Descrizione

Centro montano, di origine antica, cui è stato concesso il titolo di città con Regio Decreto. Basa la sua attività economica su attività industriali ma, principalmente, sul commercio e sul turismo. Gli asiaghesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono nel capoluogo comunale, in varie località, in numerosi nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che registra una forte espansione edilizia, è caratterizzato da un paesaggio tipicamente alpestre, con ampie distese di prati, pascoli e fitti boschi. Situata al centro dell’omonimo Altopiano, gode di una splendida posizione ed è favorita da un clima secco e soleggiato e da un’aria largamente ossigenata filtrata dai boschi di conifere che si stendono sul territorio fino alle alte quote. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Regio Decreto. La prima sezione si compone di una croce rossa in campo dorato; lo sfondo azzurro della seconda partizione è attraversato da una fascia rossa, accompagnata da tre visi barbuti, muniti di una benda dorata, rossa e argentata, e da quattro visi giovanili.

Centro montano, di origine antica, cui è stato concesso il titolo di città con Regio Decreto. Basa la sua attività economica su attività industriali ma, principalmente, sul commercio e sul turismo. Gli asiaghesi, con un indice di vecchiaia nella media, vivono nel capoluogo comunale, in varie località, in numerosi nuclei urbani minori e case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate. L’abitato, che registra una forte espansione edilizia, è caratterizzato da un paesaggio tipicamente alpestre, con ampie distese di prati, pascoli e fitti boschi. Situata al centro dell’omonimo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ALTOPIANO'>Altopiano</a>, gode di una splendida posizione ed è favorita da un clima secco e soleggiato e da un’aria largamente ossigenata filtrata dai boschi di conifere che si stendono sul territorio fino alle alte quote. Lo stemma comunale, partito, è stato concesso con Regio Decreto. La prima sezione si compone di una croce rossa in campo dorato; lo sfondo azzurro della seconda partizione è attraversato da una fascia rossa, accompagnata da tre visi barbuti, muniti di una benda dorata, rossa e argentata, e da quattro visi giovanili.

Storia

Ha una storia antica e per molti aspetti misteriosa: il primo nucleo abitato sul territorio fu dovuto a una compatta migrazione in queste zone di numerosi nuclei bavaresi; di queste popolazioni resta testimonianza nel cimbro, l’antica lingua dell’altopiano strettamente affine agli antichi dialetti tedeschi. A partire dalla morte di Carlo Magno, quando, sotto la dinastia degli Ottoni, Vicenza, Verona e Treviso, unite in un’unica marca, iniziarono ad avere contatti con i duchi di Baviera, l’altopiano acquisì la propria coscienza comunale. Il primo documento in cui compare è una donazione territoriale da parte dell’imperatore Berengario al vescovo di Padova del 917. Nel 1301 i comuni dell’altopiano si costituirono in “Reggenza” o “Federazione dei Sette Comuni”: Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo. Nel 1327 la federazione, mantenendo la propria autonomia, passò agli Scaligeri, nel 1387 ai Visconti e infine, nel 1404 a Venezia, a cui rimase sempre fedele fino alla caduta nel 1797. Per tutto il periodo napoleonico conservò una certa autonomia, così come sotto l’Austria, dal 1814 al 1866, anno in cui passò al Regno d’Italia. La guerra del 1915-18 infuriò terribilmente su tutto l’altopiano: i nomi dell’Ortigara, del Cengio, dello Zebio, sono legati a tragiche battaglie. Fu rasa al suolo nel 1916 dalla spedizione punitiva austro-tedesca che tentava di sfondare il fronte montano per dilagare nella pianura. Nel 1934 fu eretto il Sacrario Militare di Asiago, un imponente quadriportico in marmo bianco che custodisce le spoglie di oltre 22.000 caduti, in gran parte ignoti, sia italiani che austroungarici. Il Duomo, in marmo rosso dell’altopiano, custodisce una pala di Francesco Bassano il Vecchio. Il Municipio con la bella Sala dei Quadri.

Ha una storia antica e per molti aspetti misteriosa: il primo nucleo abitato sul territorio fu dovuto a una compatta migrazione in queste zone di numerosi nuclei bavaresi; di queste popolazioni resta testimonianza nel <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=CIMBRO'>cimbro</a>, l’antica lingua dell’altopiano strettamente affine agli antichi dialetti tedeschi. A partire dalla morte di Carlo Magno, quando, sotto la dinastia degli Ottoni, Vicenza, Verona e Treviso, unite in un’unica marca, iniziarono ad avere contatti con i duchi di Baviera, l’altopiano acquisì la propria coscienza comunale. Il primo documento in cui compare è una donazione territoriale da parte dell’imperatore Berengario al vescovo di Padova del 917. Nel 1301 i comuni dell’altopiano si costituirono in “Reggenza” o “Federazione dei Sette Comuni”: Asiago, Enego, Foza, Gallio, Lusiana, Roana, Rotzo. Nel 1327 la federazione, mantenendo la propria autonomia, passò agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a>, nel 1387 ai Visconti e infine, nel 1404 a Venezia, a cui rimase sempre fedele fino alla caduta nel 1797. Per tutto il periodo napoleonico conservò una certa autonomia, così come sotto l’Austria, dal 1814 al 1866, anno in cui passò al Regno d’Italia. La guerra del 1915-18 infuriò terribilmente su tutto l’altopiano: i nomi dell’Ortigara, del Cengio, dello Zebio, sono legati a tragiche battaglie. Fu rasa al suolo nel 1916 dalla spedizione punitiva austro-tedesca che tentava di sfondare il fronte montano per dilagare nella pianura. Nel 1934 fu eretto il Sacrario Militare di Asiago, un imponente quadriportico in marmo bianco che custodisce le spoglie di oltre 22.000 caduti, in gran parte ignoti, sia italiani che austroungarici. Il Duomo, in marmo rosso dell’altopiano, custodisce una pala di Francesco Bassano il Vecchio. Il Municipio con la bella Sala dei Quadri.

