Descrizione

Comune di pianura, la cui origine romana non è tradita, però, dall'aspetto urbanistico attuale; le sue tradizionali attività agricole sono sopravvissute all'avvento dell'industria. La comunità degli acquafreddesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, è quasi tutta concentrata nel capoluogo comunale. Ricco di sorgenti e lambito dalla sponda sinistra del fiume Chiese, il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. L'abitato, in forte espansione edilizia, ha l'andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresenta una figura di donna, vestita di nero con un grembiule azzurro, che travasa l'acqua da un'anfora all'altra.

Comune di pianura, la cui origine romana non è tradita, però, dall'aspetto urbanistico attuale; le sue tradizionali attività agricole sono sopravvissute all'avvento dell'industria. La comunità degli acquafreddesi, il cui indice di vecchiaia è di poco superiore alla media, è quasi tutta concentrata nel capoluogo comunale. Ricco di sorgenti e lambito dalla sponda sinistra del fiume Chiese, il territorio ha un profilo geometrico regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. L'abitato, in forte espansione edilizia, ha l'andamento plano-altimetrico tipico pianeggiante. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, rappresenta una figura di donna, vestita di nero con un grembiule azzurro, che travasa l'acqua da un'anfora all'altra.

Storia

Il nome, attestato sin dal XII secolo come "Aquae Frigidae", è dovuto con ogni evidenza alla presenza sul posto di numerose sorgenti. In epoca romana dovette far parte dell'AGER COLONICUS, trovandosi lungo alcuni dei CARDINES della centuriazione (la divisione del terreno da assegnare in proprietà): ebbe sicuramente funzione di controllo sulle terre bonificate. Nel XIV secolo, il signore di Brescia, Bernabò Visconti, ottenne che venissero realizzate nella zona opere pubbliche di miglioramento del suo assetto urbanistico (essenzialmente relative alla sistemazione della dotazione idrica: canali, fosse). Nei secoli XIV e XV, subì la dominazione dei Gonzaga, cui fecero seguito i Visconti e la repubblica di Venezia. La famiglia dei Calabria (con un ramo cadetto, quello dei De Rosa, al servizio dei Gonzaga), la possedette come feudo fino al XVIII secolo. In seguito alla diffusione dei principi della Rivoluzione Francese e, ancor più, con l'avvento di Napoleone, furono abbattuti i diritti feudali, qui come in gran parte della Penisola. Nel 1848 ospitò l'armata italiana che prese parte alla prima guerra d'indipendenza. Nel XVIII secolo la popolazione fu assalita dalla peste, con un'epidemia circoscritta in una zona non molto estesa. Attribuì la liberazione dal flagello ad un miracolo della Madonna di S. Biagio. Nel XIX secolo ebbero importanza per la sua economia la coltura del tabacco e l'industria della seta. La sua dotazione monumentale comprende i resti del castello (di struttura quadrangolare, ricostruito nel '400 su quella di un castello più antico); la parrocchiale di S. Bernardino (riedificata nel XVIII secolo su una preesistente struttura del secolo XVI e sottoposta alla diocesi di Mantova) e la chiesa di S. Biagio (degli inizi del XIX secolo), ove si conservano dipinti del Muziano.

Il nome, attestato sin dal XII secolo come "Aquae Frigidae", è dovuto con ogni evidenza alla presenza sul posto di numerose sorgenti. In epoca romana dovette far parte dell'AGER COLONICUS, trovandosi lungo alcuni dei CARDINES della centuriazione (la divisione del terreno da assegnare in proprietà): ebbe sicuramente funzione di controllo sulle terre bonificate. Nel XIV secolo, il signore di Brescia, Bernabò <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a>, ottenne che venissero realizzate nella zona opere pubbliche di miglioramento del suo assetto urbanistico (essenzialmente relative alla sistemazione della dotazione idrica: canali, fosse). Nei secoli XIV e XV, subì la dominazione dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>, cui fecero seguito i <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=VISCONTI'>Visconti</a> e la repubblica di Venezia. La famiglia dei Calabria (con un ramo cadetto, quello dei De Rosa, al servizio dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=GONZAGA'>Gonzaga</a>), la possedette come feudo fino al XVIII secolo. In seguito alla diffusione dei principi della Rivoluzione Francese e, ancor più, con l'avvento di Napoleone, furono abbattuti i diritti feudali, qui come in gran parte della Penisola. Nel 1848 ospitò l'armata italiana che prese parte alla prima guerra d'indipendenza. Nel XVIII secolo la popolazione fu assalita dalla peste, con un'epidemia circoscritta in una zona non molto estesa. Attribuì la liberazione dal flagello ad un miracolo della Madonna di S. Biagio. Nel XIX secolo ebbero importanza per la sua economia la coltura del tabacco e l'industria della seta. La sua dotazione monumentale comprende i resti del castello (di struttura quadrangolare, ricostruito nel '400 su quella di un castello più antico); la parrocchiale di S. Bernardino (riedificata nel XVIII secolo su una preesistente struttura del secolo XVI e sottoposta alla diocesi di Mantova) e la chiesa di S. Biagio (degli inizi del XIX secolo), ove si conservano dipinti del Muziano.

