Descrizione

Cittadina collinare di origine molto antica; l’economia che la sostiene, in passato eminentemente rurale, è proiettata ai nostri giorni verso le attività commerciali, turistiche e industriali. Una piccola parte degli ariccini o ricciaroli, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è distribuita in case sparse e in agglomerati urbani elementari mentre la maggioranza della comunità risiede nel capoluogo comunale che, per effetto della sensibile espansione edilizia, si è fuso urbanisticamente con diversi comuni limitrofi. L’abitato, adagiato su uno stretto sperone, domina la conca compresa tra i cerchi craterici dei laghi di Nemi e Albano, un tempo paludosa, nonché lo splendido parco di villa Chigi, impreziosito da maestosi esemplari di castagni, lecci e cerri; questi ultimi ombreggiano profondi valloni e grotte scavate nella pietra, che offrono rifugio a una varia fauna di roditori, uccelli e daini.

Cittadina collinare di origine molto antica; l’economia che la sostiene, in passato eminentemente rurale, è proiettata ai nostri giorni verso le attività commerciali, turistiche e industriali. Una piccola parte degli ariccini o ricciaroli, il cui indice di vecchiaia è inferiore alla media, è distribuita in case sparse e in agglomerati urbani elementari mentre la maggioranza della comunità risiede nel capoluogo comunale che, per effetto della sensibile espansione edilizia, si è fuso urbanisticamente con diversi comuni limitrofi. L’abitato, adagiato su uno stretto sperone, domina la conca compresa tra i cerchi craterici dei laghi di Nemi e Albano, un tempo paludosa, nonché lo splendido parco di villa Chigi, impreziosito da maestosi esemplari di castagni, lecci e cerri; questi ultimi ombreggiano profondi valloni e grotte scavate nella pietra, che offrono rifugio a una varia fauna di roditori, uccelli e daini.

Storia

Popolata almeno fin dall’età del ferro, si oppose a lungo alla conquista di Roma e partecipò a tutte le lotte dei latini contro la grande colonizzatrice, divenendo infine municipio romano; nell’87 a.C., avendo preso le parti di Lucio Cornelio Silla, fu messa a ferro e fuoco da Caio Mario ma rifiorì in età imperiale trasformandosi in un frequentato luogo di villeggiatura. Devastato dai barbari, nel Medioevo l’abitato venne sistemato sulla collina che ospitava anticamente l’acropoli; tra XIII e XVII secolo passò dai conti di Tuscolo ai Malabranca, ai Savelli e ai Chigi, fino all’annessione all’impero napoleonico e alla successiva restaurazione pontificia. Il toponimo, attestato fin da epoca classica insieme all’etnico ARICINUS, è secondo alcuni una formazione teofora, dal nome di una dea. Nel corso del Seicento i Chigi affidarono al Bernini e al suo collaboratore Carlo Fontana la sistemazione urbanistica dell’intero abitato, che si presenta oggi con un’architettura unitaria e armonica. Al genio creativo dei due artisti si devono: piazza della Repubblica, già piazza di Corte; la chiesa barocca di Santa Maria Assunta, ornata da una grandiosa cupola, due campanili e un porticato; il santuario della Madonna di Galloro, meta di pellegrinaggi religiosi; il monumentale palazzo Chigi, fastosamente arredato e circondato da un grande parco. Il centro storico si affaccia su ruderi antichi di un certo interesse, come la villa di Vitellio e l’arco del Basto del Diavolo.

Popolata almeno fin dall’età del ferro, si oppose a lungo alla conquista di Roma e partecipò a tutte le lotte dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=LATINI'>latini</a> contro la grande colonizzatrice, divenendo infine municipio romano; nell’87 a.C., avendo preso le parti di Lucio Cornelio Silla, fu messa a ferro e fuoco da Caio Mario ma rifiorì in età imperiale trasformandosi in un frequentato luogo di villeggiatura. Devastato dai barbari, nel Medioevo l’abitato venne sistemato sulla collina che ospitava anticamente l’acropoli; tra XIII e XVII secolo passò dai conti di Tuscolo ai Malabranca, ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LAZ&parola=SAVELLI'>Savelli</a> e ai Chigi, fino all’annessione all’impero napoleonico e alla successiva restaurazione pontificia. Il toponimo, attestato fin da epoca classica insieme all’etnico ARICINUS, è secondo alcuni una formazione teofora, dal nome di una dea. Nel corso del Seicento i Chigi affidarono al Bernini e al suo collaboratore Carlo Fontana la sistemazione urbanistica dell’intero abitato, che si presenta oggi con un’architettura unitaria e armonica. Al genio creativo dei due artisti si devono: piazza della Repubblica, già piazza di Corte; la chiesa barocca di Santa Maria Assunta, ornata da una grandiosa cupola, due campanili e un porticato; il santuario della Madonna di Galloro, meta di pellegrinaggi religiosi; il monumentale palazzo Chigi, fastosamente arredato e circondato da un grande parco. Il centro storico si affaccia su ruderi antichi di un certo interesse, come la villa di Vitellio e l’arco del Basto del Diavolo.

