Descrizione

Centro collinare, di origine antica, che ha sviluppato l’industria e il turismo. Gli avianesi, il cui indice di vecchiaia è molto elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località Cortina-Glera-Selva e San Martino di Campagna. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.251 metri del monte Cavallo. L’abitato, interessato dall’espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, in campo azzurro, un’aquila bicipite d’argento con in petto uno scudo sannitico; tra le due teste spicca un giglio araldico.

Centro collinare, di origine antica, che ha sviluppato l’industria e il turismo. Gli avianesi, il cui indice di vecchiaia è molto elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, in cui si registra la maggiore concentrazione demografica, numerosissime case sparse e le località Cortina-Glera-Selva e San Martino di Campagna. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate: si raggiungono i 2.251 metri del monte Cavallo. L’abitato, interessato dall’espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico vario. Nello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, si raffigura, in campo azzurro, un’aquila bicipite d’argento con in petto uno scudo sannitico; tra le due teste spicca un giglio araldico.

Storia

Abitata fin da epoche preistoriche, stando ai manufatti litici, di età paleolitica, rinvenuti nella zona, registrò in seguito diversi insediamenti, fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, di cui sono pervenute numerose testimonianze. Il toponimo, attestato per la prima volta in un documento del XII secolo, deriva dal personale latino AVIDIUS, AVILIUS o AVIANUS; piuttosto fantasiose appaiono altre tesi, che ne riportano l’origine alle espressioni latine AMNIS AVIUM, ‘fiume degli uccelli’, AVIA-ORUM, ‘luoghi disastrosi e difficili’, AD VIAM, ‘verso la strada’, e AD JANUM, ‘vicino a (un tempio di) Giano’. Nel Medioevo si sviluppò intorno a un castello, fattovi costruire dai patriarchi di Aquileia, verso il secolo XI, dopo le invasioni degli ungari. Sede di una gastaldia, nel Trecento fu infeudata ai de Rubeis, ai signori di Porcia e ai Savorgnan, entrando a far parte, nel 1420, dei possedimenti veneziani. Distrutta, sul finire del XV secolo, dai turchi, che ne decimarono la popolazione, riducendo in schiavitù i superstiti, seguì le successive vicende della Serenissima che, nel Cinquecento, la donò al condottiero Cristoforo da Tolentino, a cui discendenti rimase fino agli inizi del XIX secolo. In tutto quel periodo fu governata da un capitano, affiancato da due membri della comunità. Tra i monumenti, oltre al castello medievale, vanno citati: il duomo di S. Zenone, costruito tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800; la chiesa di Santa Maria in Castello; quella di Santa Maria Maddalena, in località Villotta; la cinquecentesca parrocchiale di Santa Maria e Santa Giuliana e la chiesa di Santa Giuliana, del 1300, a Castello; la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria e il santuario della Madonna del Monte, in località Marsure. Nell’architettura civile spiccano: il palazzo Menegozzi e, a Castello, il cinquecentesco palazzo Policreti.

Abitata fin da epoche preistoriche, stando ai manufatti litici, di età paleolitica, rinvenuti nella zona, registrò in seguito diversi insediamenti, fino ad arrivare alla colonizzazione dei romani, di cui sono pervenute numerose testimonianze. Il toponimo, attestato per la prima volta in un documento del XII secolo, deriva dal personale latino AVIDIUS, AVILIUS o AVIANUS; piuttosto fantasiose appaiono altre tesi, che ne riportano l’origine alle espressioni latine AMNIS AVIUM, ‘fiume degli uccelli’, AVIA-ORUM, ‘luoghi disastrosi e difficili’, AD VIAM, ‘verso la strada’, e AD JANUM, ‘vicino a (un tempio di) Giano’. Nel Medioevo si sviluppò intorno a un castello, fattovi costruire dai patriarchi di Aquileia, verso il secolo XI, dopo le invasioni degli ungari. Sede di una gastaldia, nel Trecento fu infeudata ai de Rubeis, ai signori di Porcia e ai Savorgnan, entrando a far parte, nel 1420, dei possedimenti veneziani. Distrutta, sul finire del XV secolo, dai turchi, che ne decimarono la popolazione, riducendo in schiavitù i superstiti, seguì le successive vicende della Serenissima che, nel Cinquecento, la donò al condottiero Cristoforo da Tolentino, a cui discendenti rimase fino agli inizi del XIX secolo. In tutto quel periodo fu governata da un capitano, affiancato da due membri della comunità. Tra i monumenti, oltre al castello medievale, vanno citati: il duomo di S. Zenone, costruito tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800; la chiesa di Santa Maria in Castello; quella di Santa Maria Maddalena, in località Villotta; la cinquecentesca parrocchiale di Santa Maria e Santa Giuliana e la chiesa di Santa Giuliana, del 1300, a Castello; la chiesa di Santa Caterina d’Alessandria e il santuario della Madonna del Monte, in località Marsure. Nell’architettura civile spiccano: il palazzo Menegozzi e, a Castello, il cinquecentesco palazzo Policreti.

