Descrizione
Centro collinare di origine medievale, che fa affidamento principalmente sulle attività rurali e sul terziario. La comunità degli arienzani, che presenta un indice di vecchiaia inferiore alla media, vive concentrata prevalentemente nel capoluogo comunale ma risiede anche nelle località di Crisci e Ruotoli, in alcuni aggregati urbani minori (Costa, Monticello e Signorindico) e in diverse case sparse sui fondi. L’abitato, che si distende ai lati di un’importante arteria viaria, è interessato da una sensibile espansione edilizia, che l’ha già reso contiguo a Santa Maria a Vico e San Felice a Cancello. Il profilo geometrico del territorio è discontinuo: infatti, alcuni rilievi alto-collinari e di bassa montagna, coperti da un folto mantello di boschi cedui, incorniciano una zona pianeggiante, percorsa da vie di comunicazione e caratterizzata dall’ordinata disposizione dei seminativi, dei vigneti e degli oliveti nonché dalla diffusa presenza di insediamenti umani. Sullo sfondo d’argento dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, compare un monte a tre cime.
Storia
La sua origine, risalente al XII secolo, è attribuita ai discendenti degli abitanti di Suessola, insediamento distrutto dai saraceni nel IX secolo, ma non mancano testimonianze di un popolamento più antico, risalente almeno all’epoca romana. Chiamata anche Terra Murata per via delle fortificazioni di cui si era dotata, fu feudo di diverse illustri famiglie, come gli Stendardo, i Montalto e i Carafa; questi ultimi la acquistarono nel 1556 e la tennero fino al 1806, anno dell’eversione dei diritti feudali. Il toponimo deriva dal personale latino ARENTIUS. Il ricco patrimonio storico-architettonico locale annovera, tra l’altro, il palazzo vescovile, dove visse Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il quattrocentesco palazzo ducale e numerosi edifici sacri: la cattedrale di Sant’Andrea Apostolo, risalente al XII secolo e successivamente rimaneggiata, che conserva: sculture lignee del Cinquecento e del Seicento, un pulpito intarsiato del Seicento e un coro ligneo del Settecento; la cinquecentesca chiesa dell’Annunziata, rifatta nel Seicento, con la facciata abbellita da stucchi e con pregevoli opere pittoriche all’interno; la chiesa di Sant’Agostino, edificata nel Trecento ma rimaneggiata alla fine del Settecento in seguito a un incendio, contenente resti di interessanti affreschi trecenteschi e il caratteristico sepolcro di Giovannella Stendardo, in stile rinascimentale e barocco.
Economia
L’agricoltura, specializzata nella produzione di cereali, ortaggi, frutta, uva, olive, canapa e cotone, riveste ancora un ruolo importante nella formazione del reddito ma anche gli altri settori produttivi forniscono un discreto sostegno all’economia locale, in particolare il terziario, che include un’articolata rete commerciale e una buona gamma di servizi più qualificati, compresi quello bancario e le assicurazioni; nell’ambito dell’industria, caratterizzata da dimensioni aziendali esigue, figurano i comparti alimentare, metallurgico, elettronico, delle confezioni e delle calzature. La presenza di emittenti radiofoniche private è indice dello spirito di iniziativa e della vivacità intellettuale della comunità. Sede di una stazione dei carabinieri e di una sezione di pretura, ospita un orfanotrofio, le scuole dell’obbligo e un istituto magistrale, ma difetta di strutture di rilievo preposte alla diffusione e alla conservazione del patrimonio culturale. L’apparato ricettivo fa registrare alcune carenze, dotato com’è di soli esercizi di ristoro; la farmacia e un presidio di guardia medica provvedono all’assistenza sanitaria.
Relazioni
Oltre a essere dotata di un interessante patrimonio storico-architettonico, ospita alcune manifestazioni tradizionali di gran richiamo: tra tutte spicca il “Carnevale arienzano”, in occasione del quale hanno luogo sfilate di carri allegorici e maschere, spettacoli teatrali e musicali, danze popolari e altri eventi collaterali, come la sagra delle polpette. Un’altra affollata manifestazione tradizionale, la sagra del fagiolo, figura tra gli appuntamenti compresi nel programma dell’“Estate arienzana”, che anima il soggiorno dei visitatori nella bella stagione. Dal ‘700 si festeggiano i Ss. Martiri Clemente e Costanza, l’ultima domenica di giugno. La festa del Santo Patrono, Andrea apostolo, si celebra il 30 novembre.
Località
Costa, Crisci, Monticello, Ruotoli, Signorindico
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arienzo rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 5.365
- Lat 41° 1' 18,66'' 41.02185000
- Long 14° 29' 56,84'' 14.49912222
- CAP 81021
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061004
- Codice Catasto A403
- Altitudine slm 103 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1303 - Superficie 14.16 Km2
- Densità 378,88 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:29
- Tramonto 16:37
- Carmela D'Addio
- Piazza S.Agostino, 4
- 81021 (CE) Campania
- pec.comunearienzo@asmepec.it
- comunediarienzo.arienzo@virgilio.it
- llpp.arienzo@asmepec.it
- www.comune.arienzo.ce.it
- 80007270616