Descrizione

Centro collinare di origini molto antiche, la cui economia, un tempo incentrata sullo sfruttamento di giacimenti di allume, si basa oggi sulle residue attività rurali, sull’industria e sul turismo. Gli allumieraschi, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale, caratterizzato da pianta irregolare e strade in forte pendenza; solo una minima parte della comunità si divide tra la località di La Bianca e alcune case sparse sui fondi. Il comprensorio comunale è dominato dal superbo scenario dei monti della Tolfa, che proprio in questa zona raggiungono la loro massima elevazione col monte Le Grazie; la catena montuosa è ricoperta da una folta vegetazione, che va dalla macchia mediterranea delle pendici più assolate (corbezzoli, ginestre, lecci e roverelle) alle formazioni miste di frassini, ornielli e carpini delle zone più elevate e ombrose. A poca distanza dall’abitato si distende una vasta faggeta, insolita a quote così basse; con i vicini pascoli erbosi, essa rappresenta l’habitat ideale di cinghiali, tassi, lupi, rapaci e splendidi esemplari di bovini maremmani.

Centro collinare di origini molto antiche, la cui economia, un tempo incentrata sullo sfruttamento di giacimenti di allume, si basa oggi sulle residue attività rurali, sull’industria e sul turismo. Gli allumieraschi, con un indice di vecchiaia nella media, risiedono prevalentemente nel capoluogo comunale, caratterizzato da pianta irregolare e strade in forte pendenza; solo una minima parte della comunità si divide tra la località di La Bianca e alcune case sparse sui fondi. Il comprensorio comunale è dominato dal superbo scenario dei monti della Tolfa, che proprio in questa zona raggiungono la loro massima elevazione col monte Le Grazie; la catena montuosa è ricoperta da una folta vegetazione, che va dalla macchia mediterranea delle pendici più assolate (corbezzoli, ginestre, lecci e roverelle) alle formazioni miste di frassini, ornielli e carpini delle zone più elevate e ombrose. A poca distanza dall’abitato si distende una vasta faggeta, insolita a quote così basse; con i vicini pascoli erbosi, essa rappresenta l’habitat ideale di cinghiali, tassi, lupi, rapaci e splendidi esemplari di bovini maremmani.

Storia

Nel territorio comunale sono state rinvenute tracce di insediamenti molto antichi ma la fondazione dell’odierno abitato risale agli anni successivi al 1462, quando furono scoperti nella zona giacimenti di allume di rocca e si costituì un primo nucleo abitato per i minatori e le loro famiglie –l’inaspettata scoperta di questa risorsa segnò la storia economica e sociale dell’intera Europa, riscattandola dalla dipendenza dall’Oriente, tradizionale fornitore del prezioso sale, e assicurò ai papi i fondi necessari alle Crociate contro i turchi–. Pur soggetta all’amministrazione di Tolfa, rimase strettamente vincolata alla Camera Apostolica fino al conseguimento dell’autonomia comunale, ottenuta nel 1826. Nel 1880 gli stabilimenti per la lavorazione dell’allume furono trasferiti a Civitavecchia, con il conseguente collasso economico della comunità. Sono visibili i ruderi di uno dei più importanti abitati di epoca villanoviana finora riportati alla luce nonché resti di insediamenti successivi che vanno dall’età del bronzo a quella romana. Carichi di fascino mistico sono l’eremo della Trinità, edificato nel VI secolo d.C. sui resti di una villa romana, e quello della Madonna delle Grazie, risalente al 1650 e circondato dal parco della Rimembranza. Nell’abitato, accanto al cinquecentesco palazzo camerale, che ha ospitato nel corso dei secoli diversi pontefici, sorge la parrocchiale del XVII secolo, con stucchi e affreschi di pregio.

Nel territorio comunale sono state rinvenute tracce di insediamenti molto antichi ma la fondazione dell’odierno abitato risale agli anni successivi al 1462, quando furono scoperti nella zona giacimenti di allume di rocca e si costituì un primo nucleo abitato per i minatori e le loro famiglie –l’inaspettata scoperta di questa risorsa segnò la storia economica e sociale dell’intera Europa, riscattandola dalla dipendenza dall’Oriente, tradizionale fornitore del prezioso sale, e assicurò ai papi i fondi necessari alle Crociate contro i turchi–. Pur soggetta all’amministrazione di Tolfa, rimase strettamente vincolata alla Camera Apostolica fino al conseguimento dell’autonomia comunale, ottenuta nel 1826. Nel 1880 gli stabilimenti per la lavorazione dell’allume furono trasferiti a Civitavecchia, con il conseguente collasso economico della comunità. Sono visibili i ruderi di uno dei più importanti abitati di epoca villanoviana finora riportati alla luce nonché resti di insediamenti successivi che vanno dall’età del bronzo a quella romana. Carichi di fascino mistico sono l’eremo della Trinità, edificato nel VI secolo d.C. sui resti di una villa romana, e quello della Madonna delle Grazie, risalente al 1650 e circondato dal parco della Rimembranza. Nell’abitato, accanto al cinquecentesco palazzo camerale, che ha ospitato nel corso dei secoli diversi pontefici, sorge la parrocchiale del XVII secolo, con stucchi e affreschi di pregio.

