Descrizione

Antica città, capoluogo di provincia, fondata in epoca romana, con un economia che privilegia l'industria, il commercio e il turismo, è caratterizzata anche dal notevole sviluppo nel settore artigianale dell'oreficeria (che ne ha fatto uno de più importanti centri orafi in Italia) e delle confezioni. La comunità degli aretini ha un indice di vecchiaia superiore ai valori medi ed è distribuita in numerose località, quali: Antria, Battifolle-Ruscello-Poggiola, Campoluci, Chiassa-Tregozzano, Giovi-Ponte alla Chiassa, Marcena, Meliciano, Molin Bianco-Pian d'Usciano, Moolinelli, Molin Nuovo, Monte Sopra Rondine, Palazzo del Pero, Patrignone, Ponte Buriano-Cincelli, Pratantico-Indicatore, Puglia, Quarata, Salceta-Formicheto-Osteria, San Firenze-Fonte di Sala, San Polo, Santa Maria alla Rassinata, Vénere. Il paesaggio è quello della collina toscana con tratti tipici della campagna laziale riscontrabili nella presenza della tonalità ocra. Il profilo geometrico del territorio comunale è piuttosto aspro e irregolare e va da un'altitudine minima di 182 metri, a nord di Vénere, alla quota massima di 1.083, al confine con il monte Favallo. Lo stemma è d'argento e raffigura un cavallo, simbolo tipicamente aretino. In precedenza aveva avuto altri due stemmi che compaiono nel gonfalone: la croce d'oro dei Guelfi e lo scudo con i colori verde e rosso dei Ghibellini.  

Antica città, capoluogo di provincia, fondata in epoca romana, con un economia che privilegia l'industria, il commercio e il turismo, è caratterizzata anche dal notevole sviluppo nel settore artigianale dell'oreficeria (che ne ha fatto uno de più importanti centri orafi in Italia) e delle confezioni. La comunità degli aretini ha un indice di vecchiaia superiore ai valori medi ed è distribuita in numerose località, quali: Antria, Battifolle-Ruscello-Poggiola, Campoluci, Chiassa-Tregozzano, Giovi-Ponte alla Chiassa, Marcena, Meliciano, Molin Bianco-Pian d'Usciano, Moolinelli, Molin Nuovo, Monte Sopra Rondine, Palazzo del Pero, Patrignone, Ponte Buriano-Cincelli, Pratantico-Indicatore, Puglia, Quarata, Salceta-Formicheto-Osteria, San Firenze-Fonte di Sala, San Polo, Santa Maria alla Rassinata, Vénere. Il paesaggio è quello della collina toscana con tratti tipici della campagna laziale riscontrabili nella presenza della tonalità ocra. Il profilo geometrico del territorio comunale è piuttosto aspro e irregolare e va da un'altitudine minima di 182 metri, a nord di Vénere, alla quota massima di 1.083, al confine con il monte Favallo. Lo stemma è d'argento e raffigura un cavallo, simbolo tipicamente aretino. In precedenza aveva avuto altri due stemmi che compaiono nel gonfalone: la croce d'oro dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GUELFI'>Guelfi</a> e lo scudo con i colori verde e rosso dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GHIBELLINI'>Ghibellini</a>.  

Storia

Fondata in epoca romana è comune dal 1908. Prende il nome dalla città etrusca Arretium. La sua origine è legata all'esistenza della via consolare "Cassia Vetus" che collegava Roma con l'Appennino. Dapprima avversaria di Roma, dovette in seguito subirne l'influenza diventandone alleata nelle guerre contro i Galli; i età imperiale godette di un periodo di particolare floridezza e tra i secoli IX e XII divenne feudo dei vescovi, si ingrandì e ampliò la cinta muraria. Dopo essere diventata libero comune seguì una politica espansionistica grazie alla quale sconfisse Siena. Conobbe un periodo di grande splendore col vescovo Guido Torlabi, signore della città dal 1321, e dopo la sua morte passò sotto il dominio d Firenze fino al Regno d'Italia. Nel IXI secolo fu animata dalle gesta del famoso brigante Federico Babuini, detto "Guicche" (specie di Robin Hood della tradizione locale). Numerosi ed interessanti i monumenti che arricchiscono la città: dall'architettura religiosa (ad esempio il Duomo di Arezzo) a quella civile e militare (ad esempio l'anfiteatro romano, la piazza Grande, la fortezza). Nelle numerose chiese si conservano preziose opere d'arte, come il Crocifisso di Cimabue (1265) nella chiesa di S. Domenico.  

