Descrizione

Centro di montagna, di origine antica, con un'economia di tipo agricolo e industriale. La comunità degli arcisatesi, con un indice di vecchiaia nella media, è distribuita oltre che nel capoluogo comunale anche in numerose altre località, come Brenno Useria, Velmaio, Giudici, Luscino, Mirabello e Roccolo. Il profilo geometrico del territorio si presenta molto articolato, passando da un'altitudine minima di 31 metri ad una massima di 1.042 metri. Il centro, pur conservando l'assetto urbanistico tradizionale, è in costante espansione edilizia. Nello stemma aureo, concesso con Regio Decreto, campeggia un castello munito di due torri, posto sulla verde campagna.  

Centro di montagna, di origine antica, con un'economia di tipo agricolo e industriale. La comunità degli arcisatesi, con un indice di vecchiaia nella media, è distribuita oltre che nel capoluogo comunale anche in numerose altre località, come Brenno Useria, Velmaio, Giudici, Luscino, Mirabello e Roccolo. Il profilo geometrico del territorio si presenta molto articolato, passando da un'altitudine minima di 31 metri ad una massima di 1.042 metri. Il centro, pur conservando l'assetto urbanistico tradizionale, è in costante espansione edilizia. Nello stemma aureo, concesso con Regio Decreto, campeggia un castello munito di due torri, posto sulla verde campagna.  

Storia

Alcuni ritrovamenti e monete dell'epoca di Attanasio, imperatore d'Oriente, attestano la sua origine romana. Incerte le origini del suo nome, che deriva probabilmente dal gentilizio "Arcisium" a cui sarebbe stato aggiunto il frequentissimo suffisso "-ate", oppure da "Arx Isarcorum", 'rocca degli Isarci', un popolo alpino sottomesso dai romani; ancora, potrebbe anche discendere da "Arx Cipsaria", 'rocca di gesso', per le cave di calce e gesso  presenti nella zona. In età altomedievale fu incorporata nella sfera giurisdizionale del comitato del Seprio; successivamente appartenne ai fratelli Berengario e Ugone Conti e nell'XI secolo all'arcivescovo Arnolfo, che privò del potere i due fratelli e donò le loro proprietà alla Chiesa milanese. Il suo territorio fu in seguito diviso fra i Visconti, la cui parte passò poi nel '400 agli Arciboldi, feudatari per volontà del re di Francia Luigi, cui subentrarono i Visconti Borromeo. Nel XVIII secolo, infatti, con l'estinzione della famiglia Arciboldi, il borgo divenne proprietà della famiglia Visconti Borromeo Arese. Successivamente appartenne agli Sforza. La parrocchiale di S. Vittore, costruita nel XVI secolo includendo nella pianta un'antica Collegiata del 1095, è costituita da tre navate con volta a crociera. Accanto vi si trova il battistero di epoca altomedievale, dedicato a S. Giovanni, forse risalente al VII secolo. Il battistero, che probabilmente era un tempio pagano del V secolo, recuperato nel periodo del Cristianesimo, ospita all'interno un fonte battesimale restaurato a mosaico. Di origine barocca sono l'oratorio di S. Francesco e altri edifici religiosi come la chiesa di Sant'Antonio e la chiesa di Santa Maria a Brenno Useria; romanica è invece la chiesa di Sant'Alessandro.  

Alcuni ritrovamenti e monete dell'epoca di Attanasio, imperatore d'Oriente, attestano la sua origine romana. Incerte le origini del suo nome, che deriva probabilmente dal gentilizio "Arcisium" a cui sarebbe stato aggiunto il frequentissimo suffisso "-ate", oppure da "Arx Isarcorum", 'rocca degli Isarci', un popolo alpino sottomesso dai romani; ancora, potrebbe anche discendere da "Arx Cipsaria", 'rocca di gesso', per le cave di calce e gesso  presenti nella zona. In età altomedievale fu incorporata nella sfera giurisdizionale del comitato del Seprio; successivamente appartenne ai fratelli Berengario e Ugone Conti e nell'XI secolo all'arcivescovo Arnolfo, che privò del potere i due fratelli e donò le loro proprietà alla Chiesa milanese. Il suo territorio fu in seguito diviso fra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, la cui parte passò poi nel '400 agli Arciboldi, feudatari per volontà del re di Francia Luigi, cui subentrarono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTIBORROMEO'>Visconti Borromeo</a>. Nel XVIII secolo, infatti, con l'estinzione della famiglia Arciboldi, il borgo divenne proprietà della famiglia Visconti Borromeo Arese. Successivamente appartenne agli Sforza. La parrocchiale di S. Vittore, costruita nel XVI secolo includendo nella pianta un'antica Collegiata del 1095, è costituita da tre navate con volta a crociera. Accanto vi si trova il battistero di epoca altomedievale, dedicato a S. Giovanni, forse risalente al VII secolo. Il battistero, che probabilmente era un tempio pagano del V secolo, recuperato nel periodo del Cristianesimo, ospita all'interno un fonte battesimale restaurato a mosaico. Di origine barocca sono l'oratorio di S. Francesco e altri edifici religiosi come la chiesa di Sant'Antonio e la chiesa di Santa Maria a Brenno Useria; romanica è invece la chiesa di Sant'Alessandro.  

