Descrizione

Comune montano, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il turismo. Gli albaretesi, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e le località di Gotra, Boschetto, Montegroppo, Bertorella, Ponte Scodellino e Squarci. Il territorio, comprendente anche numerosissime case sparse e i nuclei abitati di Buzzò, Cacciarasca, Campi, Case Bozzini, Caselle, Case Mazzetta, Case Mirani, Codogno, Folta, Il Costello, Lazzarè, Le Moie, Pieve di Campi, Pistoi, Roncole, San Quirico, Spallavera e Torre, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama molto suggestivo, con numerosi torrenti e rilievi coperti di vegetazione boschiva. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Comune montano, di antiche origini, che accanto alle tradizionali attività agricole ha sviluppato l'industria e il turismo. Gli albaretesi, con un indice di vecchiaia eccezionalmente elevato, sono distribuiti soprattutto tra il capoluogo comunale, che fa registrare la maggiore concentrazione demografica, e le località di Gotra, Boschetto, Montegroppo, Bertorella, Ponte Scodellino e Squarci. Il territorio, comprendente anche numerosissime case sparse e i nuclei abitati di Buzzò, Cacciarasca, Campi, Case Bozzini, Caselle, Case Mazzetta, Case Mirani, Codogno, Folta, Il Costello, Lazzarè, Le Moie, Pieve di Campi, Pistoi, Roncole, San Quirico, Spallavera e Torre, disegna un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche molto accentuate, e offre un panorama molto suggestivo, con numerosi torrenti e rilievi coperti di vegetazione boschiva. L'abitato, interessato da una forte espansione edilizia, ha un andamento plano-altimetrico tipico montano.

Storia

Citata in un documento del X secolo, deriva il toponimo dal latino ARBOR o ALBARUS, che significa ‘albero', con chiaro riferimento agli estesi boschi della zona. Nel corso del Medioevo fece parte delle proprietà della potente famiglia genovese dei Fieschi, che ne conservarono il possesso fino alla seconda metà del XVI secolo, quando pervenne ai Farnese. Annessa a Borgo Val di Taro, rimase sotto il dominio farnesiano fino al 1731, per passare quindi sotto i Borbone. Dopo essere stata aggregata a Valdena durante l'occupazione napoleonica e aver ottenuto l'autonomia amministrativa con l'avvento dell'imperatrice Maria Luigia d'Austria, nel 1928 fu nuovamente unita a Borgo Val di Taro, recuperando l'indipendenza comunale nel 1946. Nel patrimonio storico-architettonico figurano: la parrocchiale, ricostruita nella seconda metà del XV secolo su una cappella esistente già nel 1100; una torre del Seicento; l'ottocentesca chiesa di Sant'Anna a Montegroppo; la chiesa di San Quirico; un gruppo di case dalla particolare struttura architettonica (caratterizzata da architravi, monogrammi, croci) denominato Cacchioli, risalente al XV-XVI secolo.

Citata in un documento del X secolo, deriva il toponimo dal latino ARBOR o ALBARUS, che significa ‘albero', con chiaro riferimento agli estesi boschi della zona. Nel corso del Medioevo fece parte delle proprietà della potente famiglia genovese dei Fieschi, che ne conservarono il possesso fino alla seconda metà del XVI secolo, quando pervenne ai <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=FARNESE'>Farnese</a>. Annessa a Borgo Val di Taro, rimase sotto il dominio farnesiano fino al 1731, per passare quindi sotto i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=BORBONE'>Borbone</a>. Dopo essere stata aggregata a Valdena durante l'occupazione napoleonica e aver ottenuto l'autonomia amministrativa con l'avvento dell'imperatrice <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=EMI&parola=MARIALUIGIADAUSTRIA'>Maria Luigia d'Austria</a>, nel 1928 fu nuovamente unita a Borgo Val di Taro, recuperando l'indipendenza comunale nel 1946. Nel patrimonio storico-architettonico figurano: la parrocchiale, ricostruita nella seconda metà del XV secolo su una cappella esistente già nel 1100; una torre del Seicento; l'ottocentesca chiesa di Sant'Anna a Montegroppo; la chiesa di San Quirico; un gruppo di case dalla particolare struttura architettonica (caratterizzata da architravi, monogrammi, croci) denominato Cacchioli, risalente al XV-XVI secolo.

