Descrizione

Centro di origine medievale, i cui abitanti, detti ascianesi, hanno un indice di vecchiaia particolarmente elevato. Si articola in numerose località, quali: Arbia, Casanova Pansarine, Castelnuovo Berardenga stazione, Chiusure, (Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, Monte Sante Marie, Pievina, Torre a Castello e Vescona. Il territorio è caratterizzato dal tipico paesaggio delle crete senesi:  la terra appare riarsa e screpolata, in depressioni dal caratteristico colore grigio della cenere, e si alternano verdi colline. Nel suo stemma, un'ascia impugnata dalla zampa di un leone simboleggia, da oltre quattro secoli, l'operosità degli abitanti del paese: l'immagine è, infatti, quella dell'accetta che i boscaioli adoperano per tagliare e sfoltire gli alberi, ma è, molto probabilmente, anche in rapporto di assonanza con il nome della località.

Centro di origine medievale, i cui abitanti, detti ascianesi, hanno un indice di vecchiaia particolarmente elevato. Si articola in numerose località, quali: Arbia, Casanova Pansarine, Castelnuovo Berardenga stazione, Chiusure, (<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ABBAZIADIMONTEOLIVETOMAGGIORE'>Abbazia di Monte Oliveto Maggiore</a>, Monte Sante Marie, Pievina, Torre a Castello e Vescona. Il territorio è caratterizzato dal tipico paesaggio delle crete senesi:  la terra appare riarsa e screpolata, in depressioni dal caratteristico colore grigio della cenere, e si alternano verdi colline. Nel suo stemma, un'ascia impugnata dalla zampa di un leone simboleggia, da oltre quattro secoli, l'operosità degli abitanti del paese: l'immagine è, infatti, quella dell'accetta che i boscaioli adoperano per tagliare e sfoltire gli alberi, ma è, molto probabilmente, anche in rapporto di assonanza con il nome della località.

Storia

Ancora oggi sono visibili le rovine del castello originario intorno al quale si è sviluppata, nel Medioevo, la comunità degli ascianesi, detti anche scialenghi dal nome della regione Scialenga o Assianinga, derivante dal toponimo Sessiano di età alto-medievale, poi evolutosi nell'attuale. Questo castello, appartenuto alla famiglia Cacciaconti nei secc. X e XI, fu un importante centro commerciale nel sec. XIII, annesso nel sec. XIV alla Repubblica di Siena. E fu proprio sotto l'influenza di una famiglia senese, i Tolomei, che il territorio rimase per lungo tempo: uno dei suoi maggiori esponenti, Giovanni (Bernardo) Tolomei, ritiratosi a vita monastica nell'odierna frazione di Chiusure, è il fondatore dell'Abbazia benedettina di Monte Oliveto Maggiore, nella parte meridionale del territorio comunale. In seguito, il castello fu ristrutturato nel 1449. Nel 1554, insieme con Siena, entrò a far parte dello stato mediceo; nel 1777 fu eretta in comunità. Oltre alle sue vestigia medievali e all'abbazia, dell'epoca si conservano la Collegiata di Santa'Agata, Patrona del comune, la chiesa di San Francesco ed il Palazzo del Podestà. Di grande interesse le zone archeologiche etrusche di Poggio Pinci e di Mulinello, che risalgono al VI sec. a.C. e presso cui sono state rinvenute vestigia romane del II secolo d.C.

Ancora oggi sono visibili le rovine del castello originario intorno al quale si è sviluppata, nel Medioevo, la comunità degli ascianesi, detti anche scialenghi dal nome della regione Scialenga o Assianinga, derivante dal toponimo Sessiano di età alto-medievale, poi evolutosi nell'attuale. Questo castello, appartenuto alla famiglia Cacciaconti nei secc. X e XI, fu un importante centro commerciale nel sec. XIII, annesso nel sec. XIV alla Repubblica di Siena. E fu proprio sotto l'influenza di una famiglia senese, i Tolomei, che il territorio rimase per lungo tempo: uno dei suoi maggiori esponenti, Giovanni (Bernardo) Tolomei, ritiratosi a vita monastica nell'odierna frazione di Chiusure, è il fondatore dell'Abbazia benedettina di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=MONTEOLIVETOMAGGIORE'>Monte Oliveto Maggiore</a>, nella parte meridionale del territorio comunale. In seguito, il castello fu ristrutturato nel 1449. Nel 1554, insieme con Siena, entrò a far parte dello stato mediceo; nel 1777 fu eretta in comunità. Oltre alle sue vestigia medievali e all'abbazia, dell'epoca si conservano la Collegiata di Santa'Agata, Patrona del comune, la chiesa di San Francesco ed il Palazzo del Podestà. Di grande interesse le zone archeologiche etrusche di Poggio Pinci e di Mulinello, che risalgono al VI sec. a.C. e presso cui sono state rinvenute vestigia romane del II secolo d.C.

