Descrizione

Comune montano di origine antica; la sua economia si basa principalmente sul turismo. La comunità degli arcinazzesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale e la località di Altipiani di Arcinazzo, che presenta una sensibile espansione edilizia di tipo turistico-residenziale. L’abitato, posto a una notevole altezza, domina da uno sperone roccioso la stretta valle del fiume Aniene e i rilievi circostanti, bagnati da ruscelli e torrenti e coperti di castagneti e faggete dal fitto sottobosco. Le zone più elevate del territorio comunale, caratterizzate da un profilo geometrico molto irregolare e costellate da grotte, doline e inghiottitoi, presentano un aspetto tormentato ma al tempo stesso armonico, che ricorda i paesaggi dolomitici; a quote inferiori, invece, le distese boschive si alternano a sporadici gruppi di querce, tra cui maestose roveri molto rare sull’Appennino centrale.

Comune montano di origine antica; la sua economia si basa principalmente sul turismo. La comunità degli arcinazzesi, con un indice di vecchiaia di poco superiore alla media, si divide tra il capoluogo comunale e la località di Altipiani di Arcinazzo, che presenta una sensibile espansione edilizia di tipo turistico-residenziale. L’abitato, posto a una notevole altezza, domina da uno sperone roccioso la stretta valle del fiume Aniene e i rilievi circostanti, bagnati da ruscelli e torrenti e coperti di castagneti e faggete dal fitto sottobosco. Le zone più elevate del territorio comunale, caratterizzate da un profilo geometrico molto irregolare e costellate da grotte, doline e inghiottitoi, presentano un aspetto tormentato ma al tempo stesso armonico, che ricorda i paesaggi dolomitici; a quote inferiori, invece, le distese boschive si alternano a sporadici gruppi di querce, tra cui maestose roveri molto rare sull’Appennino centrale.

Storia

Si formò verso il X secolo, col nome di Ponza d’Arcinazzo, intorno al castello fatto costruire da Filippo di Morano; i suoi primi abitatori in realtà furono gli equi, cui subentrarono i romani, come attestano i resti di una villa imperiale. Nel XII secolo fu coinvolta nelle lunghe lotte tra Ildemondo, signore di Ponza e Affile, e Giovanni V, priore dell’abbazia di Subiaco, che ne ottenne infine la potestà con l’aiuto papale. È probabile che, pur sotto il costante dominio della Chiesa, abbia goduto di una certa autonomia, avendo ottenuto uno statuto nel 1597. Il toponimo, che nella forma attuale risale al 1891, potrebbe derivare dal termine latino ARX, ARCIS, ‘rocca’, in riferimento all’elevata posizione dell’abitato. Di notevole interesse storico e artistico è la chiesa di Santa Maria Assunta, sorta intorno all’XI secolo in stile gotico ma restaurata con eleganti linee neoclassiche e con l’aggiunta di un altare maggiore in marmi pregiati. Tra gli altri edifici religiosi vanno ricordate la cappella di Santa Lucia, costruita sui resti di un santuario di età medievale, e la chiesa di San Giorgio, eretta nel 1575 e rimaneggiata in epoca contemporanea, con l’immagine del Santo al centro dell’unica navata. In località Altipiani Pratolongo si trovano invece i resti di una villa traianea, di cui, negli anni Sessanta del Novecento, sono stati portati alla luce un peristilio, un ninfeo e ricche decorazioni marmoree.

