserisce in un territorio comunale a carattere prevalentemente aspro e montuoso, che dai 130 metri sul livello del mare arriva fino ai 1861 del Monte Sillara. I tre castelli racchiusi in forma di piramide nello scudo dello stemma ricordano le tre comunità che formarono il vicariato di Bagnone: Bagnone, Castiglion del Terziere e Capodiponte. Gli altri simboli che contornano le torri ricordano l'influenza esercitata dall'antica città di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LUNI'>Luni</a> sui territori della valle del Magra.  

Storia

Benché vi siano tracce di una presenza romana nel territorio, è al periodo medievale che si fa risalire la fondazione di Bagnone. Dal 1149 fece parte del feudo dei Malaspina, appartenenti al ramo di Filottiere; il feudo nel'400 fu venduto a Firenze. Nel XVI secolo fu assegnato ai conti Nocetti entrando a far parte del granducato di Toscana. A partire dal 1814, anno in cui viene annessa al ducato di Modena, ha inizio un forte movimento di migrazioni verso l'esterno. Tale fenomeno, dovuto in larga parte all'asprezza del suolo, fattore che ha impedito uno sviluppo economico della zona, nel XX secolo ha assunto la connotazione di una vera e propria migrazione verso l'America. L'evoluzione demografica di questo paese ha, di conseguenza, subito un costante e continuo decremento. La povertà dell'insediamento e l'opera demolitrice dei secoli hanno fatto sì che il comune giungesse al tempo d'oggi praticamente privo di monumenti di rilievo. Le uniche vestigia del passato si ritrovano nei ruderi del castello, che tuttora dominano il paese.  

Benché vi siano tracce di una presenza romana nel territorio, è al periodo medievale che si fa risalire la fondazione di Bagnone. Dal 1149 fece parte del feudo dei Malaspina, appartenenti al ramo di Filottiere; il feudo nel'400 fu venduto a Firenze. Nel XVI secolo fu assegnato ai conti Nocetti entrando a far parte del granducato di Toscana. A partire dal 1814, anno in cui viene annessa al ducato di Modena, ha inizio un forte movimento di migrazioni verso l'esterno. Tale fenomeno, dovuto in larga parte all'asprezza del suolo, fattore che ha impedito uno sviluppo economico della zona, nel XX secolo ha assunto la connotazione di una vera e propria migrazione verso l'America. L'evoluzione demografica di questo paese ha, di conseguenza, subito un costante e continuo decremento. La povertà dell'insediamento e l'opera demolitrice dei secoli hanno fatto sì che il comune giungesse al tempo d'oggi praticamente privo di monumenti di rilievo. Le uniche vestigia del passato si ritrovano nei ruderi del castello, che tuttora dominano il paese.  

Economia

Le grandi migrazioni dell'ultimo secolo non hanno consentito all'economia di questo paese, di tipo essenzialmente agricolo, di progredire in modo soddisfacente. L'industria, che produce manifatture e truciolati, non occupa un posto di rilievo. Da notare una graduale apertura al turismo, per quanto le strutture ricettive e i pubblici esercizi attualmente presenti non rappresentino ancora una realtà rilevante. Da un punto di vista burocratico ed amministrativo il comune dipende quasi del tutto dai maggiori centri vicini; dal punto di vista delle strutture scolastiche, ospita soltanto quelle relative all'istruzione dell'obbligo (scuole elementari e medie) e un istituto professionale. Non sono presenti strutture sanitarie di rilievo.  

Le grandi migrazioni dell'ultimo secolo non hanno consentito all'economia di questo paese, di tipo essenzialmente agricolo, di progredire in modo soddisfacente. L'industria, che produce manifatture e truciolati, non occupa un posto di rilievo. Da notare una graduale apertura al turismo, per quanto le strutture ricettive e i pubblici esercizi attualmente presenti non rappresentino ancora una realtà rilevante. Da un punto di vista burocratico ed amministrativo il comune dipende quasi del tutto dai maggiori centri vicini; dal punto di vista delle strutture scolastiche, ospita soltanto quelle relative all'istruzione dell'obbligo (scuole elementari e medie) e un istituto professionale. Non sono presenti strutture sanitarie di rilievo.  

Relazioni

La graduale apertura verso il settore turistico è dovuta essenzialmente alle attrattive di carattere naturalistico e storico-artistico legate a questo centro. L'antica origine del luogo e la collocazione ambientale (lungo l'Appennino) ne fanno una meta turistica piuttosto suggestiva; se la comunità saprà sviluppare queste potenzialità potrà forse in parte arginare il fenomeno migratorio all'origine del lento spopolamento che ha indotto in passato l'amministrazione comunale a proporre, quale iniziativa di sostegno alla crescita demografica, un premio in denaro per ogni bambino venuto alla luce: la proposta ha incontrato commenti perplessi e stimolato paragoni con le politiche demografiche di qualche ventennio fa. Il Patrono San Nicola viene festeggiato il 6 dicembre.

La graduale apertura verso il settore turistico è dovuta essenzialmente alle attrattive di carattere naturalistico e storico-artistico legate a questo centro. L'antica origine del luogo e la collocazione ambientale (lungo l'Appennino) ne fanno una meta turistica piuttosto suggestiva; se la comunità saprà sviluppare queste potenzialità potrà forse in parte arginare il fenomeno migratorio all'origine del lento spopolamento che ha indotto in passato l'amministrazione comunale a proporre, quale iniziativa di sostegno alla crescita demografica, un premio in denaro per ogni bambino venuto alla luce: la proposta ha incontrato commenti perplessi e stimolato paragoni con le politiche demografiche di qualche ventennio fa. Il Patrono San Nicola viene festeggiato il 6 dicembre.

Località

Agnetta, Baratti, Canale, Canneto, Cassolana, Castiglione, Collesino, Compione, Corlaga, Corvarola, Gabbiana, Groppo, Iera, Lusana, Mochignano, Mochignano di Sopra, Mochignano di Sotto, Montale, Monterole, Nezzana, Orturano, Palestro, Pastina, Pieve, Stazzone, Treschietto, Valle, Vespeno, Vico

Agnetta, Baratti, Canale, Canneto, Cassolana, Castiglione, Collesino, Compione, Corlaga, Corvarola, Gabbiana, Groppo, Iera, Lusana, Mochignano, Mochignano di Sopra, Mochignano di Sotto, Montale, Monterole, Nezzana, Orturano, Palestro, Pastina, Pieve, Stazzone, Treschietto, Valle, Vespeno, Vico

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bagnone rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.