Descrizione

Comune collinare sorto nell'alto Medioevo, in cui si producono artigianalmente oggetti in ceramica, per lo più decorati a mano; l'economia è monopolizzata dalle attività turistiche, che lasciano poco spazio ad altre occupazioni, comprese quelle rurali. La comunità degli atranesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, vive concentrata per intero nel capoluogo comunale, stretto fra le pareti a picco di un'insenatura e proteso su una spiaggia raccolta e protetta, a tratti rocciosa; espandendosi lungo il tracciato della statale Amalfitana, l'abitato si è fuso con la località di Castiglione del comune limitrofo di Ravello. Il territorio comunale, classificato collinare, presenta un profilo geometrico vario; la sua minuscola estensione, compresa tra le falde del monte Cerreto e il mare, è coperta da una ricca vegetazione di resinose, che in diversi punti del comprensorio è stata cancellata dall'uomo per far posto alle colture specializzate.  

Comune collinare sorto nell'alto Medioevo, in cui si producono artigianalmente oggetti in ceramica, per lo più decorati a mano; l'economia è monopolizzata dalle attività turistiche, che lasciano poco spazio ad altre occupazioni, comprese quelle rurali. La comunità degli atranesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, vive concentrata per intero nel capoluogo comunale, stretto fra le pareti a picco di un'insenatura e proteso su una spiaggia raccolta e protetta, a tratti rocciosa; espandendosi lungo il tracciato della statale Amalfitana, l'abitato si è fuso con la località di Castiglione del comune limitrofo di Ravello. Il territorio comunale, classificato collinare, presenta un profilo geometrico vario; la sua minuscola estensione, compresa tra le falde del monte Cerreto e il mare, è coperta da una ricca vegetazione di resinose, che in diversi punti del comprensorio è stata cancellata dall'uomo per far posto alle colture specializzate.  

Storia

Il borgo medievale, il cui nome deriva dal personale ATRANI, è già citato nell'HISTORIA LANGOBARDORUM BENEVENTANORUM di Erchemperto (metà del secolo IX): era sorto all'epoca della decadenza dell'impero romano come Amalfi, cui fu unito in comunanza nel novembre del 1467 e da cui si staccò nel maggio del 1578; subì ripetuti saccheggi e incursioni dei pisani (1135 e 1137), poi fu in parte ripopolato da Manfredi, che inviò sul posto una colonia di saraceni; costituì inoltre la residenza privilegiata dalla parte più nobile della popolazione amalfitana, al punto che i dogi della repubblica marinara scelsero di esservi incoronati e seppelliti. Nel 1945 il comune riconquistò per la seconda volta l'autonomia amministrativa da Amalfi, cui era stato aggregato nel 1929. Nel centro storico sopravvivono testimonianze storico-architettoniche di grande pregio artistico. La collegiata di Santa Maria Maddalena, fondata nel 1274, ha subito importanti interventi di restauro e ampliamento in età barocca, che hanno fatto della sua facciata l'unico esempio di Rococò della costiera amalfitana; la chiesa di San Salvatore de Birecto fu edificata nel X secolo ma solo in seguito furono realizzati la pregevole porta in bronzo (1087), il ricco pluteo marmoreo (fine dell'XI secolo) e l'attuale facciata neoclassica con orologio sormontata da un campaniletto a vela. L'architettura religiosa atranese comprende inoltre i ruderi del monastero benedettino maschile dei Santi Quirico e Giuditta, le chiese coeve di Santa Maria del Bando e di San Michele Fuori le Mura (XII secolo) e quella del Carmine (1601).  

Il borgo medievale, il cui nome deriva dal personale ATRANI, è già citato nell'HISTORIA LANGOBARDORUM BENEVENTANORUM di Erchemperto (metà del secolo IX): era sorto all'epoca della decadenza dell'impero romano come Amalfi, cui fu unito in comunanza nel novembre del 1467 e da cui si staccò nel maggio del 1578; subì ripetuti saccheggi e incursioni dei pisani (1135 e 1137), poi fu in parte ripopolato da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=MANFREDI'>Manfredi</a>, che inviò sul posto una colonia di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=SARACENI'>saraceni</a>; costituì inoltre la residenza privilegiata dalla parte più nobile della popolazione amalfitana, al punto che i dogi della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=REPUBBLICAMARINARA'>repubblica marinara</a> scelsero di esservi incoronati e seppelliti. Nel 1945 il comune riconquistò per la seconda volta l'autonomia amministrativa da Amalfi, cui era stato aggregato nel 1929. Nel centro storico sopravvivono testimonianze storico-architettoniche di grande pregio artistico. La collegiata di Santa Maria Maddalena, fondata nel 1274, ha subito importanti interventi di restauro e ampliamento in età barocca, che hanno fatto della sua facciata l'unico esempio di Rococò della costiera amalfitana; la chiesa di San Salvatore de Birecto fu edificata nel X secolo ma solo in seguito furono realizzati la pregevole porta in bronzo (1087), il ricco pluteo marmoreo (fine dell'XI secolo) e l'attuale facciata neoclassica con orologio sormontata da un campaniletto a vela. L'architettura religiosa atranese comprende inoltre i ruderi del monastero <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=CAM&parola=BENEDETTINO'>benedettino</a> maschile dei Santi Quirico e Giuditta, le chiese coeve di Santa Maria del Bando e di San Michele Fuori le Mura (XII secolo) e quella del Carmine (1601).  

