Descrizione

Cittadina rivierasca, di origine preistorica, rinomata località turistica; ha un’economia basata su tutti i settori produttivi. La maggior parte degli algheresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Fertilia, Maristella Porto Conte, Pischina Salida, Santa Maria La Palma, negli aggregati urbani minori di Guardia Grande, Sa Segada, Tramariglio, nonché in numerose case sparse. Il territorio, classificato di pianura, comprensivo delle isole marittime Piana, Foradada e della Maddalena e dell’area speciale stagno Laguna del Calik, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, con vista panoramica sul mare, è circondato, a sud, dalla vasta distesa verde degli antichi oliveti, e, a nord, dalle fertili pianure della Nurra.

Cittadina rivierasca, di origine preistorica, rinomata località turistica; ha un’economia basata su tutti i settori produttivi. La maggior parte degli algheresi, che presentano un indice di vecchiaia nella media, vive nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce nelle località di Fertilia, Maristella Porto Conte, Pischina Salida, Santa Maria La Palma, negli aggregati urbani minori di Guardia Grande, Sa Segada, Tramariglio, nonché in numerose case sparse. Il territorio, classificato di pianura, comprensivo delle isole marittime Piana, Foradada e della Maddalena e dell’area speciale stagno Laguna del Calik, ha un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate. L’abitato, con vista panoramica sul mare, è circondato, a sud, dalla vasta distesa verde degli antichi oliveti, e, a nord, dalle fertili pianure della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURRA'>Nurra</a>.

Storia

Di origine incerta, il suo etimo è, probabilmente, legato alle alghe del litorale. Abitata sin dall’età neolitica e sito di interessanti tracce nuragiche, la sua reale formazione risale al XII secolo ad opera dei genovesi. Fortificata dalla signoria dei Doria venne successivamente assediata dai catalani di Bernardo Cabrera nel 1353. Nel 1354 fu definitivamente conquistata dal re Pietro il Cerimonioso che, dopo averne allontanato gli abitanti, la ripopolò con suoi sudditi catalani. Sia il Cerimonioso che i suoi successori attuarono una politica di vantaggi economici, di franchigie e privilegi che legarono strettamente la città alla Corona catalano-aragonese. I forti vincoli che univano Alghero, l’Alguer, alla madre patria si mantennero vivi sino al XVIII secolo e si interruppero solo al momento del passaggio del Regno di Sardegna ai Savoia. Restano a ricordarlo, oltre al nome di Barceloneta, le emergenze architettoniche realizzate da maestranze catalane e soprattutto la lingua, una variante dialettale catalana, ancora oggi parlata. Tra le vestigia del passato figurano: la necropoli di Anghelu Ruiu, composta da una quarantina di tombe ipogeiche complete di corredi funerari; il nuraghe di Palmavera circondato da un antichissimo villaggio; le torri di Maddalena, Sperone e San Giovanni; la torre del Portal, costruita nel XVI secolo; la chiesa trecentesca di San Francesco, in stile gotico; la cattedrale dal campanile poligonale e dal coro in stile tardo-gotico-catalano; la chiesa barocca di San Michele; la casa Doria, eretta nell’XVI secolo, caratterizzata da un portale e finestre in stile gotico-catalano.

Di origine incerta, il suo etimo è, probabilmente, legato alle alghe del litorale. Abitata sin dall’età <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NEOLITICA'>neolitica</a> e sito di interessanti tracce <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICHE'>nuragiche</a>, la sua reale formazione risale al XII secolo ad opera dei genovesi. Fortificata dalla signoria dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a> venne successivamente assediata dai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANI'>catalani</a> di Bernardo Cabrera nel 1353. Nel 1354 fu definitivamente conquistata dal re Pietro il Cerimonioso che, dopo averne allontanato gli abitanti, la ripopolò con suoi sudditi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANI'>catalani</a>. Sia il Cerimonioso che i suoi successori attuarono una politica di vantaggi economici, di franchigie e privilegi che legarono strettamente la città alla Corona <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANO'>catalano</a>-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESE'>aragonese</a>. I forti vincoli che univano Alghero, l’Alguer, alla madre patria si mantennero vivi sino al XVIII secolo e si interruppero solo al momento del passaggio del Regno di Sardegna ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=SAVOIA'>Savoia</a>. Restano a ricordarlo, oltre al nome di Barceloneta, le emergenze architettoniche realizzate da maestranze <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANE'>catalane</a> e soprattutto la lingua, una variante dialettale <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANA'>catalana</a>, ancora oggi parlata. Tra le vestigia del passato figurano: la necropoli di Anghelu Ruiu, composta da una quarantina di tombe ipogeiche complete di corredi funerari; il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> di Palmavera circondato da un antichissimo villaggio; le torri di Maddalena, Sperone e San Giovanni; la torre del Portal, costruita nel XVI secolo; la chiesa trecentesca di San Francesco, in stile gotico; la cattedrale dal campanile poligonale e dal coro in stile tardo-gotico-<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANO'>catalano</a>; la chiesa barocca di San Michele; la casa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DORIA'>Doria</a>, eretta nell’XVI secolo, caratterizzata da un portale e finestre in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=STILEGOTICOCATALANO'>stile gotico-catalano</a>.

