Descrizione

Comune di pianura, di origine medievale, caratterizzato da un’economia basata sulle attività agricole e industriali. Gli agugliaresi, che registrano un indice di vecchiaia con valori nella media, sono distribuiti prevalentemente nel capoluogo comunale e in numerosissime case sparse, oltre che nei nuclei urbani minori Calliana, Capitello e Finale. Il territorio, caratterizzato da una forte espansione edilizia, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti e comprende una piccola area pianeggiante posta tra i Colli Euganei e i Colli Berici.

Comune di pianura, di origine medievale, caratterizzato da un’economia basata sulle attività agricole e industriali. Gli agugliaresi, che registrano un indice di vecchiaia con valori nella media, sono distribuiti prevalentemente nel capoluogo comunale e in numerosissime case sparse, oltre che nei nuclei urbani minori Calliana, Capitello e Finale. Il territorio, caratterizzato da una forte espansione edilizia, presenta un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche quasi irrilevanti e comprende una piccola area pianeggiante posta tra i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=COLLIEUGANEI'>Colli Euganei</a> e i Colli Berici.

Storia

Il toponimo sembrerebbe derivare dall’antico Aquilarium, con riferimento alla abbondanza di acque che, in questa zona, contribuì in gran misura alla formazione dei primi insediamenti umani. Le prime testimonianze risalgono al 1297-1303; nel 1462 Alessandro Pigafetta ne acquistò i beni sotto la giurisdizione di Contea della repubblica di Venezia. La famiglia Pigafetta fu influente nella zona per lungo tempo, lasciandovi anche una rilevante impronta urbanistica. Precoce è stata la nascita e l’espansione di una civiltà di villa, riconducibile alle numerose opere di arginatura e regolamentazione delle acque del fiume Liona che impegnarono i nobili possidenti e gli abitanti del luogo fin dai secoli XIII-XIV e che rilanciarono economicamente il territorio: il Liona infatti divenne un elemento determinante per lo sfruttamento dei fondi agricoli e una importante via di comunicazione. Diverse le strutture di rilievo del suo patrimonio storico-architettonico, tra queste vanno citate: la quattrocentesca Villa Dal Verme, una delle più antiche del vicentino, con la facciata caratterizzata a un elegante portico a due arcate e da una raffinata trifora affiancata da due monofore trilobate; il Palazzo delle Trombe, costruito nel XVI secolo dalla famiglia Saraceno, che contrappone all’aspetto severo e massiccio delle strutture architettoniche l’estrema eleganza dei particolari decorativi; la seicentesca Villa Pigafetta e Villa Saraceno, uno dei primi e più significativi esempi della produzione palladiana, contraddistinta da una estrema semplicità e sobrietà delle forme e, all’interno, da affreschi attribuiti all’opera del Brusasorci.

Il toponimo sembrerebbe derivare dall’antico Aquilarium, con riferimento alla abbondanza di acque che, in questa zona, contribuì in gran misura alla formazione dei primi insediamenti umani. Le prime testimonianze risalgono al 1297-1303; nel 1462 Alessandro <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIGAFETTA'>Pigafetta</a> ne acquistò i beni sotto la giurisdizione di Contea della repubblica di Venezia. La famiglia <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIGAFETTA'>Pigafetta</a> fu influente nella zona per lungo tempo, lasciandovi anche una rilevante impronta urbanistica. Precoce è stata la nascita e l’espansione di una civiltà di villa, riconducibile alle numerose opere di arginatura e regolamentazione delle acque del fiume Liona che impegnarono i nobili possidenti e gli abitanti del luogo fin dai secoli XIII-XIV e che rilanciarono economicamente il territorio: il Liona infatti divenne un elemento determinante per lo sfruttamento dei fondi agricoli e una importante via di comunicazione. Diverse le strutture di rilievo del suo patrimonio storico-architettonico, tra queste vanno citate: la quattrocentesca Villa Dal Verme, una delle più antiche del vicentino, con la facciata caratterizzata a un elegante portico a due arcate e da una raffinata trifora affiancata da due monofore trilobate; il Palazzo delle Trombe, costruito nel XVI secolo dalla famiglia Saraceno, che contrappone all’aspetto severo e massiccio delle strutture architettoniche l’estrema eleganza dei particolari decorativi; la seicentesca Villa <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=PIGAFETTA'>Pigafetta</a> e Villa Saraceno, uno dei primi e più significativi esempi della produzione palladiana, contraddistinta da una estrema semplicità e sobrietà delle forme e, all’interno, da affreschi attribuiti all’opera del Brusasorci.

