Descrizione

Comune montano, di origini antiche, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato alcune iniziative industriali. I bagnaschesi, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e nel nucleo urbano minore di Gerbioli. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.206 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è situato in una conca ampia e verdeggiante ed è allungato sulla sinistra del fiume Tanaro, che ne bagna la parte meridionale divergendo poi verso nord-est, ai piedi di un’altura; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Comune montano, di origini antiche, che alle tradizionali attività agricole ha affiancato alcune iniziative industriali. I bagnaschesi, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce tra numerose case sparse e nel nucleo urbano minore di Gerbioli. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con differenze di altitudine molto accentuate: si raggiungono i 1.206 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, è situato in una conca ampia e verdeggiante ed è allungato sulla sinistra del fiume Tanaro, che ne bagna la parte meridionale divergendo poi verso nord-est, ai piedi di un’altura; il suo andamento plano-altimetrico è vario.

Storia

Citata col nome “Bangiascus” in un documento della seconda metà del X secolo, in seguito è attestata come “Bagnascus”, “Baniascus” e “Bannascus”. Il toponimo deriva più che dal latino BALNEUM, avente il significato di ‘luogo di bagni’, dal gentilizio romano BANIUS, con l’aggiunta del suffisso -ASCUS, di origine ligure, utilizzato spesso nella formazione dei prediali. Le origini del borgo sono molto antiche: il primo insediamento umano sul territorio è, con molta probabilità, attribuibile ai liguri stazielli, sottomessi dai romani nel II secolo dopo Cristo. Fece parte del comitato di Alba e conobbe la denominazione saracena all’inizio del IX secolo. Nel 967 l’imperatore Ottone I la confermò al marchese Aleramo; successivamente passò ai marchesi di Ceva che la ressero anche per conto della repubblica di Asti; infine ai Visconti di Milano, agli Orleans e a varie altre signorie, sino al definitivo passaggio nel 1588 sotto il controllo dei Savoia. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la chiesa di Santa Giuditta, del XVII secolo, e quella ottocentesca di Sant’Antonio, in cui si possono ammirare pregevoli opere d’arte, tra cui affreschi, statue e colonne romanico-lombarde. Degni di nota sono anche: la parrocchiale di Santa Margherita, originariamente in stile romanico e successivamente trasformata in forme barocche; infine, le cappelle di San Sebastiano, di San Rocco, della Madonna del Ponte e di Santa Croce, recentemente restaurata e adibita a chiesetta alpina.

Citata col nome “Bangiascus” in un documento della seconda metà del X secolo, in seguito è attestata come “Bagnascus”, “Baniascus” e “Bannascus”. Il toponimo deriva più che dal latino BALNEUM, avente il significato di ‘luogo di bagni’, dal gentilizio romano BANIUS, con l’aggiunta del suffisso -ASCUS, di origine ligure, utilizzato spesso nella formazione dei prediali. Le origini del borgo sono molto antiche: il primo insediamento umano sul territorio è, con molta probabilità, attribuibile ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LIGURI'>liguri</a> stazielli, sottomessi dai romani nel II secolo dopo Cristo. Fece parte del comitato di Alba e conobbe la denominazione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SARACENA'>saracena</a> all’inizio del IX secolo. Nel 967 l’imperatore Ottone I la confermò al marchese Aleramo; successivamente passò ai marchesi di Ceva che la ressero anche per conto della repubblica di Asti; infine ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> di Milano, agli Orleans e a varie altre signorie, sino al definitivo passaggio nel 1588 sotto il controllo dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Sotto il profilo storico-architettonico interessanti sono: la chiesa di Santa Giuditta, del XVII secolo, e quella ottocentesca di Sant’Antonio, in cui si possono ammirare pregevoli opere d’arte, tra cui affreschi, statue e colonne romanico-lombarde. Degni di nota sono anche: la parrocchiale di Santa Margherita, originariamente in stile romanico e successivamente trasformata in forme barocche; infine, le cappelle di San Sebastiano, di San Rocco, della Madonna del Ponte e di Santa Croce, recentemente restaurata e adibita a chiesetta alpina.

Economia

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali ed è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: parte della popolazione si dedica anche alla silvicoltura e si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e castagne; è praticato anche l’allevamento di bovini e avicoli. L’industria, che contribuisce a elevare il reddito pro capite, è costituita da piccole aziende operanti nei comparti alimentare, cartario, edile, meccanico, metallurgico, della lavorazione del legno, del vetro e dei suoi prodotti, della stampa, dell’estrazione di pietra, ghiaia, sabbia e argilla, oltre che della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della collettività) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole del posto assicurano l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Ospita gli ordinari uffici municipali e postali ed è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale il settore primario conserva un ruolo importante: parte della popolazione si dedica anche alla silvicoltura e si producono cereali, frumento, ortaggi, foraggi, uva e castagne; è praticato anche l’allevamento di bovini e avicoli. L’industria, che contribuisce a elevare il reddito pro capite, è costituita da piccole aziende operanti nei comparti alimentare, cartario, edile, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MECCANICO'>meccanico</a>, metallurgico, della lavorazione del legno, del vetro e dei suoi prodotti, della stampa, dell’estrazione di pietra, ghiaia, sabbia e argilla, oltre che della fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della collettività) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le scuole del posto assicurano l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario sul posto è assicurato il servizio farmaceutico; per le altre prestazioni è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando le specialità della sua cucina e godendo delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di boschi rigogliosi. Frequentata per lavoro, grazie alle attività produttive, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni, intrattiene rapporti non molto rilevanti con i comuni del circondario, ai quali, comunque, gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Non si registrano manifestazioni folcloristiche di rilievo. La festa patronale, dedicata alla Madonna del Rosario, viene celebrata la prima domenica di ottobre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, offre a quanti vi si rechino la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, gustando le specialità della sua cucina e godendo delle bellezze dell’ambiente naturale, arricchito dalla presenza di boschi rigogliosi. Frequentata per lavoro, grazie alle attività produttive, che consentono di richiamare manodopera dai dintorni, intrattiene rapporti non molto rilevanti con i comuni del circondario, ai quali, comunque, gli abitanti si rivolgono per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Non si registrano manifestazioni folcloristiche di rilievo. La festa patronale, dedicata alla Madonna del Rosario, viene celebrata la prima domenica di ottobre. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Gerbioli

Gerbioli

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Bagnasco rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.