Economia

Se si escludono la Pro Loco e i consueti uffici municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi e ortaggi; sviluppato è l'allevamento di bovini, suini e ovini, seguito da quello di caprini ed equini. L'industria è costituita da più aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), chimico, edile e dell'estrazione della pietra. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non presenta strutture sociali di rilievo. Nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che annoverano anche qualche azienda agrituristica: oltre alla possibilità di ristorazione è offerta anche quella di soggiorno; tra i servizi sanitari è garantito solo quello farmaceutico.

Se si escludono la Pro Loco e i consueti uffici municipali e postali, non se ne registrano altri degni di nota. L'economia locale non ha abbandonato l'agricoltura: si coltivano cereali (in particolare frumento), foraggi e ortaggi; sviluppato è l'allevamento di bovini, suini e ovini, seguito da quello di caprini ed equini. L'industria è costituita da più aziende che operano nei comparti alimentare (tra cui il lattiero-caseario), chimico, edile e dell'estrazione della pietra. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell'insieme dei servizi, che comprendono quello bancario. Non presenta strutture sociali di rilievo. Nelle scuole del posto s'impartisce l'istruzione obbligatoria; non manca una biblioteca per l'arricchimento culturale. Buona è la dotazione di strutture ricettive, che annoverano anche qualche azienda agrituristica: oltre alla possibilità di ristorazione è offerta anche quella di soggiorno; tra i servizi sanitari è garantito solo quello farmaceutico.

Relazioni

Inserita negli itinerari dell'agriturismo romagnolo, per la qualità dei suoi prodotti (tra cui figurano il parmigiano, i funghi porcini e le essenze officinali) e la suggestiva cornice paesaggistica, è meta ideale di piacevoli soggiorni, soprattutto in inverno, poiché offre a quanti vi si rechino la possibilità di praticare la pesca nei suoi tanti torrenti. È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti: la sagra della Madonna del Carmine e quella della fragola e dei mirtilli, a luglio; la sagra della polenta con funghi, la fiera del fungo porcino e la festa della Madonna del Boschetto, che hanno luogo ad agosto. La Patrona, Maria Santissima Assunta, si festeggia il 15 agosto.

Inserita negli itinerari dell'agriturismo romagnolo, per la qualità dei suoi prodotti (tra cui figurano il parmigiano, i funghi porcini e le essenze officinali) e la suggestiva cornice paesaggistica, è meta ideale di piacevoli soggiorni, soprattutto in inverno, poiché offre a quanti vi si rechino la possibilità di praticare la pesca nei suoi tanti torrenti. È abbastanza frequentata per lavoro, grazie alle sue attività produttive, che consentono un buon assorbimento di manodopera. I suoi rapporti, alquanto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e i servizi non forniti sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti: la sagra della Madonna del Carmine e quella della fragola e dei mirtilli, a luglio; la sagra della polenta con funghi, la fiera del fungo porcino e la festa della Madonna del Boschetto, che hanno luogo ad agosto. La Patrona, Maria Santissima Assunta, si festeggia il 15 agosto.

Località

Bertorella, Boschetto, Buzzò, Cacciarasca, Campi, Case Bozzini, Case Mazzetta, Case Mirani, Caselle, Codogno, Folta, Gotra, Il Costello, Lazzarè, Le Moie, Montegroppo, Narola, Pieve di Campi, Pistoi, Roncole, San Quirico, Spallavera, Squarci, Torre, Valpicarasca

Bertorella, Boschetto, Buzzò, Cacciarasca, Campi, Case Bozzini, Case Mazzetta, Case Mirani, Caselle, Codogno, Folta, Gotra, Il Costello, Lazzarè, Le Moie, Montegroppo, Narola, Pieve di Campi, Pistoi, Roncole, San Quirico, Spallavera, Squarci, Torre, Valpicarasca

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Albareto rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.