Descrizione

Comune di collina, di origine romana, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e sulla zootecnia. Gli ardaulesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; pochissimi in case sparse. Il territorio, comprendente parte dell’area speciale Lago Omodeo, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 102 a un massimo di 641 metri sul livello del mare, e offre un panorama di indiscutibile fascino. L’abitato, che ha conservato la sua impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la mancanza di segni di espansione edilizia, è posizionato su un ripiano che domina tutta la vallata sottostante, seguendo il percorso del fiume Tirso fino alla cascata di Taluschi; il suo andamento plano-altimetrico è tipico delle zone collinari.

Comune di collina, di origine romana, con un’economia basata sulle tradizionali attività agricole e sulla zootecnia. Gli ardaulesi, con un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; pochissimi in case sparse. Il territorio, comprendente parte dell’area speciale Lago Omodeo, presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, che vanno da un minimo di 102 a un massimo di 641 metri sul livello del mare, e offre un panorama di indiscutibile fascino. L’abitato, che ha conservato la sua impronta rurale, senza lasciarsi condizionare dal cambiamento dei tempi, come dimostra la mancanza di segni di espansione edilizia, è posizionato su un ripiano che domina tutta la vallata sottostante, seguendo il percorso del fiume Tirso fino alla cascata di Taluschi; il suo andamento plano-altimetrico è tipico delle zone collinari.

Storia

Il toponimo è di etimologia oscura e di probabile origine preromana. Il territorio fu frequentato in tempi antichissimi. Gli insediamenti individuati coprono un arco di tempo assai lungo e risultano numerosi quelli neolitici, come quello di domus de janas di Muruddu. Faceva parte della curatoria del Barigadu. Nel 1388, i rappresentanti della popolazione sottoscrissero l’atto di pace tra Eleonora e gli aragonesi. Fece parte del marchesato di Oristano per passare poi sotto la corona aragonese. Il territorio presenta un patrimonio architettonico di rilievo: la parrocchiale, intitolata alla Vergine del Buon Cammino, con strutture in stile gotico-catalane fuse a motivi ispirati alla cultura classicheggiante, che dimostrano un linguaggio decorativo eclettico, ma di ottima coordinazione. Pregevole è la facciata con grande rosone: all’interno gli elementi gotico-catalani sono predominanti nelle cappelle del transetto e nel presbitero, che sono coperti a crocera, mentre la colorazione è classica mista a inquadrature stilistiche autonome, tendenti all’arte popolare. Di particolare interesse è anche la chiesa campestre di San Quirico, collocata in un complesso scenografico che accoglie alcune “cumbessias o muristenes”.

Il toponimo è di etimologia oscura e di probabile origine preromana. Il territorio fu frequentato in tempi antichissimi. Gli insediamenti individuati coprono un arco di tempo assai lungo e risultano numerosi quelli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NEOLITICI'>neolitici</a>, come quello di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a> di Muruddu. Faceva parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=BARIGADU'>Barigadu</a>. Nel 1388, i rappresentanti della popolazione sottoscrissero l’atto di pace tra Eleonora e gli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a>. Fece parte del marchesato di Oristano per passare poi sotto la corona <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>. Il territorio presenta un patrimonio architettonico di rilievo: la parrocchiale, intitolata alla Vergine del Buon Cammino, con strutture in stile <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=GOTICO'>gotico</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANE'>catalane</a> fuse a motivi ispirati alla cultura classicheggiante, che dimostrano un linguaggio decorativo eclettico, ma di ottima coordinazione. Pregevole è la facciata con grande rosone: all’interno gli elementi gotico-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANI'>catalani</a> sono predominanti nelle cappelle del transetto e nel presbitero, che sono coperti a crocera, mentre la colorazione è classica mista a inquadrature stilistiche autonome, tendenti all’arte popolare. Di particolare interesse è anche la chiesa campestre di San Quirico, collocata in un complesso scenografico che accoglie alcune “cumbessias o muristenes”.

Economia

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Va segnalata però la presenza della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. Il perno dell’economia locale resta l’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo e frutteti. Si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini, e suini. Il settore industriale risulta di dimensioni alquanto modeste; tuttavia si registrano imprese che operano nei comparti della produzione alimentare e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, che soddisfa le esigenze primarie della popolazione, ma mancano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Dal punto di vista burocratico non si registrano particolari strutture: le uniche attività del genere che vi si svolgono sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio. Va segnalata però la presenza della Pro Loco e della stazione dei carabinieri. Il perno dell’economia locale resta l’agricoltura, che rappresenta una fonte di sostentamento importante per la popolazione locale. Le coltivazioni più diffuse sono quelle di cereali, ortaggi, foraggi, vite, olivo e frutteti. Si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini, e suini. Il settore industriale risulta di dimensioni alquanto modeste; tuttavia si registrano imprese che operano nei comparti della produzione alimentare e dell’edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete commerciale, che soddisfa le esigenze primarie della popolazione, ma mancano servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce l’istruzione obbligatoria; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. L’apparato ricettivo offre possibilità di ristorazione ma non di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Il suggestivo panorama che si gode, insieme al ricco patrimonio storico e culturale, rappresenta una ragione sufficiente per attirare un discreto flusso turistico sul posto. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le manifestazioni che allietano il borgo e contribuiscono a richiamare visitatori dai dintorni si segnalano: la festa di Sant’Antonio Abate, a gennaio; la Madonna del Carmine e di San Isidoro, a maggio; San Quirico, a luglio; la Madonna del Buon Cammino, a ottobre. La festa patronale, in onore dei Santi Cosma e Damiano, si celebra il secondo lunedì di settembre.

Il suggestivo panorama che si gode, insieme al ricco patrimonio storico e culturale, rappresenta una ragione sufficiente per attirare un discreto flusso turistico sul posto. I rapporti con i comuni del circondario non sono molto intensi: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non disponibili localmente. Tra le manifestazioni che allietano il borgo e contribuiscono a richiamare visitatori dai dintorni si segnalano: la festa di Sant’Antonio Abate, a gennaio; la Madonna del Carmine e di San Isidoro, a maggio; San Quirico, a luglio; la Madonna del Buon Cammino, a ottobre. La festa patronale, in onore dei Santi Cosma e Damiano, si celebra il secondo lunedì di settembre.

Località

Lago Omodeo

Lago Omodeo

Fondi europei 2021-2027

Comune di Ardauli in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.