Descrizione

Cittadina lacustre collinare, di origine antica, probabilmente romana, la cui economia si fonda sulle tradizionali attività industriali e terziarie, grazie anche allo sviluppo del turismo. Gli aronesi, che presentano un indice di vecchiaia alto, si concentrano per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione vive nelle località Dagnente, Montrigiasco e San Carlo, nel nucleo urbano minore di Valle Vevera e in case sparse. Il territorio, comprendente parte dell’area speciale lago Maggiore, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, il cui andamento plano-altimetrico è tipico delle zone collinari, conserva nel nucleo più antico, situato ai piedi del roccioso rilievo della rocca, le caratteristiche dei vecchi centri lacuali con strette vie in pendenza e case addossate; offre un suggestivo panorama sul lungolago. Lo stemma comunale è stato concesso con Regio Decreto. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Cittadina lacustre collinare, di origine antica, probabilmente romana, la cui economia si fonda sulle tradizionali attività industriali e terziarie, grazie anche allo sviluppo del turismo. Gli aronesi, che presentano un indice di vecchiaia alto, si concentrano per la maggior parte nel capoluogo comunale; il resto della popolazione vive nelle località Dagnente, Montrigiasco e San Carlo, nel nucleo urbano minore di Valle Vevera e in case sparse. Il territorio, comprendente parte dell’area speciale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LAGOMAGGIORE'>lago Maggiore</a>, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, il cui andamento plano-altimetrico è tipico delle zone collinari, conserva nel nucleo più antico, situato ai piedi del roccioso rilievo della rocca, le caratteristiche dei vecchi centri lacuali con strette vie in pendenza e case addossate; offre un suggestivo panorama sul lungolago. Lo stemma comunale è stato concesso con Regio Decreto. La redazione non ne ha ottenuto l’autorizzazione alla riproduzione.

Storia

Il toponimo, secondo qualche studioso, rappresenta un accrescitivo di “ara”, proveniente da AREA, anche se non è da escludere l’ipotesi secondo cui esso sarebbe connesso a una voce preromana. Reperti archeologici riferibili all’età palafitticola rinvenuti a Mercurago, nella zona dei Lagoni, testimoniano che l’insediamento umano è di origine antichissima. Al periodo romano sono state attribuite, invece, cinque lapidi con iscrizioni. Nel Medioevo, nel periodo della dominazione dei Franchi, fece parte del comitato di Stazzona e nel secolo XI fu assoggettata all’arcivescovo di Milano. Verso la fine del XII secolo, l’abate del locale monastero di San Salvatore affermò, sia pure per un breve periodo, la propria signoria sul borgo. La distruzione di Milano da parte di Federico Barbarossa, avvenuta nell’anno 1162, provocò l’esilio di numerosi milanesi che qui trovarono rifugio, erigendo un castello a difesa del borgo. Nel 1265 la famiglia Visconti estese i suoi domini sul territorio, che dal 1439 passò in feudo a Vitaliano Borromeo, i cui discendenti lo tennero con titolo comitale sino al 1797. Nel 1817 venne aggregata alla diocesi novarese staccandosi da quella lombarda. Nel 1838 ottenne il titolo di città. Fanno parte del ricco patrimonio artistico: la collegiata di Santa Maria Nascente, consacrata nel 1488; la chiesa dei Santi Martiri Graziano, Felino, Carpoforo e Fedele, le cui origini risalgono al X secolo; la chiesa di Santa Maria della Piazza o della Madonna di Loreto, fatta costruire dalla famiglia Borromeo; il Palazzo di Giustizia, eretto dai Visconti; la cappella Beolco, in stile barocco, al cui interno è presente un pregevole altare rustico; il Sacro Monte di San Carlo realizzato in onore di Carlo Borromeo, dominato da una bella statua di notevoli dimensioni detta “Sancarlone”.

Il toponimo, secondo qualche studioso, rappresenta un accrescitivo di “ara”, proveniente da AREA, anche se non è da escludere l’ipotesi secondo cui esso sarebbe connesso a una voce preromana. Reperti archeologici riferibili all’età palafitticola rinvenuti a Mercurago, nella zona dei Lagoni, testimoniano che l’insediamento umano è di origine antichissima. Al periodo romano sono state attribuite, invece, cinque lapidi con iscrizioni. Nel Medioevo, nel periodo della dominazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FRANCHI'>Franchi</a>, fece parte del comitato di Stazzona e nel secolo XI fu assoggettata all’arcivescovo di Milano. Verso la fine del XII secolo, l’abate del locale monastero di San Salvatore affermò, sia pure per un breve periodo, la propria signoria sul borgo. La distruzione di Milano da parte di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FEDERICOBARBAROSSA'>Federico Barbarossa</a>, avvenuta nell’anno 1162, provocò l’esilio di numerosi milanesi che qui trovarono rifugio, erigendo un castello a difesa del borgo. Nel 1265 la famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> estese i suoi domini sul territorio, che dal 1439 passò in feudo a Vitaliano <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BORROMEO'>Borromeo</a>, i cui discendenti lo tennero con titolo comitale sino al 1797. Nel 1817 venne aggregata alla diocesi novarese staccandosi da quella lombarda. Nel 1838 ottenne il titolo di città. Fanno parte del ricco patrimonio artistico: la collegiata di Santa Maria Nascente, consacrata nel 1488; la chiesa dei Santi Martiri Graziano, Felino, Carpoforo e Fedele, le cui origini risalgono al X secolo; la chiesa di Santa Maria della Piazza o della Madonna di Loreto, fatta costruire dalla famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BORROMEO'>Borromeo</a>; il Palazzo di Giustizia, eretto dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a>; la cappella Beolco, in stile barocco, al cui interno è presente un pregevole altare rustico; il Sacro Monte di San Carlo realizzato in onore di Carlo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BORROMEO'>Borromeo</a>, dominato da una bella statua di notevoli dimensioni detta “Sancarlone”.

