Descrizione

Centro di pianura, probabilmente di origine medievale, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali. Gli albaretani, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, il resto della popolazione si distribuisce nelle località Coriano, Michellorie –contiguo al centro Miega I del comune di Veronella–, Presina, Bernandine, oltre che in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato, lambito dal corso del fiume Adige, è interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia e presenta un andamento plano-altimetrico tipicamente pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spiccano tre pioppi, fondati su una campagna erbosa.

Centro di pianura, probabilmente di origine medievale, la cui economia si fonda sulla positiva coesistenza di attività agricole, industriali e commerciali. Gli albaretani, che presentano un indice di vecchiaia nella media, sono concentrati per la maggior parte nel capoluogo comunale, il resto della popolazione si distribuisce nelle località Coriano, Michellorie –contiguo al centro Miega I del comune di Veronella–, Presina, Bernandine, oltre che in numerose case sparse. Il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti. L'abitato, lambito dal corso del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a>, è interessato da un fenomeno di forte espansione edilizia e presenta un andamento plano-altimetrico tipicamente pianeggiante. Sullo sfondo azzurro dello stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, spiccano tre pioppi, fondati su una campagna erbosa.

Storia

Le prime testimonianze storiche che la riguardano sono del IX e dell'XI secolo. Il suo toponimo deriva dal latino ALBARETUS, che indica una zona ricca di alberi. La prima data importante è il 17 ottobre del 589 d.C., quando l'Adige, dopo una terribile inondazione, cambiò corso deviando dall'originale direttrice. Questa inondazione, che fu probabilmente la più disastrosa, non fu l'unica ma altri allagamenti si sono verificati nel corso dei secoli. Nell'XI secolo faceva parte di quei territori che si trovavano sotto il controllo amministrativo della città di Vicenza; questa, nel XII secolo, rinunciò a parte delle sue terre, tra le quali era compresa anche questa zona, a favore di Verona che si impegnò ad aiutare Vicenza nelle lotte contro Padova. A partire dal XII secolo passò nelle mani di diversi Signori, dai Crescenzi, agli Scaligeri, ai Visconti e, infine, nel XV secolo passò sotto la giurisdizione della Serenissima. L'Adige, in questo periodo, rappresentava una delle più importanti vie di comunicazione tra Venezia e l'entroterra, e particolarmente importante era il porto di questo piccolo centro; importanza che fu, però, persa con la costruzione, nel XIX secolo, di un ponte che fu in seguito bombardato durante la seconda guerra mondiale, per impedire ai tedeschi di ritirarsi. Numerose sono le opere architettoniche ivi presenti, tra le quali sono: la chiesa parrocchiale del XVIII secolo; l'Oratorio di S. Pietro del XVI secolo; Villa Perosini del periodo rinascimentale; Villa Serego del XIV secolo e, infine, Villa Pellegrini rimaneggiata nel XVIII secolo.