Economia

Di antica tradizione rurale, il centro ha visto progressivamente evolversi la sua economia da agricola in industriale, nonostante le coltivazioni di grano duro e gli allevamenti di ovini e suini abbiano ancora una certa importanza. Ma al declino delle attività legate all'agricoltura non si è opposto un sufficiente sviluppo industriale che, invece fa registrare per l'occupazione una tendenza centrifuga, causata dalla migrazione di manodopera. Nonostante ciò, la maggior parte della popolazione attiva è impiegata nelle industrie estrattive delle cave di travertino bianco e scuro e di marmo rosso, in quelle per la produzione di ceramiche, nelle fornaci per laterizi e nelle aziende artigiane per la lavorazione del legno. Per l'industria turistica, le strutture ricettive non sono numerose, poiché il centro è un po' fuori dagli itinerari del turismo di massa. Numerose e varie, invece, sono le strutture sportive; di un certo rilievo la locale squadra di calcio.

Di antica tradizione rurale, il centro ha visto progressivamente evolversi la sua economia da agricola in industriale, nonostante le coltivazioni di grano duro e gli allevamenti di ovini e suini abbiano ancora una certa importanza. Ma al declino delle attività legate all'agricoltura non si è opposto un sufficiente sviluppo industriale che, invece fa registrare per l'occupazione una tendenza centrifuga, causata dalla migrazione di manodopera. Nonostante ciò, la maggior parte della popolazione attiva è impiegata nelle industrie estrattive delle cave di travertino bianco e scuro e di marmo rosso, in quelle per la produzione di ceramiche, nelle fornaci per laterizi e nelle aziende artigiane per la lavorazione del legno. Per l'industria turistica, le strutture ricettive non sono numerose, poiché il centro è un po' fuori dagli itinerari del turismo di massa. Numerose e varie, invece, sono le strutture sportive; di un certo rilievo la locale squadra di calcio.

Relazioni

Le facili comunicazioni con le grandi reti di traffico, su cui può contare, la rendono obiettivo turistico di sicuro interesse, per il patrimonio artistico e, soprattutto, per la cornice paesaggistica in cui è immersa. Un' escursione a contatto con la natura, offre, oltre alla famosa abbazia benedettina, ben quattro castelli nei dintorni del centro: Gallico, Leonina, Montecalvoli e Torre a Castello. Dal 19 al 27 giugno, si svolge annualmente una mostra mercato dei prodotti industriali, artigianali e dell'agricoltura, del centro-sud senese. La festa della Patrona Sant'Agata si celebra il 5 febbraio. Le cronache locali ricordano il personaggio di Caccia d'Asciano, dilapidatore di cospicui patrimoni, immortalato da Dante nel XXIX canto dell'Inferno, tra i gaudenti.

Le facili comunicazioni con le grandi reti di traffico, su cui può contare, la rendono obiettivo turistico di sicuro interesse, per il patrimonio artistico e, soprattutto, per la cornice paesaggistica in cui è immersa. Un' escursione a contatto con la natura, offre, oltre alla famosa abbazia benedettina, ben quattro castelli nei dintorni del centro: Gallico, Leonina, Montecalvoli e Torre a Castello. Dal 19 al 27 giugno, si svolge annualmente una mostra mercato dei prodotti industriali, artigianali e dell'agricoltura, del centro-sud senese. La festa della Patrona Sant'Agata si celebra il 5 febbraio. Le cronache locali ricordano il personaggio di Caccia d'Asciano, dilapidatore di cospicui patrimoni, immortalato da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=DANTE'>Dante</a> nel XXIX canto dell'Inferno, tra i gaudenti.

Località

Arbia, Bollano, Camparboli, Casanova Pansarine, Castellare, Chiusure, Il Piano, Monte Sante Marie, Monteoliveto Maggiore, Mucigliani, Palazzina, San Nazzario, Santa Caterina, Stazione di Castelnuovo Berardenga, Torre a Castello, Vescona Chiesa

Arbia, Bollano, Camparboli, Casanova Pansarine, Castellare, Chiusure, Il Piano, Monte Sante Marie, Monteoliveto Maggiore, Mucigliani, Palazzina, San Nazzario, Santa Caterina, Stazione di Castelnuovo Berardenga, Torre a Castello, Vescona Chiesa

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Asciano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.