Economia

È sede del distretto scolastico n. 53 e di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, ortaggi e frutta; si allevano bovini, ovini, caprini, equini e avicoli; si pratica anche la silvicoltura. L’industria è costituita da numerose aziende operanti nei comparti alimentare, tessile e dell’abbigliamento, del legno, della carta, dell’editoria, della stampa, di lavorazioni e di prodotti vari, degli apparecchi medicali, della cantieristica, dei mobili, della gioielleria e oreficeria, degli strumenti musicali e dell’edilizia. Sono presenti: il servizio bancario, agenzie assicurative e immobiliari, centri di consulenza informatica, una emittente radiotelevisive e una buona rete commerciale. Tra le strutture sociali si annoverano una casa di riposo e un asilo nido. Oltre le scuole dell’obbligo vi sono numerosi istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca e il museo civico. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. È assicurato il servizio ospedaliero.

È sede del distretto scolastico n. 53 e di Pro Loco. L’agricoltura produce cereali, ortaggi e frutta; si allevano bovini, ovini, caprini, equini e avicoli; si pratica anche la silvicoltura. L’industria è costituita da numerose aziende operanti nei comparti alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a> e dell’abbigliamento, del legno, della carta, dell’editoria, della stampa, di lavorazioni e di prodotti vari, degli apparecchi medicali, della cantieristica, dei mobili, della gioielleria e oreficeria, degli strumenti musicali e dell’edilizia. Sono presenti: il servizio bancario, agenzie assicurative e immobiliari, centri di consulenza informatica, una emittente radiotelevisive e una buona rete commerciale. Tra le strutture sociali si annoverano una casa di riposo e un asilo nido. Oltre le scuole dell’obbligo vi sono numerosi istituti d’istruzione secondaria di secondo grado. Per l’arricchimento culturale sono presenti la biblioteca e il museo civico. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione e di soggiorno. È assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Meta turistica molto frequentata, per la vicinanza al Parco dei Lagoni, area naturalistica e archeologica di notevole importanza, offre possibilità di compiere interessanti escursioni attraverso sentieri che portano al cuore dell’area, dove si possono ammirare numerose specie di uccelli acquatici di passo e stanziali. Il Parco è noto anche per il ritrovamento di importanti resti archeologici risalenti al neolitico e alla cosiddetta civiltà di Golasecca. Tra le manifestazioni: le settimane musicali di Stresa e del lago Maggiore, con la rassegna “Lago blu”, il palio dei rioni di Mercurago, “cortili e giardini aperti”, mercato festivo, teatro di burattini e concorso regionale riservato ai formaggi d’alpeggio, a settembre; la castagnata alpina, il mercatino di arti e mestieri e “biciclette in fiore”, a ottobre; la festa di San Carlo, a novembre; il concerto di Natale, con canti tradizionali natalizi, a dicembre. I Patroni, Santi Fedele e Carpoforo, si festeggiano il 13 marzo. È gemellata con Huy (Belgio), Compiègne (Francia) e Arona de Tenerife (Spagna). Ha dato i natali a San Carlo Borromeo (1538-1584).

Meta turistica molto frequentata, per la vicinanza al Parco dei Lagoni, area naturalistica e archeologica di notevole importanza, offre possibilità di compiere interessanti escursioni attraverso sentieri che portano al cuore dell’area, dove si possono ammirare numerose specie di uccelli acquatici di passo e stanziali. Il Parco è noto anche per il ritrovamento di importanti resti archeologici risalenti al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=NEOLITICO'>neolitico</a> e alla cosiddetta civiltà di Golasecca. Tra le manifestazioni: le settimane musicali di Stresa e del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LAGOMAGGIORE'>lago Maggiore</a>, con la rassegna “Lago blu”, il palio dei rioni di Mercurago, “cortili e giardini aperti”, mercato festivo, teatro di burattini e concorso regionale riservato ai formaggi d’alpeggio, a settembre; la castagnata alpina, il mercatino di arti e mestieri e “biciclette in fiore”, a ottobre; la festa di San Carlo, a novembre; il concerto di Natale, con canti tradizionali natalizi, a dicembre. I Patroni, Santi Fedele e Carpoforo, si festeggiano il 13 marzo. È gemellata con Huy (Belgio), Compiègne (Francia) e Arona de Tenerife (Spagna). Ha dato i natali a San Carlo <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=BORROMEO'>Borromeo</a> (1538-1584).

Località

Dagnente, Lago Maggiore, Montrigiasco, Ronchetti, San Carlo, Valle Vevera

Dagnente, Lago Maggiore, Montrigiasco, Ronchetti, San Carlo, Valle Vevera

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arona rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.