Economia

Al sistema dei servizi amministrativi, composto dai servizi municipali e postali, si affiancano la Pro Loco e una stazione del Corpo forestale dello Stato. L'economia può contare, oltre che sulle tradizionali attività di agricoltura, specializzate nella coltivazione di cereali e ortaggi, e di allevamento di bovini, suini, ovini e equini, anche su un'avviata  e consolidata attività industriale e su una più recente espansione turistica. I comparti più significativi del settore industriale sono il tessile, il chimico, quello per la realizzazione di prodotti farmaceutici, il metallurgico, il meccanico, il manifatturiero, con la produzione di mobili, oreficeria, articoli sportivi, e, infine, l'edile. Il centro dispone anche dei servizi di fornitura di software e consulenza informatica. Sono inoltre presenti sul posto i servizi bancari per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra i servizi sociali va segnalata la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche consentono la frequenza di tutte le classi della scuola dell'obbligo. Per le strutture culturali esiste solo una biblioteca, mentre non sono rilevanti le strutture per le attività sportive e del tempo libero. La capacità ricettiva, sebbene vi siano numerosi esercizi di ristorazione, noti per la famosa ricetta gastronomica della "selvaggina con la polenta", è complessivamente di modesta entità. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.  

Al sistema dei servizi amministrativi, composto dai servizi municipali e postali, si affiancano la Pro Loco e una stazione del Corpo forestale dello Stato. L'economia può contare, oltre che sulle tradizionali attività di agricoltura, specializzate nella coltivazione di cereali e ortaggi, e di allevamento di bovini, suini, ovini e equini, anche su un'avviata  e consolidata attività industriale e su una più recente espansione turistica. I comparti più significativi del settore industriale sono il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, il chimico, quello per la realizzazione di prodotti farmaceutici, il metallurgico, il meccanico, il manifatturiero, con la produzione di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=MOBILI'>mobili</a>, oreficeria, articoli sportivi, e, infine, l'edile. Il centro dispone anche dei servizi di fornitura di software e consulenza informatica. Sono inoltre presenti sul posto i servizi bancari per l'esercizio del credito e dell'intermediazione monetaria. Tra i servizi sociali va segnalata la presenza di una casa di riposo. Le strutture scolastiche consentono la frequenza di tutte le classi della scuola dell'obbligo. Per le strutture culturali esiste solo una biblioteca, mentre non sono rilevanti le strutture per le attività sportive e del tempo libero. La capacità ricettiva, sebbene vi siano numerosi esercizi di ristorazione, noti per la famosa ricetta gastronomica della "selvaggina con la polenta", è complessivamente di modesta entità. Le strutture sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.  

Relazioni

Oltre che le buone opportunità di lavoro, determinate dal tessuto industriale locale, costituisce fonte di attrattiva l'area protetta con i laghetti, pur senza garantire un numero di presenze turistiche di un certo rilievo (in parte scoraggiate anche dall'assenza nel centro di alcuni servizi capaci di favorire la cosiddetta industria del forestiero). Negli ultimi tempi si registra un maggiore afflusso di visitatori capaci di apprezzare il piacere di trascorrere rilassanti soggiorni in questi luoghi, magari in cerca di selvaggina o di funghi, passeggiando lungo i declivi boscosi. Speciale evento culturale è il "concerto di capodanno" tenuto dal "coro musicale di Arcisate". Nel corso dell'anno si tengono numerose manifestazioni e competizioni sportive. La festa del Patrono, S. Vittore, si celebra l'8 maggio.  

Oltre che le buone opportunità di lavoro, determinate dal tessuto industriale locale, costituisce fonte di attrattiva l'area protetta con i laghetti, pur senza garantire un numero di presenze turistiche di un certo rilievo (in parte scoraggiate anche dall'assenza nel centro di alcuni servizi capaci di favorire la cosiddetta industria del forestiero). Negli ultimi tempi si registra un maggiore afflusso di visitatori capaci di apprezzare il piacere di trascorrere rilassanti soggiorni in questi luoghi, magari in cerca di selvaggina o di funghi, passeggiando lungo i declivi boscosi. Speciale evento culturale è il "concerto di capodanno" tenuto dal "coro musicale di Arcisate". Nel corso dell'anno si tengono numerose manifestazioni e competizioni sportive. La festa del Patrono, S. Vittore, si celebra l'8 maggio.  

Località

Brenno Useria, Velmaio

Brenno Useria, Velmaio

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arcisate rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.