Descrizione

Comune montano di origine medievale, che trae buona parte del suo sostentamento dalle attività rurali, in mancanza di importanti iniziative a carattere imprenditoriale nell'industria e nel terziario. La comunità degli accianesi, che presenta un indice di vecchiaia da primato, è distribuita nelle località di Beffi, Roccapreturo, San Lorenzo e Succiano e nel capoluogo comunale, centro storico ricco di valori architettonici di cui le recenti superfetazioni edilizie minacciano l'integrità. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario e piuttosto aspro: si estende, infatti, in una porzione angusta della media valle del fiume Aterno, che in questo tratto scorre tortuoso fra rilievi incombenti su entrambe le sponde. L'abitato, adagiato in posizione amena su uno sperone e tuffato nella vegetazione boschiva, risente della moderata asprezza di un clima di alta collina.

Comune montano di origine medievale, che trae buona parte del suo sostentamento dalle attività rurali, in mancanza di importanti iniziative a carattere imprenditoriale nell'industria e nel terziario. La comunità degli accianesi, che presenta un indice di vecchiaia da primato, è distribuita nelle località di Beffi, Roccapreturo, San Lorenzo e Succiano e nel capoluogo comunale, centro storico ricco di valori architettonici di cui le recenti superfetazioni edilizie minacciano l'integrità. Il territorio comunale presenta un profilo geometrico vario e piuttosto aspro: si estende, infatti, in una porzione angusta della media valle del fiume Aterno, che in questo tratto scorre tortuoso fra rilievi incombenti su entrambe le sponde. L'abitato, adagiato in posizione amena su uno sperone e tuffato nella vegetazione boschiva, risente della moderata asprezza di un clima di alta collina.

Storia

Dalle poche notizie disponibili il borgo risulta infeudato fin da epoca longobarda. Intorno alla metà del XIII secolo il castello locale compare nel numero di quelli che concorsero alla fondazione del comune aquilano; fu quindi donato da Carlo III di Durazzo a Matteo Gentile, fratello del vescovo dell'Aquila, nel 1383, poco prima di essere ufficialmente incluso nel contado aquilano. Sottratto per qualche anno alla giurisdizione di questa città al principio del XV secolo, tornò nuovamente sotto il suo controllo e ne seguì ancora le vicende. Fu possesso feudale, fra gli altri, degli Scialenghi, degli Strozzi e dei Piccolomini. Il trascorrere dei secoli ha lasciato che solo poche vestigia sopravvivessero a testimonianza del passato: alcune statue lignee del XVI secolo ed una croce processionale d'argento del Seicento nella parrocchiale dei Santi Pietro e Lorenzo; opere cinquecentesche di scuola abruzzese nella chiesa di San Michele Arcangelo in località Beffi; infine resti di antiche fortificazioni sparse su tutto il territorio comunale ma in particolare in località Roccapreturo, dove si conserva anche una croce processionale trecentesca.

Dalle poche notizie disponibili il borgo risulta infeudato fin da epoca longobarda. Intorno alla metà del XIII secolo il castello locale compare nel numero di quelli che concorsero alla fondazione del comune aquilano; fu quindi donato da Carlo III di Durazzo a Matteo Gentile, fratello del vescovo dell'Aquila, nel 1383, poco prima di essere ufficialmente incluso nel contado aquilano. Sottratto per qualche anno alla giurisdizione di questa città al principio del XV secolo, tornò nuovamente sotto il suo controllo e ne seguì ancora le vicende. Fu possesso feudale, fra gli altri, degli Scialenghi, degli Strozzi e dei Piccolomini. Il trascorrere dei secoli ha lasciato che solo poche vestigia sopravvivessero a testimonianza del passato: alcune statue lignee del XVI secolo ed una croce processionale d'argento del Seicento nella parrocchiale dei Santi Pietro e Lorenzo; opere cinquecentesche di scuola abruzzese nella chiesa di San Michele Arcangelo in località Beffi; infine resti di antiche fortificazioni sparse su tutto il territorio comunale ma in particolare in località Roccapreturo, dove si conserva anche una croce processionale trecentesca.