Economia

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 2. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivo, agrumi, uva (dalla quale si ricavano i pregiati vini Vermentino, Rosé, Le Bombarde, l’Anghelu Ruiu e l’Embarcador) e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano in svariati comparti: dall’estrattivo alla pesca, dalla lavorazione del legno all’editoria, dall’industria chimica alla lavorazione del vetro, dal cantieristico al manifatturiero (soprattutto oreficerie, dove si possono trovare coralli provenienti dal mar di Sardegna). È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, attività assicurative e radiotelevisive completano il panorama del terziario. Le strutture sociali annoverano un asilo nido, una casa di riposo e un orfanotrofio. Oltre le scuole dell’obbligo è possibile frequentare anche vari istituti per l’istruzione secondaria di secondo grado, nonché l’università. Tra le strutture culturali: il museo Mare Nostrum Aquarium, quello Sella e Mosca con reperti provenienti dalla necropoli preistorica di Anghelu Ruju, la biblioteca comunale “Rafael Sari” e quella della Confraternita della misericordia. A livello ricettivo offre buone possibilità di ristorazione (rinomata è la sua gastronomia che vanta piatti quali: l’aragosta alla catalana, il peutxus –zampette di agnello e capretto lessate e bagnate con salsa piccante–, il polpallada –polpi conditi con la stessa salsa usata per il peutxus–) che di soggiorno. È assicurato il servizio ospedaliero.

È sede, tra l’altro, del distretto scolastico n. 2. L’agricoltura produce cereali, frumento, ortaggi, foraggi, ulivo, agrumi, uva (dalla quale si ricavano i pregiati vini <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=VERMENTINO'>Vermentino</a>, Rosé, Le Bombarde, l’Anghelu Ruiu e l’Embarcador) e altra frutta; si pratica anche l’allevamento di bovini, suini, ovini, caprini, equini e avicoli. L’industria è costituita da numerose aziende che operano in svariati comparti: dall’estrattivo alla pesca, dalla lavorazione del legno all’editoria, dall’industria chimica alla lavorazione del vetro, dal cantieristico al manifatturiero (soprattutto oreficerie, dove si possono trovare coralli provenienti dal mar di Sardegna). È presente il servizio bancario; una buona rete commerciale, attività assicurative e radiotelevisive completano il panorama del terziario. Le strutture sociali annoverano un asilo nido, una casa di riposo e un orfanotrofio. Oltre le scuole dell’obbligo è possibile frequentare anche vari istituti per l’istruzione secondaria di secondo grado, nonché l’università. Tra le strutture culturali: il museo Mare Nostrum Aquarium, quello Sella e Mosca con reperti provenienti dalla necropoli preistorica di Anghelu Ruju, la biblioteca comunale “Rafael Sari” e quella della Confraternita della misericordia. A livello ricettivo offre buone possibilità di ristorazione (rinomata è la sua gastronomia che vanta piatti quali: l’aragosta alla <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANA'>catalana</a>, il peutxus –zampette di agnello e capretto lessate e bagnate con salsa piccante–, il polpallada –polpi conditi con la stessa salsa usata per il peutxus–) che di soggiorno. È assicurato il servizio ospedaliero.

Relazioni

Le sue bellezze naturalistiche l’hanno resa una delle località più frequentate di tutta l’isola dal turismo internazionale. La sua collocazione all’interno di una bellissima rada, i bastioni, le stradine caratteristiche e il suo dialetto ne fanno la perla della riviera del corallo. Forte attrazione esercita anche il vicino promontorio di Capo Caccia e la famosissima grotta di Nettuno (si snoda lungo 1.200 metri tra limpidi laghetti e angusti cunicoli) raggiungibile attraverso la spettacolare “escala del cabirol” (scala del capriolo) con 656 gradini a strapiombo sul mare. Numerosissime le manifestazioni di carattere culturale, folcloristico e religiose, tra cui si segnalano: i riti della settimana Santa con suggestive rappresentazioni derivanti dalla tradizione catalana, risalente al XVII secolo; la festa della Madonna di Valverde, a maggio e della Speranza a settembre; il premio nazionale di letteratura & giornalismo “Alghero-Donna”, a giugno e il premio letterario di poesia, “Rafael Sari”, a settembre. Il Patrono, San Michele, si festeggia il 29 settembre. È gemellata con le città catalane di Tarragona e Palma e con Encamp (Andorra).

Le sue bellezze naturalistiche l’hanno resa una delle località più frequentate di tutta l’isola dal turismo internazionale. La sua collocazione all’interno di una bellissima rada, i bastioni, le stradine caratteristiche e il suo dialetto ne fanno la perla della riviera del corallo. Forte attrazione esercita anche il vicino promontorio di Capo Caccia e la famosissima grotta di Nettuno (si snoda lungo 1.200 metri tra limpidi laghetti e angusti cunicoli) raggiungibile attraverso la spettacolare “escala del cabirol” (scala del capriolo) con 656 gradini a strapiombo sul mare. Numerosissime le manifestazioni di carattere culturale, folcloristico e religiose, tra cui si segnalano: i riti della settimana Santa con suggestive rappresentazioni derivanti dalla tradizione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANA'>catalana</a>, risalente al XVII secolo; la festa della Madonna di Valverde, a maggio e della Speranza a settembre; il premio nazionale di letteratura & giornalismo “Alghero-Donna”, a giugno e il premio letterario di poesia, “Rafael Sari”, a settembre. Il Patrono, San Michele, si festeggia il 29 settembre. È gemellata con le città <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CATALANE'>catalane</a> di Tarragona e Palma e con Encamp (Andorra).

Località

Fertilia, I Piani, Maristella, Pischina Salida, Porto Conte, Sa Segada, Santa Maria la Palma, Surigheddu

Fertilia, I Piani, Maristella, Pischina Salida, Porto Conte, Sa Segada, Santa Maria la Palma, Surigheddu

Fondi europei 2021-2027

Comune di Alghero in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.