Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, con una notevole produzione di un riso molto rinomato, ampiamente commercializzato, cui ha affiancato una crescente industria. Gli arboriesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. La posizione geografica di pianura determina un profilo geometrico con variazioni altimetriche lievi. Analogamente, l’abitato, interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico di pianura.

Comune di pianura, di origine medievale, con una notevole produzione di un riso molto rinomato, ampiamente commercializzato, cui ha affiancato una crescente industria. Gli arboriesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono quasi tutti nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. La posizione geografica di pianura determina un profilo geometrico con variazioni altimetriche lievi. Analogamente, l’abitato, interessato da espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico di pianura.

Storia

Il toponimo, documentato fin dal 1147, deriva dall’aggettivo latino ARBOREUS, nel significato di ‘alberato’. Costruita su terreno alluvionale, fu feudo della chiesa di Vercelli; nel XII secolo vi si stabilirono i conti di Biandrate e successivamente fu ceduta dal conte Ottone al comune di Vercelli. Nel 1335 passò ai Visconti per poi cadere, nel 1404, sotto la giurisdizione dei Savoia. Nel 1405-1407 venne occupata da Facino Cane per conto dei marchesi di Monferrato e nel 1427 i Savoia ne acquisirono definitivamente il possesso. Nel 1513 l’imperatore Massimiliano I la inserì nella contea di Gattinara, concessa a Mercurino Arborio di Gattinara, il futuro gran cancelliere di Carlo V. Nel 1525 il duca Carlo II di Savoia rinnovò la costituzione del comitato, che fu successivamente confermata dall’imperatore Carlo V. Nel 1621 il duca Carlo Emanuele I di Savoia eresse in marchesato la contea di Gattinara a favore di Mercurino Filiberto Arborio di Gattinara. La sua storia seguente non presenta avvenimenti di particolare rilievo. Tra le testimonianze storico-architettoniche di rilievo si segnala il castello, che viene citato per la prima volta nel 1224 in un atto con cui il comune di Vercelli imponeva alla collettività la manutenzione di spalti e fossati. La parte più antica aveva tratti di merlatura a coda di rondine e tre finestre con cornici in cotto; a pianta rettangolare, era cinto da un muro e aveva una torre ad angolo di forma circolare; la torre porta era situata sul lato occidentale, mentre di epoca successiva (XIV secolo), era il perimetro esterno in mattoni e merlatura di colmo, ora non più visibile. Durante le lotte tra nobili casati subì gravi saccheggi a opera dei marchesi di Monferrato e successivamente anche da parte degli spagnoli e dei francesi. Degno di nota è, infine, anche l’oratorio di San Sebastiano, al cui interno sono presenti pregevoli affreschi risalenti al secolo XV e rappresentanti scene della Passione di Gesù Cristo.

Il toponimo, documentato fin dal 1147, deriva dall’aggettivo latino ARBOREUS, nel significato di ‘alberato’. Costruita su terreno alluvionale, fu feudo della chiesa di Vercelli; nel XII secolo vi si stabilirono i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CONTIDIBIANDRATE'>conti di Biandrate</a> e successivamente fu ceduta dal conte Ottone al comune di Vercelli. Nel 1335 passò ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=VISCONTI'>Visconti</a> per poi cadere, nel 1404, sotto la giurisdizione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Nel 1405-1407 venne occupata da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=FACINOCANE'>Facino Cane</a> per conto dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDIMONFERRATO'>marchesi di Monferrato</a> e nel 1427 i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> ne acquisirono definitivamente il possesso. Nel 1513 l’imperatore Massimiliano I la inserì nella contea di Gattinara, concessa a Mercurino Arborio di Gattinara, il futuro gran cancelliere di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOV'>Carlo V</a>. Nel 1525 il duca Carlo II di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=SAVOIA'>Savoia</a> rinnovò la costituzione del comitato, che fu successivamente confermata dall’imperatore <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOV'>Carlo V</a>. Nel 1621 il duca <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=CARLOEMANUELEIDISAVOIA'>Carlo Emanuele I di Savoia</a> eresse in marchesato la contea di Gattinara a favore di Mercurino Filiberto Arborio di Gattinara. La sua storia seguente non presenta avvenimenti di particolare rilievo. Tra le testimonianze storico-architettoniche di rilievo si segnala il castello, che viene citato per la prima volta nel 1224 in un atto con cui il comune di Vercelli imponeva alla collettività la manutenzione di spalti e fossati. La parte più antica aveva tratti di merlatura a coda di rondine e tre finestre con cornici in cotto; a pianta rettangolare, era cinto da un muro e aveva una torre ad angolo di forma circolare; la torre porta era situata sul lato occidentale, mentre di epoca successiva (XIV secolo), era il perimetro esterno in mattoni e merlatura di colmo, ora non più visibile. Durante le lotte tra nobili casati subì gravi saccheggi a opera dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MARCHESIDIMONFERRATO'>marchesi di Monferrato</a> e successivamente anche da parte degli spagnoli e dei francesi. Degno di nota è, infine, anche l’oratorio di San Sebastiano, al cui interno sono presenti pregevoli affreschi risalenti al secolo XV e rappresentanti scene della Passione di Gesù Cristo.

Economia

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie all’abbondanza di acque, conserva un ruolo importante: figura la produzione del riso “arborio”, che ha origini molto antiche e che alimenta il volume delle esportazioni. La risicoltura è affiancata dalla produzione di ortaggi. Si allevano avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, tessile, delle confezioni, metallurgico, edile, della lavorazione del legno, della carta, della fabbricazioni di articoli in gomma e in plastica e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e le assicurazioni. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non annovera strutture sociali di rilievo. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo sevizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura, praticata con successo grazie all’abbondanza di acque, conserva un ruolo importante: figura la produzione del riso “arborio”, che ha origini molto antiche e che alimenta il volume delle esportazioni. La risicoltura è affiancata dalla produzione di ortaggi. Si allevano avicoli. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, metallurgico, edile, della lavorazione del legno, della carta, della fabbricazioni di articoli in gomma e in plastica e dei materiali da costruzione. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti, ma sufficiente a soddisfare le esigenze della comunità) e dell’insieme dei servizi, che comprendono quello bancario e le assicurazioni. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non annovera strutture sociali di rilievo. Le scuole assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e, in minor misura, di soggiorno. A livello sanitario è assicurato il solo sevizio farmaceutico.

Relazioni

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, la vicinanza al fiume Sesia, ricco di pesci rari e specie pregiate quali la trota marmorata e il temolo alpino, detto “pinna blu”, richiama numerosi appassionati di pesca sportiva. Abbastanza frequentata per lavoro, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni vicini: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non presenti sul posto. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre; i festeggiamenti in onore del santo si svolgono la prima domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Sebbene non figuri tra le mete turistiche più celebrate della zona, la vicinanza al fiume Sesia, ricco di pesci rari e specie pregiate quali la trota marmorata e il temolo alpino, detto “pinna blu”, richiama numerosi appassionati di pesca sportiva. Abbastanza frequentata per lavoro, intrattiene rapporti comunque non molto intensi con i comuni vicini: gli abitanti vi si rivolgono, oltre che per motivi di studio, anche per usufruire dei servizi non presenti sul posto. Non vi si svolgono significative manifestazioni culturali o ricreative, che potrebbero allietare la comunità e richiamare visitatori dai dintorni. La festa del Patrono, San Martino, si celebra l’11 novembre; i festeggiamenti in onore del santo si svolgono la prima domenica di agosto. Il giorno di astensione dal lavoro è il lunedì successivo.

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Arborio rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.