Economia

Il recente calo produttivo delle tradizionali attività rurali, incentrate sulla cerealicoltura e sull’allevamento di bestiame allo stato brado (bovini maremmani), è bilanciato dal costante sviluppo del turismo, sostenuto da un buon apparato ricettivo, nonché dalla persistenza di piccole realtà industriali: alle cave di allume, attualmente sfruttate solo in parte, si affiancano cementifici e stabilimenti dediti alla produzione di alimenti e alla lavorazione del legno. Abbastanza sviluppato è il comparto dei servizi, che annovera sportelli bancari e agenzie assicurative e immobiliari. Il comune, provvisto degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è sede degli uffici della Comunità montana; accanto alle strutture scolastiche, nelle quali è possibile frequentare solo le classi dell’obbligo, spiccano quelle culturali, che includono una biblioteca comunale e il museo Klitsche de La Grange, in cui sono conservati importanti reperti preistorici e protostorici rinvenuti durante gli scavi nell’area dei monti della Tolfa. L’assistenza sanitaria è garantita dalla farmacia e da un poliambulatorio.

Il recente calo produttivo delle tradizionali attività rurali, incentrate sulla cerealicoltura e sull’allevamento di bestiame allo stato brado (bovini maremmani), è bilanciato dal costante sviluppo del turismo, sostenuto da un buon apparato ricettivo, nonché dalla persistenza di piccole realtà industriali: alle cave di allume, attualmente sfruttate solo in parte, si affiancano cementifici e stabilimenti dediti alla produzione di alimenti e alla lavorazione del legno. Abbastanza sviluppato è il comparto dei servizi, che annovera sportelli bancari e agenzie assicurative e immobiliari. Il comune, provvisto degli ordinari uffici municipali e postali e di una stazione dei carabinieri, è sede degli uffici della Comunità montana; accanto alle strutture scolastiche, nelle quali è possibile frequentare solo le classi dell’obbligo, spiccano quelle culturali, che includono una biblioteca comunale e il museo Klitsche de La Grange, in cui sono conservati importanti reperti preistorici e protostorici rinvenuti durante gli scavi nell’area dei monti della Tolfa. L’assistenza sanitaria è garantita dalla farmacia e da un poliambulatorio.

Relazioni

La presenza di numerose testimonianze del passato e la natura selvaggia del territorio comunale ne fanno un’apprezzata stazione di soggiorno, nota anche per la varietà delle manifestazioni folcloristiche e religiose che si susseguono nel corso dell’anno: alla fine di maggio si svolge la divertente gara di lancio del “ruzzelone”; il mese di luglio, invece, è animato dalla festa in onore della Madonna di Lourdes (primo fine settimana) –con spettacoli musicali, corse di cavalli e una gara di poesia– e dalla “Ferrata” (seconda metà del mese), importante mostra di pittura; la prima domenica successiva al ferragosto si corre il “Palio dei rioni” in costume d’epoca e sullo scorcio del mese di ottobre, in occasione della “Festa d’autunno”, è possibile gustare tipici prodotti locali, quali castagne, funghi e miele. La festa in onore della Patrona, Maria Santissima delle Grazie, si celebra l’8 settembre con funzioni religiose, giochi popolari e spettacoli musicali e pirotecnici.

La presenza di numerose testimonianze del passato e la natura selvaggia del territorio comunale ne fanno un’apprezzata stazione di soggiorno, nota anche per la varietà delle manifestazioni folcloristiche e religiose che si susseguono nel corso dell’anno: alla fine di maggio si svolge la divertente gara di lancio del “ruzzelone”; il mese di luglio, invece, è animato dalla festa in onore della Madonna di Lourdes (primo fine settimana) –con spettacoli musicali, corse di cavalli e una gara di poesia– e dalla “Ferrata” (seconda metà del mese), importante mostra di pittura; la prima domenica successiva al ferragosto si corre il “Palio dei rioni” in costume d’epoca e sullo scorcio del mese di ottobre, in occasione della “Festa d’autunno”, è possibile gustare tipici prodotti locali, quali castagne, funghi e miele. La festa in onore della Patrona, Maria Santissima delle Grazie, si celebra l’8 settembre con funzioni religiose, giochi popolari e spettacoli musicali e pirotecnici.

Località

La Bianca

La Bianca

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Allumiere rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.