Descrizione

Centro di pianura di antica origine, il cui profilo economico è rappresentato da attività diversificate. La comunità dei bagnolesi presenta un indice di vecchiaia superiore alla media e risiede prevalentemente nel capoluogo comunale ma occupa anche numerose altre località, come Campione, Correggio Micheli, Governolo, Pietole, San Biagio, San Giacomo e San Nicolò Po. La superficie territoriale appare del tutto pianeggiante ed è solcata dai corsi d'acqua del Mincio e del Po. Non rilevanti risultano le variazioni altimetriche: le zone più elevate sono costituite dagli argini dei due fiumi, costruiti già a partire dall'alto Medioevo, quando si diede inizio ad un costante e laborioso lavoro di bonifica del territorio. Oggi quest'ultimo può contare sulla presenza di una fitta rete di canali, realizzati un tempo per far defluire l'acqua in eccesso e attualmente utilizzati per l'irrigazione dei campi. Circondato dai pioppi, che costituiscono elemento caratterizzante delle zone golenali, l'abitato è interessato da una forte espansione edilizia, nell'ambito della quale si è costituito un nuovo quartiere, in cui numerose risultano le villette a schiera.

Centro di pianura di antica origine, il cui profilo economico è rappresentato da attività diversificate. La comunità dei bagnolesi presenta un indice di vecchiaia superiore alla media e risiede prevalentemente nel capoluogo comunale ma occupa anche numerose altre località, come Campione, Correggio Micheli, Governolo, Pietole, San Biagio, San Giacomo e San Nicolò Po. La superficie territoriale appare del tutto pianeggiante ed è solcata dai corsi d'acqua del Mincio e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>. Non rilevanti risultano le variazioni altimetriche: le zone più elevate sono costituite dagli argini dei due fiumi, costruiti già a partire dall'alto Medioevo, quando si diede inizio ad un costante e laborioso lavoro di bonifica del territorio. Oggi quest'ultimo può contare sulla presenza di una fitta rete di canali, realizzati un tempo per far defluire l'acqua in eccesso e attualmente utilizzati per l'irrigazione dei campi. Circondato dai pioppi, che costituiscono elemento caratterizzante delle zone golenali, l'abitato è interessato da una forte espansione edilizia, nell'ambito della quale si è costituito un nuovo quartiere, in cui numerose risultano le villette a schiera.

Storia

Le sue origini rimontano a tempi molto lontani, come hanno dimostrato le importanti scoperte archeologiche avvenute nei primi anni '80 del XX secolo, che fanno risalire al periodo etrusco l'affermazione di un consistente insediamento umano nella zona settentrionale del Po. Deve il nome alla ricchezza di acque del suo territorio; l'aggiunta della seconda parte del toponimo è dovuta alla devozione tributata al santo protettore del luogo. Sarebbe stata teatro dell'arresto della discesa degli unni di Attila (avvenuta nel V secolo d.C. ad opera del papa Leone Magno): la storiografia locale vuole che sul ponte di Correggio Micheli sul fiume Mincio il pontefice sia riuscito ad evitare il peggio per l'intera penisola. Nel XII secolo divenne possedimento della famiglia Canossa di Ferrara, per passare successivamente sotto la giurisdizione di Mantova. Appartenne per un certo periodo al vescovo mantovano e nel Trecento fu sottoposta alla signoria del casato dei Gonzaga. In seguito seguì le vicende del capoluogo di provincia. I monumenti che costituiscono memoria del passato sono in gran parte rappresentati dall'architettura sacra. Fra le chiese parrocchiali si trova quella dedicata a San Vito, in stile romanico, rimaneggiata nel '700; vi si aggiunge la parrocchiale di San Biagio, edificata per la prima volta nel XIV ma nel XVIII secolo ricostruita completamente in un luogo diverso; al Quattrocento risale la chiesa di San Nicolò Po, voluta dai benedettini di Mantova. Tra gli edifici dell'architettura civile emergono Villa Riva Berni, Villa Zaita e Villa Marani (sita in località Campione).

Le sue origini rimontano a tempi molto lontani, come hanno dimostrato le importanti scoperte archeologiche avvenute nei primi anni '80 del XX secolo, che fanno risalire al periodo etrusco l'affermazione di un consistente insediamento umano nella zona settentrionale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=PO'>Po</a>. Deve il nome alla ricchezza di acque del suo territorio; l'aggiunta della seconda parte del toponimo è dovuta alla devozione tributata al santo protettore del luogo. Sarebbe stata teatro dell'arresto della discesa degli unni di Attila (avvenuta nel V secolo d.C. ad opera del papa Leone Magno): la storiografia locale vuole che sul ponte di Correggio Micheli sul fiume Mincio il pontefice sia riuscito ad evitare il peggio per l'intera penisola. Nel XII secolo divenne possedimento della famiglia Canossa di Ferrara, per passare successivamente sotto la giurisdizione di Mantova. Appartenne per un certo periodo al vescovo mantovano e nel Trecento fu sottoposta alla signoria del casato dei Gonzaga. In seguito seguì le vicende del capoluogo di provincia. I monumenti che costituiscono memoria del passato sono in gran parte rappresentati dall'architettura sacra. Fra le chiese parrocchiali si trova quella dedicata a San Vito, in stile romanico, rimaneggiata nel '700; vi si aggiunge la parrocchiale di San Biagio, edificata per la prima volta nel XIV ma nel XVIII secolo ricostruita completamente in un luogo diverso; al Quattrocento risale la chiesa di San Nicolò Po, voluta dai benedettini di Mantova. Tra gli edifici dell'architettura civile emergono Villa Riva Berni, Villa Zaita e Villa Marani (sita in località Campione).