Economia

Non si registra la presenza di strutture burocratiche di rilievo: le uniche attività del genere sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; poiché manca sul posto la stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all’occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Nell’economia locale l’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, uva e frutta, conserva un ruolo importante; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini e avicoli. Il tessuto industriale, che negli anni si è andato gradualmente sviluppando, è costituito da aziende che operano nei comparti tessile, dell’abbigliamento, dei materiali da costruzione, meccanico e automatico, con la produzione di macchinari per l’agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti assicurano la frequenza delle sole scuole dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Non si registra la presenza di strutture burocratiche di rilievo: le uniche attività del genere sono quelle connesse al funzionamento dell’ufficio postale e del municipio; poiché manca sul posto la stazione dei carabinieri, il sindaco svolge, all’occorrenza, anche le funzioni di autorità di pubblica sicurezza. Nell’economia locale l’agricoltura, basata sulla produzione di cereali, frumento, uva e frutta, conserva un ruolo importante; parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia, prediligendo l’allevamento di bovini e avicoli. Il tessuto industriale, che negli anni si è andato gradualmente sviluppando, è costituito da aziende che operano nei comparti tessile, dell’abbigliamento, dei materiali da costruzione, meccanico e automatico, con la produzione di macchinari per l’agricoltura e la silvicoltura. Il terziario si compone della rete commerciale (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della comunità) e dell’insieme dei servizi che, accanto a quelli forniti dalla pubblica amministrazione e dalle scuole, comprendono quello bancario. Priva di servizi pubblici particolarmente significativi, non presenta strutture sociali di rilievo. Le strutture scolastiche esistenti assicurano la frequenza delle sole scuole dell’obbligo; manca una biblioteca per l’arricchimento culturale. Le strutture ricettive offrono possibilità di ristorazione ma non di soggiorno e quelle sanitarie garantiscono il solo servizio farmaceutico; per le altre prestazioni occorre rivolgersi altrove.

Relazioni

Non figura tra le mete turistiche più celebrate della zona. I suoi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro e frequentare gli istituti d’istruzione superiore e per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono particolarmente intensi. Non si riscontrano particolari ricorrenze religiose o folcloriche, che potrebbero attirare visitatori dai centri vicini, ad eccezione della sagra di San Marco, il 25 aprile, che si tiene in una chiesetta immersa nella verde campagna, caratterizzata da cerimonie religiose a cui seguono giochi e divertimenti all’aperto. Il Patrono, S. Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto con una grande sagra, animata da luna park, stand gastronomici e divertimenti vari.

Non figura tra le mete turistiche più celebrate della zona. I suoi rapporti con i comuni vicini, ai quali la popolazione si rivolge per lavoro e frequentare gli istituti d’istruzione superiore e per usufruire dei servizi non forniti sul posto, sono particolarmente intensi. Non si riscontrano particolari ricorrenze religiose o folcloriche, che potrebbero attirare visitatori dai centri vicini, ad eccezione della sagra di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=VEN&parola=SANMARCO'>San Marco</a>, il 25 aprile, che si tiene in una chiesetta immersa nella verde campagna, caratterizzata da cerimonie religiose a cui seguono giochi e divertimenti all’aperto. Il Patrono, S. Bartolomeo, si festeggia il 24 agosto con una grande sagra, animata da luna park, stand gastronomici e divertimenti vari.

Località

Calliana, Capitello, Finale

Calliana, Capitello, Finale

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Agugliaro rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.