Economia

Le principali fonti di reddito sono tratte dal primario (si coltivano: cereali, frumento, foraggi, ortaggi e vite; si allevano: bovini, suini, caprini e avicoli). Numerosi sono i comparti in cui è rappresentata l'industria (tessile, di produzione di calzature e di materiale da costruzione e, in misura minore, edile e metalmeccanico). Per il terziario, a una sufficiente rete commerciale vanno aggiunti il servizio bancario e gli impieghi nella pubblica amministrazione e nell'istruzione primaria. La dotazione delle strutture scolastiche non consente, sul posto, il conseguimento del titolo di studio obbligatorio (sono presenti soltanto le scuole materne ed elementari). Alla conservazione del patrimonio socio-culturale e delle tradizioni del luogo è deputato il museo della civiltà contadina e artigiana, sito nei locali del municipio. Assenti risultano, invece, strutture per il soggiorno e quelle sanitarie, per accedere alle quali è necessario rivolgersi altrove.

Le principali fonti di reddito sono tratte dal primario (si coltivano: cereali, frumento, foraggi, ortaggi e vite; si allevano: bovini, suini, caprini e avicoli). Numerosi sono i comparti in cui è rappresentata l'industria (<a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=TESSILE'>tessile</a>, di produzione di calzature e di materiale da costruzione e, in misura minore, edile e metalmeccanico). Per il terziario, a una sufficiente rete commerciale vanno aggiunti il servizio bancario e gli impieghi nella pubblica amministrazione e nell'istruzione primaria. La dotazione delle strutture scolastiche non consente, sul posto, il conseguimento del titolo di studio obbligatorio (sono presenti soltanto le scuole materne ed elementari). Alla conservazione del patrimonio socio-culturale e delle tradizioni del luogo è deputato il museo della civiltà contadina e artigiana, sito nei locali del municipio. Assenti risultano, invece, strutture per il soggiorno e quelle sanitarie, per accedere alle quali è necessario rivolgersi altrove.

Relazioni

I rapporti con il circondario sono dovuti, per la maggior parte, al movimento centrifugo quotidiano di pendolari, sia lavoratori che studenti. È, però, abbastanza frequentata per lavoro, per la presenza degli impianti industriali, che attirano manodopera dall'esterno. Momento di aggregazione è costituito dalle manifestazioni in onore della Madonna di S. Biagio, che si tengono dal venerdì precedente fino al 19 ottobre: ogni anno in tale occasione vengono organizzate mostre di vario genere (fotografiche, di pittura) e fiere e viene trasferita la statua della Madonna dalla chiesa di S. Bernardino a quella di S. Biagio, che (sin dalla seconda metà del XVIII secolo) fu eretta come ringraziamento per la liberazione dalla peste. Ai fini civili il Patrono, S. Biagio, viene festeggiato il 3 febbraio. Ha dato i natali al pittore Girolamo Muziano, del XVI secolo, che seguì le orme del Romanino, prima, e di Tiziano, poi (nella navata centrale di S. Pietro, in Vaticano, sono conservati i mosaici della Cappella gregoriana, di sua creazione).

I rapporti con il circondario sono dovuti, per la maggior parte, al movimento centrifugo quotidiano di pendolari, sia lavoratori che studenti. È, però, abbastanza frequentata per lavoro, per la presenza degli impianti industriali, che attirano manodopera dall'esterno. Momento di aggregazione è costituito dalle manifestazioni in onore della Madonna di S. Biagio, che si tengono dal venerdì precedente fino al 19 ottobre: ogni anno in tale occasione vengono organizzate mostre di vario genere (fotografiche, di pittura) e fiere e viene trasferita la statua della Madonna dalla chiesa di S. Bernardino a quella di S. Biagio, che (sin dalla seconda metà del XVIII secolo) fu eretta come ringraziamento per la liberazione dalla peste. Ai fini civili il Patrono, S. Biagio, viene festeggiato il 3 febbraio. Ha dato i natali al pittore Girolamo Muziano, del XVI secolo, che seguì le orme del Romanino, prima, e di Tiziano, poi (nella navata centrale di S. Pietro, in Vaticano, sono conservati i mosaici della Cappella gregoriana, di sua creazione).

Località

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Acquafredda rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.