Descrizione

Comune di origine romana con attività principalmente agricola e turistica. I badiali, con un indice di vecchiaia,  di molto superiore alla media, si distribuiscono in numerose altre località: Caprile, Ca' Raffaello (isola amministrativa nella regione Marche, area di Montefeltro, tra i comuni Casteldelci, Sant'Agata Feltria e Pennabilli, della provincia di Pesaro e Urbino, popolata da oltre 300 residenti, distribuiti in più agglomerati, oltre il centro Ca' Raffaello), Cicognaia, Fresciano, Montebotolino, Montelabreve, Pratieghi, Ronco, Rafelle, Sant' Andrea, Santa Sofia, Stiavola, Viamaggio e Passo di Viamaggio. Nel paesaggio tipico montano, caratterizzato da un profilo geometrico del territorio comunale abbastanza irregolare, domina una vegetazione di castagni, faggi e larici. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggiano tra bisanti d'oro e due stelle a sei punte racchiuse in una fascia azzurra: nessuno di questi simboli può essere riferito ad alcuna delle famiglie che primeggiarono nel corso dei secoli.  

Comune di origine romana con attività principalmente agricola e turistica. I badiali, con un indice di vecchiaia,  di molto superiore alla media, si distribuiscono in numerose altre località: Caprile, Ca' Raffaello (isola amministrativa nella regione Marche, area di Montefeltro, tra i comuni Casteldelci, Sant'Agata Feltria e Pennabilli, della provincia di Pesaro e Urbino, popolata da oltre 300 residenti, distribuiti in più agglomerati, oltre il centro Ca' Raffaello), Cicognaia, Fresciano, Montebotolino, Montelabreve, Pratieghi, Ronco, Rafelle, Sant' Andrea, Santa Sofia, Stiavola, Viamaggio e Passo di Viamaggio. Nel paesaggio tipico montano, caratterizzato da un profilo geometrico del territorio comunale abbastanza irregolare, domina una vegetazione di castagni, faggi e larici. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggiano tra bisanti d'oro e due stelle a sei punte racchiuse in una fascia azzurra: nessuno di questi simboli può essere riferito ad alcuna delle famiglie che primeggiarono nel corso dei secoli.  

Storia

Il nome proviene probabilmente dal monastero benedettino di S. Michele Arcangelo voluto da Ottone I e adibito a fortilizio nel 1238. Fu fondata in epoca romana come centro di approvvigionamento militare e la posizione particolarmente arroccata funzionale alla difesa militare contro i Galli. Compreso in epoca bizantina nell'Esarcato ravennate, il territorio fu in seguito conteso da molte famiglie tra cui i Carpegna, i Faggiolani e i Montedoglio. Nel XV secolo passò sotto il dominio fiorentino dopo la battaglia di Anghiari, che fermò le mire espansionistiche dei Visconti di Toscana. Il borgo medioevale intatto costituisce un complesso architettonico di discreto interesse: spicca la chiesa di S. Michele (con le famose tre pale in terracotta invetriata all'interno) il cui campanile risale al 933.  

Il nome proviene probabilmente dal monastero benedettino di S. Michele Arcangelo voluto da Ottone I e adibito a fortilizio nel 1238. Fu fondata in epoca romana come centro di approvvigionamento militare e la posizione particolarmente arroccata funzionale alla difesa militare contro i Galli. Compreso in epoca bizantina nell'Esarcato ravennate, il territorio fu in seguito conteso da molte famiglie tra cui i Carpegna, i Faggiolani e i Montedoglio. Nel XV secolo passò sotto il dominio fiorentino dopo la battaglia di Anghiari, che fermò le mire espansionistiche dei Visconti di Toscana. Il borgo medioevale intatto costituisce un complesso architettonico di discreto interesse: spicca la chiesa di S. Michele (con le famose tre pale in terracotta invetriata all'interno) il cui campanile risale al 933.  