Economia

La forza delle tradizioni e i ritmi tranquilli di vita sono oggi il principale motivo di vanto del comune, che evidenzia un certo ritardo nello sviluppo economico. La sua struttura economica si impernia sulle attività agricole indirizzate alla coltivazione di frumento, ortaggi e uva da vino. Lo scarso rendimento di queste colture, associato alla crisi che ha investito la montagna abruzzese, ha indotto un calo demografico di proporzioni sempre più inquietanti. Le iniziative nel campo della cultura e dell'informazione stentano ad attecchire su un terreno tanto poco fecondo, caratterizzato da un basso livello di infrastrutturazione. In questo comune sono presenti solo gli ordinari uffici municipali e postali; ad ulteriore detrimento delle possibilità di sviluppo futuro dell'area è da lamentare l'assoluta mancanza di strutture scolastiche e la penuria di quelle culturali e ricettive; un campo di calcio ed uno da tennis rappresentano il patrimonio degli impianti sportivi disponibili e alla domanda di servizi sanitari qualificati non corrisponde ancora un'offerta interna adeguata.

La forza delle tradizioni e i ritmi tranquilli di vita sono oggi il principale motivo di vanto del comune, che evidenzia un certo ritardo nello sviluppo economico. La sua struttura economica si impernia sulle attività agricole indirizzate alla coltivazione di frumento, ortaggi e uva da vino. Lo scarso rendimento di queste colture, associato alla crisi che ha investito la montagna abruzzese, ha indotto un calo demografico di proporzioni sempre più inquietanti. Le iniziative nel campo della cultura e dell'informazione stentano ad attecchire su un terreno tanto poco fecondo, caratterizzato da un basso livello di infrastrutturazione. In questo comune sono presenti solo gli ordinari uffici municipali e postali; ad ulteriore detrimento delle possibilità di sviluppo futuro dell'area è da lamentare l'assoluta mancanza di strutture scolastiche e la penuria di quelle culturali e ricettive; un campo di calcio ed uno da tennis rappresentano il patrimonio degli impianti sportivi disponibili e alla domanda di servizi sanitari qualificati non corrisponde ancora un'offerta interna adeguata.

Relazioni

Le attrattive paesaggistiche di cui il comune dispone sono numerose ma non adeguatamente valorizzate. In estate il comune è interessato da un flusso di pellegrini diretto al santuario di Sant'Erasmo, rinomato luogo di culto che sorge isolato sul monte Offermo -dal paese una lunga processione, da tempi immemorabili, si mette pazientemente in cammino per raggiungere questa meta nella prima domenica di luglio-. Un forte sentimento religioso è alla base di un'altra manifestazione locale di un certo richiamo, la festa primaverile della Madonna della Valle, mentre gli ultimi giorni di luglio sono animati dalla sagra degli arrosticini, del tartufo e del vino e il mese di novembre fa da teatro alla fiera di Beffi. I festeggiamenti in onore della Patrona, Santa Petronilla, hanno luogo il 31 maggio.

Le attrattive paesaggistiche di cui il comune dispone sono numerose ma non adeguatamente valorizzate. In estate il comune è interessato da un flusso di pellegrini diretto al santuario di Sant'Erasmo, rinomato luogo di culto che sorge isolato sul monte Offermo -dal paese una lunga processione, da tempi immemorabili, si mette pazientemente in cammino per raggiungere questa meta nella prima domenica di luglio-. Un forte sentimento religioso è alla base di un'altra manifestazione locale di un certo richiamo, la festa primaverile della Madonna della Valle, mentre gli ultimi giorni di luglio sono animati dalla sagra degli arrosticini, del tartufo e del vino e il mese di novembre fa da teatro alla fiera di Beffi. I festeggiamenti in onore della Patrona, Santa Petronilla, hanno luogo il 31 maggio.

Località

Beffi, Roccapreturo, San Lorenzo, Succiano

Beffi, Roccapreturo, San Lorenzo, Succiano

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Acciano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.