Descrizione

Comune di montagna, di origine antica, ha un'economia basata sulle attività zootecniche affiancate da un modesto tessuto industriale e una crescente attività turistica. Gli amenesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nella località Vacciago, nei nuclei urbani minori di Lortallo e Vacciaghetto e in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato rispecchia le caratteristiche del territorio, mostrando un andamento plano-altimetrico tipico montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un levriero rampante coronato, d'argento; l'animale è accompagnato dal motto: FIDELITAS CORONATA.

Comune di montagna, di origine antica, ha un'economia basata sulle attività zootecniche affiancate da un modesto tessuto industriale e una crescente attività turistica. Gli amenesi, che presentano un indice di vecchiaia particolarmente elevato, vivono per la maggior parte nel capoluogo comunale; la restante parte si distribuisce nella località Vacciago, nei nuclei urbani minori di Lortallo e Vacciaghetto e in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L'abitato rispecchia le caratteristiche del territorio, mostrando un andamento plano-altimetrico tipico montano. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Capo del Governo, campeggia un levriero rampante coronato, d'argento; l'animale è accompagnato dal motto: FIDELITAS CORONATA.

Storia

Il toponimo, secondo alcuni studiosi, deriverebbe da “Lameno” che costituisce a sua volta un derivato di LAMA, intesa come ‘infossatura del terreno talora coperta d'acqua'. Il ritrovamento sul territorio di due sepolcreti della prima età del ferro testimonia l'antichità dell'insediamento. Il borgo viene citato per la prima volta in un documento dell'anno 892: appartenne al feudo dell'Isola di San Giulio, a sua volta soggetto all'episcopato di Novara. Nel XIII secolo subì le conseguenze del conflitto di Novara con il potere vescovile: venne, pertanto, occupata da quest'ultima, che vi eresse anche un castello per contrapporsi alle fortezze cusiane del vescovo. Nel 1219, quando furono dettate le condizioni di pace tra il vescovo e il comune di Novara, il castello venne distrutto e sulle sue rovine fu costruito, dai frati minori francescani, un convento di pregevole architettura. Nel 1644, nel corso delle campagne di guerra dell'Italia, il borgo venne duramente saccheggiato e incendiato dalle milizie francesi. Interessante da vedere è la parrocchiale dell'Assunta, eretta nella seconda metà del XIV secolo, a tre navate, con un bel campanile a cuspide. Di notevole prestigio architettonico sono poi la chiesa di San Giovanni Battista, che reca una bella facciata in stile cusiano, e quella di San Rocco, situata nel capoluogo comunale. Degni di nota sono anche gli altri edifici di valore religioso disseminati nelle località; tra tutti: la chiesa di Sant'Antonio, del XVI secolo, l'oratorio di Sant'Anna, del santuario della Madonna della Bocciola, che ricorda l'apparizione della Vergine su un cespuglio di biancospino, l'oratorio di San Grato, del Settecento, e il convento della Mesma, situato sul monte omonimo. Infine non va dimenticata la Casa Calderara, con il suo triplice loggiato in stile rinascimentale, e la Torre di Buccione, eretta per proteggere l'accesso da sud al lago d'Orta.

Il toponimo, secondo alcuni studiosi, deriverebbe da “Lameno” che costituisce a sua volta un derivato di LAMA, intesa come ‘infossatura del terreno talora coperta d'acqua'. Il ritrovamento sul territorio di due sepolcreti della prima <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=ETADELFERRO'>età del ferro</a> testimonia l'antichità dell'insediamento. Il borgo viene citato per la prima volta in un documento dell'anno 892: appartenne al feudo dell'Isola di San Giulio, a sua volta soggetto all'episcopato di Novara. Nel XIII secolo subì le conseguenze del conflitto di Novara con il potere vescovile: venne, pertanto, occupata da quest'ultima, che vi eresse anche un castello per contrapporsi alle fortezze cusiane del vescovo. Nel 1219, quando furono dettate le condizioni di pace tra il vescovo e il comune di Novara, il castello venne distrutto e sulle sue rovine fu costruito, dai frati minori francescani, un convento di pregevole architettura. Nel 1644, nel corso delle campagne di guerra dell'Italia, il borgo venne duramente saccheggiato e incendiato dalle milizie francesi. Interessante da vedere è la parrocchiale dell'Assunta, eretta nella seconda metà del XIV secolo, a tre navate, con un bel campanile a cuspide. Di notevole prestigio architettonico sono poi la chiesa di San Giovanni Battista, che reca una bella facciata in stile cusiano, e quella di San Rocco, situata nel capoluogo comunale. Degni di nota sono anche gli altri edifici di valore religioso disseminati nelle località; tra tutti: la chiesa di Sant'Antonio, del XVI secolo, l'oratorio di Sant'Anna, del santuario della Madonna della Bocciola, che ricorda l'apparizione della Vergine su un cespuglio di biancospino, l'oratorio di San Grato, del Settecento, e il convento della Mesma, situato sul monte omonimo. Infine non va dimenticata la Casa Calderara, con il suo triplice loggiato in stile rinascimentale, e la Torre di Buccione, eretta per proteggere l'accesso da sud al <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LAGODORTA'>lago d'Orta</a>.