Economia

Non ospita nessun organismo politico-burocratico particolare, il che costringe a rivolgersi ai centri vicini, per accedere ad uffici e servizi anche indispensabili. Di tradizione culturale solida, piuttosto chiusa alle esperienze innovative, vi si conduce un ritmo di vita abbastanza tranquillo e appartato con pochi stimoli e scarse opportunità. L'unico periodo un più animato è quello estivo: un turismo tipicamente di villeggiatura ravviva il centro ma solo fino al sopraggiungere dell'autunno. Le principali fonti di reddito derivano, appunto, dal turismo e dall'agricoltura, che assorbono circa i due terzi della popolazione. Modesto è il contributo dell'industria, che si basa principalmente sulla produzione di maglierie e calzature. Non si segnalano particolari forme di diffusione della cultura e non si registra nemmeno la presenza di emittenti radiofoniche e televisive locali. Le strutture scolastiche sono piuttosto carenti: quelle esistenti consentono esclusivamente la frequenza della scuola dell'obbligo; d'altro canto, fatta eccezione per una biblioteca comunale, mancano anche musei o altre strutture per la promozione della cultura. Analogamente le strutture sportive sono complessivamente irrilevanti, ad eccezione di alcuni campi da tennis e di un maneggio all'interno del complesso "I prati della Luna". In campo sanitario non sono presenti strutture di pronto intervento ma è espletato il servizio di guardia medica.  

Non ospita nessun organismo politico-burocratico particolare, il che costringe a rivolgersi ai centri vicini, per accedere ad uffici e servizi anche indispensabili. Di tradizione culturale solida, piuttosto chiusa alle esperienze innovative, vi si conduce un ritmo di vita abbastanza tranquillo e appartato con pochi stimoli e scarse opportunità. L'unico periodo un più animato è quello estivo: un turismo tipicamente di villeggiatura ravviva il centro ma solo fino al sopraggiungere dell'autunno. Le principali fonti di reddito derivano, appunto, dal turismo e dall'agricoltura, che assorbono circa i due terzi della popolazione. Modesto è il contributo dell'industria, che si basa principalmente sulla produzione di maglierie e calzature. Non si segnalano particolari forme di diffusione della cultura e non si registra nemmeno la presenza di emittenti radiofoniche e televisive locali. Le strutture scolastiche sono piuttosto carenti: quelle esistenti consentono esclusivamente la frequenza della scuola dell'obbligo; d'altro canto, fatta eccezione per una biblioteca comunale, mancano anche musei o altre strutture per la promozione della cultura. Analogamente le strutture sportive sono complessivamente irrilevanti, ad eccezione di alcuni campi da tennis e di un maneggio all'interno del complesso "I prati della Luna". In campo sanitario non sono presenti strutture di pronto intervento ma è espletato il servizio di guardia medica.  

Relazioni

A parte il periodo estivo, in cui si registra un aumento della popolazione grazie al turismo di villeggiatura, nel resto dell'anno non si verificano particolari eventi. L'unica ricorrenza da menzionare è la festa della transumanza che ha luogo in settembre e che è legata alla tradizionale attività di allevamento del bestiame, che, fra l'altro, ha lasciato un ricordo traumatico nella popolazione: la partenza degli allevatori per la Maremma è stata tante volte causa di incidenti mortali per i pastori, per i pericoli legati al viaggio e all'ambiente maremmano, notoriamente infestato dalla malaria fino ad epoca abbastanza recente. La festa del Patrono San Michele si celebra il 29 settembre.

A parte il periodo estivo, in cui si registra un aumento della popolazione grazie al turismo di villeggiatura, nel resto dell'anno non si verificano particolari eventi. L'unica ricorrenza da menzionare è la festa della transumanza che ha luogo in settembre e che è legata alla tradizionale attività di allevamento del bestiame, che, fra l'altro, ha lasciato un ricordo traumatico nella popolazione: la partenza degli allevatori per la Maremma è stata tante volte causa di incidenti mortali per i pastori, per i pericoli legati al viaggio e all'ambiente maremmano, notoriamente infestato dalla malaria fino ad epoca abbastanza recente. La festa del Patrono San Michele si celebra il 29 settembre.

Località

Arsicci, Ca' di Betti, Ca' Raffaello, Caprile, Fresciano, Il Poggio, Montebotolino, Montelabreve, Monteviale, Ortale, Pratieghi, Rofelle, San Patrignano, Sant'Andrea, Santa Sofia, Stiavola, Vellata, Viamaggio

Arsicci, Ca' di Betti, Ca' Raffaello, Caprile, Fresciano, Il Poggio, Montebotolino, Montelabreve, Monteviale, Ortale, Pratieghi, Rofelle, San Patrignano, Sant'Andrea, Santa Sofia, Stiavola, Vellata, Viamaggio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Badia Tedalda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.