Si formò verso il X secolo, col nome di Ponza d’Arcinazzo, intorno al castello fatto costruire da Filippo di Morano; i suoi primi abitatori in realtà furono gli equi, cui subentrarono i romani, come attestano i resti di una villa imperiale. Nel XII secolo fu coinvolta nelle lunghe lotte tra Ildemondo, signore di Ponza e Affile, e Giovanni V, priore dell’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=ABBAZIADISUBIACO'>abbazia di Subiaco</a>, che ne ottenne infine la potestà con l’aiuto papale. È probabile che, pur sotto il costante dominio della Chiesa, abbia goduto di una certa autonomia, avendo ottenuto uno statuto nel 1597. Il toponimo, che nella forma attuale risale al 1891, potrebbe derivare dal termine latino ARX, ARCIS, ‘rocca’, in riferimento all’elevata posizione dell’abitato. Di notevole interesse storico e artistico è la chiesa di Santa Maria Assunta, sorta intorno all’XI secolo in stile gotico ma restaurata con eleganti linee neoclassiche e con l’aggiunta di un altare maggiore in marmi pregiati. Tra gli altri edifici religiosi vanno ricordate la cappella di Santa Lucia, costruita sui resti di un santuario di età medievale, e la chiesa di San Giorgio, eretta nel 1575 e rimaneggiata in epoca contemporanea, con l’immagine del Santo al centro dell’unica navata. In località Altipiani Pratolongo si trovano invece i resti di una villa traianea, di cui, negli anni Sessanta del Novecento, sono stati portati alla luce un peristilio, un ninfeo e ricche decorazioni marmoree.

Economia

Il turismo estivo, che incide in maniera significativa sulla formazione del reddito e che ha permesso lo sviluppo di un apparato ricettivo di buon livello, convive con le residue attività rurali, vale a dire con la coltivazione di cereali, uva e olive, l’allevamento equino e la gestione dell’immenso patrimonio boschivo. L’industria, legata a comparti tradizionali, come quelli della trasformazione dei prodotti della terra e della lavorazione del legno, si mantiene su livelli artigianali mentre il commercio, per lo più circoscritto ai beni di prima necessità, è sostenuto soprattutto dal movimento turistico. Il comune è dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; mancano le strutture normalmente preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale mentre quelle sanitarie includono la farmacia.

Il turismo estivo, che incide in maniera significativa sulla formazione del reddito e che ha permesso lo sviluppo di un apparato ricettivo di buon livello, convive con le residue attività rurali, vale a dire con la coltivazione di cereali, uva e olive, l’allevamento equino e la gestione dell’immenso patrimonio boschivo. L’industria, legata a comparti tradizionali, come quelli della trasformazione dei prodotti della terra e della lavorazione del legno, si mantiene su livelli artigianali mentre il commercio, per lo più circoscritto ai beni di prima necessità, è sostenuto soprattutto dal movimento turistico. Il comune è dotato degli ordinari uffici municipali e postali e di scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; mancano le strutture normalmente preposte alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio culturale mentre quelle sanitarie includono la farmacia.

Relazioni

I facili percorsi che portano alle vette dei monti della Croce e Altuino nonché agli altopiani di Scalambra e di Arcinazzo attraggono escursionisti e amanti della montagna: una delle passeggiate più suggestive è quella che conduce alla collina di Pianola, dove un’ottima acqua sorgiva sgorga dai pozzi situati nell’omonima grotta. La bellezza del paesaggio fa da cornice a manifestazioni sacre e profane per lo più legate ad antiche tradizioni: tra le più colorate e festose figurano l’Infiorata del Corpus Domini, la processione dell’“Inchinata” (15 agosto) e la sagra del marrone (ultima domenica di ottobre e prima domenica di novembre), con distribuzione di caldarroste, vendita di prodotti locali e giochi popolari. La festa del Patrono San Giorgio si celebra il 23 aprile.

I facili percorsi che portano alle vette dei monti della Croce e Altuino nonché agli altopiani di Scalambra e di Arcinazzo attraggono escursionisti e amanti della montagna: una delle passeggiate più suggestive è quella che conduce alla collina di Pianola, dove un’ottima acqua sorgiva sgorga dai pozzi situati nell’omonima grotta. La bellezza del paesaggio fa da cornice a manifestazioni sacre e profane per lo più legate ad antiche tradizioni: tra le più colorate e festose figurano l’<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=INFIORATA'>Infiorata</a> del Corpus Domini, la processione dell’“Inchinata” (15 agosto) e la sagra del marrone (ultima domenica di ottobre e prima domenica di novembre), con distribuzione di caldarroste, vendita di prodotti locali e giochi popolari. La festa del Patrono San Giorgio si celebra il 23 aprile.

Località

Altipiani di Arcinazzo, Morra Affilana-Porcheccese

Altipiani di Arcinazzo, Morra Affilana-Porcheccese

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arcinazzo Romano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.