Fondata in epoca romana è comune dal 1908. Prende il nome dalla città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=ETRUSCA'>etrusca</a> Arretium. La sua origine è legata all'esistenza della via consolare "Cassia Vetus" che collegava Roma con l'Appennino. Dapprima avversaria di Roma, dovette in seguito subirne l'influenza diventandone alleata nelle guerre contro i Galli; i età imperiale godette di un periodo di particolare floridezza e tra i secoli IX e XII divenne feudo dei vescovi, si ingrandì e ampliò la cinta muraria. Dopo essere diventata libero comune seguì una politica espansionistica grazie alla quale sconfisse Siena. Conobbe un periodo di grande splendore col vescovo Guido Torlabi, signore della città dal 1321, e dopo la sua morte passò sotto il dominio d Firenze fino al Regno d'Italia. Nel IXI secolo fu animata dalle gesta del famoso brigante Federico Babuini, detto "Guicche" (specie di Robin Hood della tradizione locale). Numerosi ed interessanti i monumenti che arricchiscono la città: dall'architettura religiosa (ad esempio il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=DUOMODIAREZZO'>Duomo di Arezzo</a>) a quella civile e militare (ad esempio l'anfiteatro romano, la piazza Grande, la fortezza). Nelle numerose chiese si conservano preziose opere d'arte, come il Crocifisso di Cimabue (1265) nella chiesa di S. Domenico.  

Economia

Ospita gli organi e gli uffici caratteristici di ogni capoluogo di provincia. Le principali fonti di reddito provengono dall'industria meccanica e tessile nonché dall'artigianato, la cui attività principale consiste nella lavorazione dei metalli preziosi. Anche il composito sistema delle infrastrutture testimonia l'intraprendenza locale; il comune vanta numerosi centri per gli anziani e quattro centri sociali. Sono presenti le scuole dell'obbligo, i principali istituti di istruzione secondaria di secondo grado e una sede distaccata dell'università di Siena. Le biblioteche, i musei, e le gallerie danno inoltre un notevole impulso alla vita culturale, insieme a strutture quali l'Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze, e l'Associazione Amici della Musica. Il sistema sanitario (la città è sede della Usl n. 8), oltre ad offrire tre presidi ospedalieri (Ospedale Civile, Ospedale Garbasso e Ospedale Pediatrico Provinciale), offre anche strutture particolari quali l'Ais e l' A. N. F. F. A.S. per l'assistenza ai portatori di handicap.  

Ospita gli organi e gli uffici caratteristici di ogni capoluogo di provincia. Le principali fonti di reddito provengono dall'industria meccanica e tessile nonché dall'artigianato, la cui attività principale consiste nella lavorazione dei metalli preziosi. Anche il composito sistema delle infrastrutture testimonia l'intraprendenza locale; il comune vanta numerosi centri per gli anziani e quattro centri sociali. Sono presenti le scuole dell'obbligo, i principali istituti di istruzione secondaria di secondo grado e una sede distaccata dell'università di Siena. Le biblioteche, i musei, e le gallerie danno inoltre un notevole impulso alla vita culturale, insieme a strutture quali l'Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze, e l'Associazione Amici della Musica. Il sistema sanitario (la città è sede della Usl n. 8), oltre ad offrire tre presidi ospedalieri (Ospedale Civile, Ospedale Garbasso e Ospedale Pediatrico Provinciale), offre anche strutture particolari quali l'Ais e l' A. N. F. F. A.S. per l'assistenza ai portatori di handicap.  

Relazioni

L'affluenza di popolazione è molto alta, sia per motivi turistici legati al folclore, sia perché la città assorbe un numero rimarchevole di lavoratori nel settore industriale ma anche grazie all'antiquariato che attira visitatori da tutta Italia. La festa popolare più importante e conosciuta è la Giostra del Saracino, rievocazione dei tornei medievali, che si tiene tra il 28 agosto e il 4 settembre. Il Patrono S. Donato si festeggia l'8 agosto. La città, che dal 1981 è gemellata con Saint-Priest (Francia), ha dato i natali a: Francesco Pretarca, uno dei massimi poeti e letterati italiani, che contribuì a rafforzare la cultura e gli scritti della lingua volgare; Pietro Aretino, scrittore, commediografo, libellista i irrequieto e irriverente; Guido d'Arezzo, teorico e innovatore nella scrittura e nella musica; Giorgio Vasari, pittore ed architetto rinascimentale, importantissimo per la sua attività di critico e storiografo.