Economia

L’intensità del movimento turistico ha favorito sia la piena affermazione del terziario sia la riscoperta della tradizione rurale. Le colture più importanti sono quelle viticole e ortofrutticole mentre nel settore secondario spiccano per dimensioni e capacità produttiva gli stabilimenti meccanici, metallurgici, elettronici, tessili e chimici, cui si sono aggiunte piccole e medie imprese attive in numerosi altri comparti; il commercio è in crescita costante e i servizi comprendono un buon numero di sportelli bancari e di agenzie assicurative, immobiliari e di consulenza informatica. Il comune è dotato delle scuole dell’obbligo e di un istituto tecnico industriale, oltre che di una casa di riposo e di alcune associazioni di assistenza per indigenti e anziani; alla mancanza di strutture culturali di rilievo si contrappone l’abbondanza di quelle ricettive e sanitarie –queste ultime sono rappresentate da un ospedale, un poliambulatorio e un consultorio–.

L’intensità del movimento turistico ha favorito sia la piena affermazione del terziario sia la riscoperta della tradizione rurale. Le colture più importanti sono quelle viticole e ortofrutticole mentre nel settore secondario spiccano per dimensioni e capacità produttiva gli stabilimenti meccanici, metallurgici, elettronici, tessili e chimici, cui si sono aggiunte piccole e medie imprese attive in numerosi altri comparti; il commercio è in crescita costante e i servizi comprendono un buon numero di sportelli bancari e di agenzie assicurative, immobiliari e di consulenza informatica. Il comune è dotato delle scuole dell’obbligo e di un istituto tecnico industriale, oltre che di una casa di riposo e di alcune associazioni di assistenza per indigenti e anziani; alla mancanza di strutture culturali di rilievo si contrappone l’abbondanza di quelle ricettive e sanitarie –queste ultime sono rappresentate da un ospedale, un poliambulatorio e un consultorio–.

Relazioni

Al clima temperato e alla bellezza del paesaggio si aggiungono altri importanti motivi d’attrazione, come il ricco patrimonio artistico e architettonico, la vicinanza dei laghi di Albano e Nemi e la presenza di parco Chigi, ricco di meraviglie floristiche e faunistiche. L’indole briosa degli ariccini si esprime in un ricco calendario di manifestazioni folcloristiche: spiccano i festeggiamenti carnevaleschi, che culminano con il tradizionale “funerale” del carnevale e presentano un programma articolato di giochi, gare, balli, premiazioni delle maschere e scalate dell’albero della cuccagna. Le feste religiose più sentite sono quella dedicata a San Giuseppe (19 marzo) e la “Processione della Signorina” (8 giugno), durante la quale la statua della Madonna viene ricondotta dall’abitato, dove era stata portata in processione a dicembre, al santuario di Galloro. La prima domenica di luglio si organizza la sagra della porchetta; la terza domenica di ogni mese folle di visitatori vi si danno convegno per la fiera dell’agricoltura biologica. La Patrona Santa Apollonia si festeggia il 9 febbraio; la statua della Santa è trasportata in processione tra spettacoli di arte varia, gare sportive e un concorso che premia i balconi addobbati nel modo più aggraziato.

Al clima temperato e alla bellezza del paesaggio si aggiungono altri importanti motivi d’attrazione, come il ricco patrimonio artistico e architettonico, la vicinanza dei laghi di Albano e Nemi e la presenza di parco Chigi, ricco di meraviglie floristiche e faunistiche. L’indole briosa degli ariccini si esprime in un ricco calendario di manifestazioni folcloristiche: spiccano i festeggiamenti carnevaleschi, che culminano con il tradizionale “funerale” del carnevale e presentano un programma articolato di giochi, gare, balli, premiazioni delle maschere e scalate dell’albero della cuccagna. Le feste religiose più sentite sono quella dedicata a San Giuseppe (19 marzo) e la “Processione della Signorina” (8 giugno), durante la quale la statua della Madonna viene ricondotta dall’abitato, dove era stata portata in processione a dicembre, al santuario di Galloro. La prima domenica di luglio si organizza la sagra della porchetta; la terza domenica di ogni mese folle di visitatori vi si danno convegno per la fiera dell’agricoltura biologica. La Patrona Santa Apollonia si festeggia il 9 febbraio; la statua della Santa è trasportata in processione tra spettacoli di arte varia, gare sportive e un concorso che premia i balconi addobbati nel modo più aggraziato.

Località

Fontanaccio, Moletta

Fontanaccio, Moletta

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ariccia rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.