Economia

È dotata di una stazione dei carabinieri, oltre che dei consueti uffici municipali e postali. Persiste la dedizione ad attività di tipo rurale, come l'agricoltura e l'allevamento: le coltivazioni maggiormente praticate sono quelle di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite ma ci si dedica anche all'allevamento di bovini, avicoli e suini. L'industria si è sviluppata nel comparto alimentare, legato alla produzione lattiero-casearia (che fornisce un ottimo Grana Padano) e dell'alimentazione zootecnica. Non mancano le fabbriche di mobili nonché le aziende tessili e per la realizzazione di prodotti in pelle e per l'abbigliamento; sono rappresentati anche i comparti metalmeccanico ed edile. Le strutture connesse al terziario garantiscono il servizio bancario. Quelle scolastiche consentono la frequenza degli istituti di istruzione secondaria di primo grado; è possibile anche approfondire la conoscenza personale servendosi della biblioteca e del museo archeologico, mentre non sono presenti mezzi per la diffusione della cultura e dell'informazione. È inoltre dotata di una modesta capacità ricettiva e di strutture sanitarie che offrono il servizio farmaceutico.

È dotata di una stazione dei carabinieri, oltre che dei consueti uffici municipali e postali. Persiste la dedizione ad attività di tipo rurale, come l'agricoltura e l'allevamento: le coltivazioni maggiormente praticate sono quelle di cereali, frumento, ortaggi, foraggi e vite ma ci si dedica anche all'allevamento di bovini, avicoli e suini. L'industria si è sviluppata nel comparto alimentare, legato alla produzione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARIA'>lattiero-casearia</a> (che fornisce un ottimo Grana Padano) e dell'alimentazione zootecnica. Non mancano le fabbriche di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a> nonché le aziende tessili e per la realizzazione di prodotti in pelle e per l'abbigliamento; sono rappresentati anche i comparti metalmeccanico ed edile. Le strutture connesse al terziario garantiscono il servizio bancario. Quelle scolastiche consentono la frequenza degli istituti di istruzione secondaria di primo grado; è possibile anche approfondire la conoscenza personale servendosi della biblioteca e del museo archeologico, mentre non sono presenti mezzi per la diffusione della cultura e dell'informazione. È inoltre dotata di una modesta capacità ricettiva e di strutture sanitarie che offrono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Ancora oggi risente fortemente dell'influenza del vicino capoluogo di provincia, che rappresenta un vero e proprio polo d'attrazione per gli abitanti del posto. Se si eccettua il mercato agricolo che si svolge ogni domenica, non si registrano particolari eventi di folclore e di festa, mentre la presenza di due importanti fiumi attira numerosi pescatori, soprattutto nei giorni festivi. La festa dei Patroni, i Santi Vito, Modesto e Crescenzia, si celebra il 15 giugno. È in discussione la sua corrispondenza con la patria del poeta latino Virgilio. L'antica Andes, attualmente Pietole, rientrò, infatti, nella giurisdizione del centro fino al 1800.

Ancora oggi risente fortemente dell'influenza del vicino capoluogo di provincia, che rappresenta un vero e proprio polo d'attrazione per gli abitanti del posto. Se si eccettua il mercato agricolo che si svolge ogni domenica, non si registrano particolari eventi di folclore e di festa, mentre la presenza di due importanti fiumi attira numerosi pescatori, soprattutto nei giorni festivi. La festa dei Patroni, i Santi Vito, Modesto e Crescenzia, si celebra il 15 giugno. È in discussione la sua corrispondenza con la patria del poeta latino <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VIRGILIO'>Virgilio</a>. L'antica Andes, attualmente Pietole, rientrò, infatti, nella giurisdizione del centro fino al 1800.

Località

Campione, Caseificio Pennello, Chiavica Travata, Conventino, Correggio Micheli, Corte Croce, Forcello, Gazzo, Governolo, Gradaro, Loghino Pennello, San Biagio, San Giacomo Po, San Nicolò Po, Valmarzuolo, Zaita

Campione, Caseificio Pennello, Chiavica Travata, Conventino, Correggio Micheli, Corte Croce, Forcello, Gazzo, Governolo, Gradaro, Loghino Pennello, San Biagio, San Giacomo Po, San Nicolò Po, Valmarzuolo, Zaita

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bagnolo San Vito rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.