L'affluenza di popolazione è molto alta, sia per motivi turistici legati al folclore, sia perché la città assorbe un numero rimarchevole di lavoratori nel settore industriale ma anche grazie all'antiquariato che attira visitatori da tutta Italia. La festa popolare più importante e conosciuta è la <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=GIOSTRADELSARACINO'>Giostra del Saracino</a>, rievocazione dei tornei medievali, che si tiene tra il 28 agosto e il 4 settembre. Il Patrono S. Donato si festeggia l'8 agosto. La città, che dal 1981 è gemellata con Saint-Priest (Francia), ha dato i natali a: Francesco Pretarca, uno dei massimi poeti e letterati italiani, che contribuì a rafforzare la cultura e gli scritti della lingua volgare; Pietro Aretino, scrittore, commediografo, libellista i irrequieto e irriverente; Guido d'Arezzo, teorico e innovatore nella scrittura e nella musica; Giorgio Vasari, pittore ed architetto rinascimentale, importantissimo per la sua attività di critico e storiografo.

Località

Antria, Battifolle, Bossi-Cellaio, Bottega, Campi, Campoluci, Casa al Cincio, Casa alla Sisa, Chiassa, Donatiella, Dosso, Fonte di Sala, Fusatone-Molin Bianco, Giovi-Ponte alla Chiassa, Gli Oppi, Gorgone-Marmorino, I Ponti, I Sadotti, Il Busco, La Cella, La Costa, La Filandra, La Pazienza, Le Lastre, Le Poggiacce, Lusignano, Marcena, Meliciano, Molin Bianco-Pian d'Usciano, Molin Nuovo, Molinelli, Monte Sopra Rondine, Muciafora, Mugliano-Fattoria Mugliano, Osteria Nuova, Palazzetti, Palazzina, Palazzo del Pero, Patrignone, Peneto, Petrognano Basso, Pian dei Boschi, Pieve a Maiano, Poggiola, Ponte a Buriano-Cincelli, Ponte alla Nave, Pratantico-Indicatore, Puglia, Quarata, Ranco di Frassineto, Ranco di Molin Nuovo, Rondine, Ruscello, Saccione, Salceta-Formicheto-Osteria, Salciaia, San Cassiano, San Fabiano, San Firenze, San Polo, Santa Maria alla Rassinata, Scopeto, Sereni, Stoppedarca, Stroppiello, Talzano, Terrarossa, Tregozzano, Venere

Antria, Battifolle, Bossi-Cellaio, Bottega, Campi, Campoluci, Casa al Cincio, Casa alla Sisa, Chiassa, Donatiella, Dosso, Fonte di Sala, Fusatone-Molin Bianco, Giovi-Ponte alla Chiassa, Gli Oppi, Gorgone-Marmorino, I Ponti, I Sadotti, Il Busco, La Cella, La Costa, La Filandra, La Pazienza, Le Lastre, Le Poggiacce, Lusignano, Marcena, Meliciano, Molin Bianco-Pian d'Usciano, Molin Nuovo, Molinelli, Monte Sopra Rondine, Muciafora, Mugliano-Fattoria Mugliano, Osteria Nuova, Palazzetti, Palazzina, Palazzo del Pero, Patrignone, Peneto, Petrognano Basso, Pian dei Boschi, Pieve a Maiano, Poggiola, Ponte a Buriano-Cincelli, Ponte alla Nave, Pratantico-Indicatore, Puglia, Quarata, Ranco di Frassineto, Ranco di Molin Nuovo, Rondine, Ruscello, Saccione, Salceta-Formicheto-Osteria, Salciaia, San Cassiano, San Fabiano, San Firenze, San Polo, Santa Maria alla Rassinata, Scopeto, Sereni, Stoppedarca, Stroppiello, Talzano, Terrarossa, Tregozzano, Venere

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arezzo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.