Descrizione

Cittadina costiera di antiche origini, la cui economia si basa soprattutto sull’industria e sul turismo. Gli arenzanesi, con un elevato indice di vecchiaia, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare segni di espansione edilizia. Il territorio, comprendente anche le località Bicocca, Campi, Case Soprane, Gazzo e Torrerossa, è classificato montano e presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 1.183 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Cittadina costiera di antiche origini, la cui economia si basa soprattutto sull’industria e sul turismo. Gli arenzanesi, con un elevato indice di vecchiaia, sono quasi tutti concentrati nel capoluogo comunale, che fa registrare segni di espansione edilizia. Il territorio, comprendente anche le località Bicocca, Campi, Case Soprane, Gazzo e Torrerossa, è classificato montano e presenta un profilo geometrico irregolare, con accentuate differenze di altitudine: si raggiungono i 1.183 metri di quota. L’abitato, immerso in una suggestiva cornice paesaggistica, ha un andamento plano-altimetrico vario.

Storia

Abitata già da popolazioni liguri, fu poi colonizzata dai romani. Il toponimo, attestato nel XII secolo nella forma di Arencano, deriva dal personale latino ARENTIUS. Dopo la caduta dell’impero romano si aprì alle invasioni barbariche, venendo occupata, nel X secolo, dai saraceni, che la dotarono di fortificazioni. Inserita nella marca obertenga, nel 1100 registrò una grande crescita economica, grazie alla costruzione nella zona di cantieri navali. Importante centro marinaro e commerciale, dal Duecento passò sotto il dominio della repubblica marinara di Genova che, pur aggregandola alla podesteria di Voltri, le permise di mantenere una certa autonomia amministrativa. Governata, nel XVIII secolo, da un proprio console, posto alle dipendenze del capitanato di Voltri, ha seguito le sorti del capoluogo provinciale, vivendo momenti drammatici durante l’ultimo conflitto mondiale, a causa dei bombardamenti, che provocarono ingenti danni. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, di origini settecentesche ma ricostruita nel secondo dopoguerra; il santuario del Bambino Gesù di Praga, dell’inizio del Novecento; la torre dei saraceni, edificata dai genovesi, nel XVI secolo; la cinquecentesca villa Pallavicini-Negrotto-Cambiaso, sede del municipio; la villa Lomellini, del Seicento; le ville Figoli e Gramatica, del XVIII secolo.

Abitata già da popolazioni <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=LIGURI'>liguri</a>, fu poi colonizzata dai romani. Il toponimo, attestato nel XII secolo nella forma di Arencano, deriva dal personale latino ARENTIUS. Dopo la caduta dell’impero romano si aprì alle invasioni barbariche, venendo occupata, nel X secolo, dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SARACENI'>saraceni</a>, che la dotarono di fortificazioni. Inserita nella <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=MARCAOBERTENGA'>marca obertenga</a>, nel 1100 registrò una grande crescita economica, grazie alla costruzione nella zona di cantieri navali. Importante centro marinaro e commerciale, dal Duecento passò sotto il dominio della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=REPUBBLICAMARINARADIGENOVA'>repubblica marinara di Genova</a> che, pur aggregandola alla podesteria di Voltri, le permise di mantenere una certa autonomia amministrativa. Governata, nel XVIII secolo, da un proprio console, posto alle dipendenze del capitanato di Voltri, ha seguito le sorti del capoluogo provinciale, vivendo momenti drammatici durante l’ultimo conflitto mondiale, a causa dei bombardamenti, che provocarono ingenti danni. Del patrimonio storico-architettonico fanno parte: la chiesa parrocchiale dei Santi Nazario e Celso, di origini settecentesche ma ricostruita nel secondo dopoguerra; il santuario del Bambino Gesù di Praga, dell’inizio del Novecento; la torre dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=SARACENI'>saraceni</a>, edificata dai genovesi, nel XVI secolo; la cinquecentesca villa Pallavicini-Negrotto-Cambiaso, sede del municipio; la villa Lomellini, del Seicento; le ville Figoli e Gramatica, del XVIII secolo.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Comunità montana, carabinieri e guardia di finanza. L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di ortaggi, uve, olive e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale, che contribuisce ad aumentare il reddito pro capite, è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, cartario, cantieristico navale, edile, metallurgico, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, della produzione e distribuzione di energia elettrica, della pesca e della piscicoltura; a queste si affiancano fabbriche di mobili, articoli in plastica e apparecchiature elettriche. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale arricchisce il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Comunità montana, carabinieri e guardia di finanza. L’economia locale, che non ha abbandonato l’agricoltura, si avvale, tra l’altro, della produzione di ortaggi, uve, olive e frutta; è praticato anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini e avicoli. Il tessuto industriale, che contribuisce ad aumentare il reddito pro capite, è costituito da aziende che operano nei comparti alimentare, cartario, cantieristico navale, edile, metallurgico, dell’abbigliamento, del legno, del vetro, della produzione e distribuzione di energia elettrica, della pesca e della piscicoltura; a queste si affiancano fabbriche di mobili, articoli in plastica e apparecchiature elettriche. È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale arricchisce il panorama del terziario. Tra le strutture sociali si segnalano un asilo nido e una casa di riposo. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria. Rilevante è la dotazione di strutture ricettive che, accanto alla ristorazione, offrono una vastissima possibilità di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo servizio farmaceutico; per altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di un clima mite e delle bellezze dell’ambiente naturale grazie anche alla presenza del Parco naturale regionale del Beigua. Molto frequentata anche per lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali e allo sviluppo dell’indotto turistico, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con il contiguo capoluogo provinciale e gli altri comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti consueti, che richiamano numerosi visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la festa della Madonna delle Olivete, a marzo; la mostra mercato orto-floro-frutticola e di artigianato, a luglio; le feste di Santa Chiara da Assisi e San Bartolomeo, ad agosto, e quella del Santo Bambino da Praga, a settembre. La festa dei Patroni, i Santi Nazario e Celso, si celebra il 28 luglio.

Stazione balneare, registra un consistente movimento di turisti, cui offre la possibilità di trascorrervi piacevoli soggiorni, godendo di un clima mite e delle bellezze dell’ambiente naturale grazie anche alla presenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LIG&parola=PARCONATURALEREGIONALEDELBEIGUA'>Parco naturale regionale del Beigua</a>. Molto frequentata anche per lavoro, grazie alla presenza degli insediamenti industriali e allo sviluppo dell’indotto turistico, che consentono un notevole assorbimento di manodopera, è al centro di rapporti particolarmente intensi con il contiguo capoluogo provinciale e gli altri comuni del circondario, ai quali la popolazione si rivolge per l’istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto. Tra gli appuntamenti consueti, che richiamano numerosi visitatori dai dintorni, meritano di essere citate: la festa della Madonna delle Olivete, a marzo; la mostra mercato orto-floro-frutticola e di artigianato, a luglio; le feste di Santa Chiara da Assisi e San Bartolomeo, ad agosto, e quella del Santo Bambino da Praga, a settembre. La festa dei Patroni, i Santi Nazario e Celso, si celebra il 28 luglio.

Località

Bicocca, Campi, Case Soprane, Gazzo

Bicocca, Campi, Case Soprane, Gazzo

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arenzano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.