Economia

È sede di Pro Loco, del distretto scolastico n. 7 e APT. L’economia locale vede ancora nelle tradizionali attività agricole una voce abbastanza importante: è soprattutto l’allevamento di bovini da latte a fornire la materia prima per la fiorente industria lattiero-casearia, la più importante del territorio per la produzione del celebre “formaggio Asiago”. Ci sono aziende per la lavorazione del legno, per la produzione di articoli sportivi, di abbigliamento, per la fabbricazione di strumenti ottici e fotografici. Il terziario si compone di una rete commerciale ben sviluppata e dei servizi; è presente il servizio bancario. Le strutture scolastiche annoverano istituti superiori di secondo grado; quelle culturali alcuni musei e una biblioteca civica. Buone anche le strutture sportive, con impianti di risalita per lo sci, un moderno stadio del ghiaccio, impianti per il golf, il tennis, l’atletica e molti altri sport. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie sono rappresentate dal locale ospedale. è sede dell’Osservatorio Astrofisico dell’Università degli Studi di Padova, un imponente complesso attrezzato per studi e ricerche di fisica stellare.

È sede di Pro Loco, del distretto scolastico n. 7 e APT. L’economia locale vede ancora nelle tradizionali attività agricole una voce abbastanza importante: è soprattutto l’allevamento di bovini da latte a fornire la materia prima per la fiorente industria lattiero-casearia, la più importante del territorio per la produzione del celebre “formaggio Asiago”. Ci sono aziende per la lavorazione del legno, per la produzione di articoli sportivi, di abbigliamento, per la fabbricazione di strumenti ottici e fotografici. Il terziario si compone di una rete commerciale ben sviluppata e dei servizi; è presente il servizio bancario. Le strutture scolastiche annoverano istituti superiori di secondo grado; quelle culturali alcuni musei e una biblioteca civica. Buone anche le strutture sportive, con impianti di risalita per lo sci, un moderno stadio del ghiaccio, impianti per il golf, il tennis, l’atletica e molti altri sport. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno; quelle sanitarie sono rappresentate dal locale ospedale. è sede dell’Osservatorio Astrofisico dell’Università degli Studi di Padova, un imponente complesso attrezzato per studi e ricerche di fisica stellare.

Relazioni

È meta di un notevole flusso turistico; i rapporti con i comuni vicini sono abbastanza rilevanti, grazie anche alla presenza di strutture scolastiche e sanitarie. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati: in luglio e agosto la manifestazione “Nota Verde”, con concerti, forum e incontri culturali animati dalla presenza di personaggi politici e del mondo dell’arte e della cultura di chiara fama; a luglio il “Premio Internazionale Asiago d’Arte Filatelica”, manifestazione sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica; ad agosto il Concorso Internazionale Sculture di Legno all’aperto. Il Patrono, S. Matteo, si festeggia il 21 settembre.

È meta di un notevole flusso turistico; i rapporti con i comuni vicini sono abbastanza rilevanti, grazie anche alla presenza di strutture scolastiche e sanitarie. Tra gli eventi ricorrenti meritano di essere citati: in luglio e agosto la manifestazione “Nota Verde”, con concerti, forum e incontri culturali animati dalla presenza di personaggi politici e del mondo dell’arte e della cultura di chiara fama; a luglio il “Premio Internazionale Asiago d’Arte Filatelica”, manifestazione sotto l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica; ad agosto il Concorso Internazionale Sculture di Legno all’aperto. Il Patrono, S. Matteo, si festeggia il 21 settembre.

Località

Bertigo, Bortoni, Bosco, Busa, Buscar, Caporai di Sasso, Chiesa di Sasso, Coda, Cotti di Sasso, Gaiga, Gianesoni di Sasso, Grulli di Sasso, Melar, Monte Portule, Ospedale Civile, Osservatorio Astrofisico, Pennar, Rodeghieri-Rigoni, Roncalto, San Domenico, San Gaetano, Sasso, Sprunkc di Sasso, Valle Vescovi, Zocchi

Bertigo, Bortoni, Bosco, Busa, Buscar, Caporai di Sasso, Chiesa di Sasso, Coda, Cotti di Sasso, Gaiga, Gianesoni di Sasso, Grulli di Sasso, Melar, Monte Portule, Ospedale Civile, Osservatorio Astrofisico, Pennar, Rodeghieri-Rigoni, Roncalto, San Domenico, San Gaetano, Sasso, Sprunkc di Sasso, Valle Vescovi, Zocchi

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Asiago rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.