Economia

È sede di Pro Loco. Considerate le caratteristiche orografiche della zona, l'agricoltura non viene praticata; si pratica, invece, l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L'industria è costituita da piccolissime aziende che operano nei comparti tessile, delle confezioni, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, della lavorazione della pietra, dei mobili e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce solamente l'istruzione materna ed elementare; per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca del convento dei frati francescani e il museo fondazione “Antonio e Carmela Calderara”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

È sede di Pro Loco. Considerate le caratteristiche orografiche della zona, l'agricoltura non viene praticata; si pratica, invece, l'allevamento di bovini, suini, ovini, caprini e avicoli. L'industria è costituita da piccolissime aziende che operano nei comparti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=TESSILE'>tessile</a>, delle confezioni, del legno, della lavorazione di articoli in gomma e in plastica, della lavorazione della pietra, dei mobili e dell'edilizia. Il terziario si compone di una sufficiente rete distributiva oltre che dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Nelle scuole del posto si impartisce solamente l'istruzione materna ed elementare; per l'arricchimento culturale sono presenti la biblioteca del convento dei frati francescani e il museo fondazione “Antonio e Carmela Calderara”. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione e di soggiorno. A livello sanitario, localmente è assicurato il solo servizio farmaceutico.

Relazioni

La felice posizione su un ampio balcone naturale, che si affaccia in posizione privilegiata sulla riviera orientale del lago d'Orta, fa registrare ogni anno un buon afflusso di visitatori, attratti anche dalla bellezza del patrimonio storico-artistico. La presenza sul territorio, inoltre, della Riserva naturale speciale Monte Mesma, contribuisce a richiamare quanti amano fare belle passeggiate, con la possibilità di raggiungere le due Via Crucis situate sul colle dove essa sorge, nonché di compiere percorsi lungo il torrente Agogna, fino al convento francescano. Da qui è possibile anche ammirare il grande parallelepipedo della Torre di Buccione, situato in vista del lago e della catena alpina in corrispondenza del Monte Rosa. Non si evidenzia una particolare ricchezza di feste religiose di rilevanza intercomunale. Il mercato settimanale si tiene il martedì. La festa patronale, dedicata a Maria Santissima Assunta, si celebra il 15 agosto.

La felice posizione su un ampio balcone naturale, che si affaccia in posizione privilegiata sulla riviera orientale del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=LAGODORTA'>lago d'Orta</a>, fa registrare ogni anno un buon afflusso di visitatori, attratti anche dalla bellezza del patrimonio storico-artistico. La presenza sul territorio, inoltre, della Riserva naturale speciale Monte Mesma, contribuisce a richiamare quanti amano fare belle passeggiate, con la possibilità di raggiungere le due Via Crucis situate sul colle dove essa sorge, nonché di compiere percorsi lungo il torrente Agogna, fino al convento francescano. Da qui è possibile anche ammirare il grande parallelepipedo della Torre di Buccione, situato in vista del lago e della catena alpina in corrispondenza del <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=PIE&parola=MONTEROSA'>Monte Rosa</a>. Non si evidenzia una particolare ricchezza di feste religiose di rilevanza intercomunale. Il mercato settimanale si tiene il martedì. La festa patronale, dedicata a Maria Santissima Assunta, si celebra il 15 agosto.

Località

Lortallo, Vacciaghetto, Vacciago

Lortallo, Vacciaghetto, Vacciago

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Ameno rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.