Le prime testimonianze storiche che la riguardano sono del IX e dell'XI secolo. Il suo toponimo deriva dal latino ALBARETUS, che indica una zona ricca di alberi. La prima data importante è il 17 ottobre del 589 d.C., quando l'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a>, dopo una terribile inondazione, cambiò corso deviando dall'originale direttrice. Questa inondazione, che fu probabilmente la più disastrosa, non fu l'unica ma altri allagamenti si sono verificati nel corso dei secoli. Nell'XI secolo faceva parte di quei territori che si trovavano sotto il controllo amministrativo della città di Vicenza; questa, nel XII secolo, rinunciò a parte delle sue terre, tra le quali era compresa anche questa zona, a favore di Verona che si impegnò ad aiutare Vicenza nelle lotte contro Padova. A partire dal XII secolo passò nelle mani di diversi Signori, dai Crescenzi, agli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SCALIGERI'>Scaligeri</a>, ai Visconti e, infine, nel XV secolo passò sotto la giurisdizione della Serenissima. L'<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=ADIGE'>Adige</a>, in questo periodo, rappresentava una delle più importanti vie di comunicazione tra Venezia e l'entroterra, e particolarmente importante era il porto di questo piccolo centro; importanza che fu, però, persa con la costruzione, nel XIX secolo, di un ponte che fu in seguito bombardato durante la seconda guerra mondiale, per impedire ai tedeschi di ritirarsi. Numerose sono le opere architettoniche ivi presenti, tra le quali sono: la chiesa parrocchiale del XVIII secolo; l'Oratorio di S. Pietro del XVI secolo; Villa Perosini del periodo rinascimentale; Villa Serego del XIV secolo e, infine, Villa Pellegrini rimaneggiata nel XVIII secolo.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di una stazione dei carabinieri. Le principali fonti di reddito sono costituite dall'agricoltura, con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, viti e alberi da frutta; parte della popolazione si dedica alla zootecnia: si allevano bovini, ovini e avicoli. Il lavoro è offerto anche dalle industrie tessili, di calzature, metallurgiche ed edili; è inoltre presente una fabbrica di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. La presenza del servizio bancario e di una buona rete commerciale e di servizi, sufficiente alle esigenze della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo e quelle scolastiche consentono il conseguimento del titolo di studio obbligatorio. Mancano strutture culturali come biblioteche o musei. Quelle ricettive garantiscono la possibilità di ristorazione e, in misura minore, di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di una stazione dei carabinieri. Le principali fonti di reddito sono costituite dall'agricoltura, con la coltivazione di cereali, ortaggi, foraggi, viti e alberi da frutta; parte della popolazione si dedica alla zootecnia: si allevano bovini, ovini e avicoli. Il lavoro è offerto anche dalle industrie tessili, di calzature, metallurgiche ed edili; è inoltre presente una fabbrica di macchine per l'agricoltura e la silvicoltura. La presenza del servizio bancario e di una buona rete commerciale e di servizi, sufficiente alle esigenze della comunità, completa il quadro delle attività terziarie. Le strutture sociali annoverano una casa di riposo e quelle scolastiche consentono il conseguimento del titolo di studio obbligatorio. Mancano strutture culturali come biblioteche o musei. Quelle ricettive garantiscono la possibilità di ristorazione e, in misura minore, di soggiorno. Le strutture sanitarie assicurano il solo servizio farmaceutico: per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Poco frequentata per turismo, lo è invece abbastanza per lavoro e vive rapporti non rilevanti con i comuni vicini, ai quali, comunque, si rivolge per l'istruzione e per l'espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la sfilata dei carri allegorici (che si tiene in località Presina), a giugno; la sagra della Beata Vergine Maria (con intrattenimenti vari), tra la fine di giugno e i primi di luglio; la rassegna teatrale estiva; la sagra di S. Rocco (con giostre, danze, stand gastronomici e spettacoli pirotecnici) e, a settembre, la festa della polenta con la gara della “pannocchia d'oro”. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Poco frequentata per turismo, lo è invece abbastanza per lavoro e vive rapporti non rilevanti con i comuni vicini, ai quali, comunque, si rivolge per l'istruzione e per l'espletamento di pratiche burocratiche e servizi in genere. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la sfilata dei carri allegorici (che si tiene in località Presina), a giugno; la sagra della Beata Vergine Maria (con intrattenimenti vari), tra la fine di giugno e i primi di luglio; la rassegna teatrale estiva; la sagra di S. Rocco (con giostre, danze, stand gastronomici e spettacoli pirotecnici) e, a settembre, la festa della polenta con la gara della “pannocchia d'oro”. Il Patrono, San Rocco, si festeggia il 16 agosto.

Località

Coriano, Michellorie-Presina, San Tomio, Santa Lucia, Strà

Coriano, Michellorie-Presina, San Tomio, Santa Lucia, Strà

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Albaredo d'Adige rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.