Economia

La tradizione locale, ricca di fermenti, costituisce motivo di orgoglio per gli atranesi e fonte di interesse per il vivace movimento turistico. Una delle risorse della tradizione è l'agricoltura, che dà raccolti di altissima qualità (olive, uva da vino e limoni); l'industria è ancora riconducibile al modello artigianale per dimensioni aziendali -nelle piccole imprese e nei laboratori si producono come in passato raffinate ceramiche artistiche-; essenziale è la rete di distribuzione, che appare tuttavia commisurata alle esigenze basilari della comunità e del flusso turistico. Il complesso delle infrastrutture si addice alle caratteristiche di una piccola ma ricercata stazione balneare. Il comune, dotato unicamente degli ordinari uffici municipali e postali, possiede un orfanotrofio e le scuole dell'obbligo ma difetta di strutture culturali; privo di alberghi, può contare su un complesso residenziale e svariati ristoranti; le sue strutture sanitarie offrono assistenza farmaceutica.  

La tradizione locale, ricca di fermenti, costituisce motivo di orgoglio per gli atranesi e fonte di interesse per il vivace movimento turistico. Una delle risorse della tradizione è l'agricoltura, che dà raccolti di altissima qualità (olive, uva da vino e limoni); l'industria è ancora riconducibile al modello artigianale per dimensioni aziendali -nelle piccole imprese e nei laboratori si producono come in passato raffinate ceramiche artistiche-; essenziale è la rete di distribuzione, che appare tuttavia commisurata alle esigenze basilari della comunità e del flusso turistico. Il complesso delle infrastrutture si addice alle caratteristiche di una piccola ma ricercata stazione balneare. Il comune, dotato unicamente degli ordinari uffici municipali e postali, possiede un orfanotrofio e le scuole dell'obbligo ma difetta di strutture culturali; privo di alberghi, può contare su un complesso residenziale e svariati ristoranti; le sue strutture sanitarie offrono assistenza farmaceutica.  

Relazioni

Il turista che vi abbia dimorato una volta tornerà sicuramente in questa località balneare tranquilla ma non priva di attrattive mondane. Durante il soggiorno è d'obbligo visitare una suggestiva grotta carsica, che si presenta a due livelli sovrapposti collegati da una scalinata, e gustare l'odore e il sapore intenso del pesce azzurro, a cui è dedicata una sagra nella settimana dopo ferragosto. Numerose le rassegne e le manifestazioni culturali e folcloristiche: i caffè-concerto (luglio-agosto), il festival "Il microfono e tu" (agosto) e i riti collegati al Natale. Suscita inoltre l'entusiasmo generale il corteo storico che ogni quattro anni nel mese di giugno parte da Atrani e raggiunge Amalfi. La festa della Patrona Santa Maria Maddalena si celebra il 22 luglio.

Il turista che vi abbia dimorato una volta tornerà sicuramente in questa località balneare tranquilla ma non priva di attrattive mondane. Durante il soggiorno è d'obbligo visitare una suggestiva grotta carsica, che si presenta a due livelli sovrapposti collegati da una scalinata, e gustare l'odore e il sapore intenso del pesce azzurro, a cui è dedicata una sagra nella settimana dopo ferragosto. Numerose le rassegne e le manifestazioni culturali e folcloristiche: i caffè-concerto (luglio-agosto), il festival "Il microfono e tu" (agosto) e i riti collegati al Natale. Suscita inoltre l'entusiasmo generale il corteo storico che ogni quattro anni nel mese di giugno parte da Atrani e raggiunge Amalfi. La festa della Patrona Santa Maria Maddalena si celebra il 22 luglio.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Atrani rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.