Economia

È sede di una base Nato e dei carabinieri. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, frutta e uve, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini e caprini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, tessile, cartario, metalmeccanico, del legno, della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica; non mancano fabbriche di mobili e apparecchiature elettriche. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’approfondimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vastissima possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

È sede di una base Nato e dei carabinieri. L’agricoltura, basata sulla produzione di cereali (in particolare frumento), ortaggi, foraggi, frutta e uve, è integrata dall’allevamento di bovini, suini, ovini e caprini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), edile, tessile, cartario, metalmeccanico, del legno, della produzione e distribuzione di gas ed energia elettrica; non mancano fabbriche di mobili e apparecchiature elettriche. Il terziario si compone di una discreta rete commerciale e dell’insieme dei servizi che, accanto a quello bancario, comprendono anche attività di consulenza informatica. Tra le strutture sociali si registra la presenza di una casa di riposo. Nelle scuole locali si impartisce l’istruzione obbligatoria; si può usufruire di una biblioteca per l’approfondimento culturale. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive, che offrono una vastissima possibilità sia di ristorazione che di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Meta turistica tra le più celebrate della zona, offre ai suoi visitatori la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Abbastanza frequentata anche per lavoro, intrattiene rapporti molto intensi con il circondario. Numerose sono le manifestazioni organizzate nell’anno; tra queste meritano di essere citate: il carnevale, con sfilate e carri allegorici, e la rassegna internazionale del folclore, ad agosto. Nella località Piancavallo si tengono: il campionato italiano di sci alpino, a gennaio; la coppa del mondo cittadini, a febbraio; la coppa Italia snow board, il “Gran fondo Piancavallo”, i giochi della gioventù, i campionati italiani studenteschi, la coppa europea di sci femminile, e il “Pinocchio sugli sci”, a marzo; il rally internazionale di Piancavallo, ad aprile; la coppa del mondo di sci freestyle e lo spettacolo internazionale di pattinaggio artistico, a dicembre. Il Patrono, S. Zenone, si festeggia il secondo lunedì dopo Pasqua.

Meta turistica tra le più celebrate della zona, offre ai suoi visitatori la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni. Abbastanza frequentata anche per lavoro, intrattiene rapporti molto intensi con il circondario. Numerose sono le manifestazioni organizzate nell’anno; tra queste meritano di essere citate: il carnevale, con sfilate e carri allegorici, e la rassegna internazionale del folclore, ad agosto. Nella località Piancavallo si tengono: il campionato italiano di sci alpino, a gennaio; la coppa del mondo cittadini, a febbraio; la coppa Italia snow board, il “Gran fondo Piancavallo”, i giochi della gioventù, i campionati italiani studenteschi, la coppa europea di sci femminile, e il “Pinocchio sugli sci”, a marzo; il rally internazionale di Piancavallo, ad aprile; la coppa del mondo di sci freestyle e lo spettacolo internazionale di pattinaggio artistico, a dicembre. Il Patrono, S. Zenone, si festeggia il secondo lunedì dopo Pasqua.

Località

Aviano-Castello, Busa di Villotta, Collalto, Cortina-Glera Selva, Monte Cavallo, Pedemonte, San Martino di Campagna

Aviano-Castello, Busa di Villotta, Collalto, Cortina-Glera Selva, Monte Cavallo, Pedemonte, San Martino di Campagna

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Aviano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.