Descrizione
Centro collinare, sorto nel Medioevo in un territorio popolato fin dalla remota antichità; la sua un’economia si basa principalmente sulle tradizionali attività rurali, recentemente integrate dal turismo ecologico. La stragrande maggioranza degli alvignanesi, il cui indice di vecchiaia è nella media, si divide tra il capoluogo comunale e un elevato numero di case sparse sui fondi; solo una piccola parte della comunità risiede nella località di Marciano Freddo. Dall’abitato, che si estende lungo un’importante arteria viaria, si contempla un paesaggio piuttosto vario: rilievi collinari e di media montagna occupano infatti la parte sud-occidentale del comprensorio comunale, che per il resto si distende nel ripiano vallivo del fiume Volturno; sui primi predominano i boschi cedui di cerri, roverelle e carpini, nella vallata, invece, dilagano le colture promiscue.
Storia
Nei pressi dell’attuale cimitero sorse l’insediamento sannita caudino di Compulteria, alleato di Annibale durante la seconda guerra punica e per tale motivo espugnato dai romani (214 a.C. e 213 a.C.). Compulteria acquisì in seguito grande splendore e durante il periodo imperiale ospitò bellissime dimore nobiliari. L’odierno abitato fu fondato dopo la distruzione di questa città durante le invasioni barbariche, quelle dei goti e dei vandali, secondo alcuni storici, dei longobardi e dei saraceni (IX secolo) secondo altri; nel corso dei secoli conobbe il dominio di numerose illustri famiglie, come i De Clavellis e i Gaetani di Laurenzana; questi ultimi lo tennero fino al 1806, data dell’abolizione del feudalesimo nell’Italia meridionale. Il toponimo deriva dal latino ALBINIUS, con l’aggiunta del suffisso prediale -ANUM. Numerose sono le testimonianze architettoniche che permettono di ripercorrerne la storia: tra queste figurano il sito archeologico di Compulteria, la chiesa paleocristiana di Santa Maria di Compulteria, con scavi all’interno, il castello medievale, munito di quattro poderose torri cilindriche, la chiesa di San Mauro, citata in una bolla del vescovo di Caiazzo Santo Stefano Menicillo del 979 d.C., e la chiesa di San Sebastiano Martire, nella quale è sepolto il Santo Patrono.
Economia
Buona parte della tranquilla comunità alvignanese è ancora dedita nelle tradizionali attività rurali: il ripiano vallivo del fiume Volturno e i contrafforti collinari del Monte Maggiore si prestano alla produzione di cereali, legumi, frutta, uva e olive mentre nel resto del comprensorio comunale si praticano la silvicoltura e l’allevamento ovino, bovino e caprino. Il settore terziario, piuttosto dinamico, comprende una rete commerciale abbastanza articolata e offre una buona gamma di servizi, incluso quello bancario; la presenza dell’industria è invece ridotta a poche piccole imprese, attive nei comparti alimentare, delle confezioni, dei materiali da costruzione, della lavorazione dei metalli, del legno e dell’edilizia. Ospita gli ordinari uffici municipali e postali, una stazione dei carabinieri, scuole per l’istruzione primaria e secondaria di primo grado; le strutture culturali sono rappresentate da una biblioteca comunale; le strutture sanitarie comprendono una farmacia e un presidio di guardia medica; l’apparato ricettivo annovera esercizi di ristoro ma non strutture per il soggiorno.
Relazioni
Offre ai visitatori la possibilità di effettuare tranquille vacanze all’insegna del binomio natura-cultura, grazie alle risorse culturali e ambientali che possiede; è possibile inoltre effettuare la caccia al cinghiale, previa autorizzazione e secondo il calendario venatorio regionale. Un ulteriore motivo di richiamo è rappresentato dalle manifestazioni organizzate dalla comunità: tra queste figurano la festa dell’emigrante (ultima domenica di agosto) e il concorso “Voci nuove” (tra agosto e settembre). La festa del Patrono, San Ferdinando, si celebra la seconda domenica di luglio e per l’occasione, dal sabato al lunedì, si svolge una fiera, in cui si espongono attrezzature e prodotti agricoli.
Località
Marciano Freddo
Fondi europei 2021-2027
Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Alvignano rientra nell’Obiettivo "Convergenza" (che succede al precedente Obiettivo 1 della programmazione 2000-06). A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta ad accelerare il processo di convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori prioritari d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, efficienza amministrativa. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.
- Popolazione 4.824
- Lat 41° 14' 41,31'' 41.24480833
- Long 14° 20' 15,71'' 14.33769722
- CAP 81012
- Prefisso 0823
- Codice ISTAT 061003
- Codice Catasto A243
- Altitudine slm 132 mt
- zona clim./gradi giorno
Riscaldamento: dal 15/11 al 31/03 per 10 ore/giorno C/1308 - Superficie 37.65 Km2
- Densità 128,13 ab/Km2
- Sismicità Zona 2
- Alba 07:31
- Tramonto 16:37
- Angelo Di Costanzo
- Corso Umberto I, 202
- 81012 (CE) Campania
- suap.alvignano@legalmail.it
- www.alvignano.gov.it
- 82001340619