Descrizione

Comune di collina, di origine nuragica, che basa la sua economia soprattutto sulle tradizionali attività agricole. Gli abbasantesi, che mostrano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono quasi esclusivamente nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 483 metri di quota. La principale caratteristica del suo paesaggio è la stretta connessione tra l’ambiente naturale e la presenza umana: l’uomo ha esercitato un ruolo notevole, condizionando il paesaggio vegetale, sostituendolo con colture agrarie, foreste di sughere, olivastri e rovelle ma mantenendo sempre vaste superfici a pascolo semi-naturale. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico collinare. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura una quercia da sughero, verde, fondata su una verde pianura e accompagnata, ai lati, da due torri rosse, merlate alla guelfa.

Comune di collina, di origine <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICA'>nuragica</a>, che basa la sua economia soprattutto sulle tradizionali attività agricole. Gli abbasantesi, che mostrano un indice di vecchiaia inferiore alla media, vivono quasi esclusivamente nel capoluogo comunale; il resto della popolazione si distribuisce in case sparse. Il territorio presenta un profilo geometrico irregolare, con variazioni altimetriche accentuate: si raggiungono i 483 metri di quota. La principale caratteristica del suo paesaggio è la stretta connessione tra l’ambiente naturale e la presenza umana: l’uomo ha esercitato un ruolo notevole, condizionando il paesaggio vegetale, sostituendolo con colture agrarie, foreste di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=SUGHERE'>sughere</a>, olivastri e rovelle ma mantenendo sempre vaste superfici a pascolo semi-naturale. L’abitato, interessato da una forte crescita edilizia, ha un andamento plano-altimetrico collinare. Lo stemma comunale, argenteo, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, raffigura una quercia da <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=SUGHERO'>sughero</a>, verde, fondata su una verde pianura e accompagnata, ai lati, da due torri rosse, merlate alla guelfa.

Storia

Il toponimo letteralmente significa ‘acqua santa’, in riferimento alle acque che sgorgavano a poca distanza dal borgo, alle quali era attribuito un potere terapeutico. Sorta in epoca nuragica arcaica, subì numerose devastazioni durante l’invasione cartaginese e, nel periodo romano, oltre a fare da stazione tra FORUM TRAIANI (Fordongianus) e MALARIA (Mularia), fu detta MEDIAS AQUAS, data la sua collocazione tra due torrenti, grazie alla quale prese il nome ABBA, cui si aggiunse quello di SANTA, nel tempo del cristianesimo. Fece parte della curatoria del Guilciber e per un certo periodo ne fu capoluogo. Fu centro di raccolta per i preliminari della pace del 1388. Dopo il 1478 appartenne alla contrada Ocier Real e dipese non da feudi ma direttamente dalla corona, di cui seguì le sorti fino al XVIII secolo. Offre notevoli tracce delle varie civiltà che si sono succedute nel suo territorio: una ventina di domus de janas, cinque dolmen, dieci tombe dei giganti, numerosi nuraghi. Da visitare il nuraghe Aiga e il nuraghe Losa, imponente costruzione di blocchi basaltici, tra i più importanti dell’isola, originariamente a tre piani, con sviluppo triangolare che avvolge torri perimetrali. Tra le opere architettoniche più importanti, oltre al caratteristico abitato, con edifici del XVI e XVII secolo, figurano: la parrocchiale di Santa Caterina, ottocentesca, costruita secondo schemi rinascimentali su un impianto preesistente; la chiesa di Santa Maria delle Grazie, probabilmente del XIV secolo, con loggiato spagnoleggiante; la chiesa di Santa Amada, con facciata a capanna; la chiesa campestre di Sant’Agostino con muristenes intorno e grande parco; la Tanca Regia, azienda agricola già sfruttata dagli aragonesi, che nel 1781 ebbe la chiesa sotto il titolo di San Filippo Apostolo e dove si allevano le pregiate razze di cavalli sardi.

Il toponimo letteralmente significa ‘acqua santa’, in riferimento alle acque che sgorgavano a poca distanza dal borgo, alle quali era attribuito un potere terapeutico. Sorta in <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=EPOCANURAGICA'>epoca nuragica</a> arcaica, subì numerose devastazioni durante l’invasione <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CARTAGINESE'>cartaginese</a> e, nel periodo romano, oltre a fare da stazione tra FORUM TRAIANI (Fordongianus) e MALARIA (Mularia), fu detta MEDIAS AQUAS, data la sua collocazione tra due torrenti, grazie alla quale prese il nome ABBA, cui si aggiunse quello di SANTA, nel tempo del cristianesimo. Fece parte della <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=CURATORIA'>curatoria</a> del Guilciber e per un certo periodo ne fu capoluogo. Fu centro di raccolta per i preliminari della pace del 1388. Dopo il 1478 appartenne alla contrada Ocier Real e dipese non da feudi ma direttamente dalla corona, di cui seguì le sorti fino al XVIII secolo. Offre notevoli tracce delle varie civiltà che si sono succedute nel suo territorio: una ventina di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOMUSDEJANAS'>domus de janas</a>, cinque <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=DOLMEN'>dolmen</a>, dieci <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=TOMBEDEIGIGANTI'>tombe dei giganti</a>, numerosi <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHI'>nuraghi</a>. Da visitare il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> Aiga e il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGHE'>nuraghe</a> Losa, imponente costruzione di blocchi basaltici, tra i più importanti dell’isola, originariamente a tre piani, con sviluppo triangolare che avvolge torri perimetrali. Tra le opere architettoniche più importanti, oltre al caratteristico abitato, con edifici del XVI e XVII secolo, figurano: la parrocchiale di Santa Caterina, ottocentesca, costruita secondo schemi rinascimentali su un impianto preesistente; la chiesa di Santa Maria delle Grazie, probabilmente del XIV secolo, con loggiato spagnoleggiante; la chiesa di Santa Amada, con facciata a capanna; la chiesa campestre di Sant’Agostino con muristenes intorno e grande parco; la Tanca Regia, azienda agricola già sfruttata dagli <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=ARAGONESI'>aragonesi</a>, che nel 1781 ebbe la chiesa sotto il titolo di San Filippo Apostolo e dove si allevano le pregiate razze di cavalli sardi.

Economia

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura, basata sulle produzione di ortaggi, foraggi, vite, olivo e frutteti, conserva un ruolo importante; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini, e suini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, dei materiali da costruzione, metallurgico, meccanico, tessile e della lavorazione del legno. Il terziario si compone di una buona rete commerciale, che soddisfa le esigenze primarie della popolazione, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario, è assicurato il servizio farmaceutico.

Oltre che dei consueti uffici municipali e postali, è sede di Pro Loco e di stazione dei carabinieri. Nell’economia locale l’agricoltura, basata sulle produzione di ortaggi, foraggi, vite, olivo e frutteti, conserva un ruolo importante; si pratica anche l’allevamento di bovini, ovini, caprini, equini, e suini. L’industria è costituita da aziende che operano nei comparti alimentare, dei materiali da costruzione, metallurgico, meccanico, tessile e della lavorazione del legno. Il terziario si compone di una buona rete commerciale, che soddisfa le esigenze primarie della popolazione, ma non sono forniti servizi più qualificati, come quello bancario. Per il sociale, lo sport e il tempo libero mancano strutture di una certa rilevanza. Le strutture scolastiche assicurano la frequenza delle classi dell’obbligo; per l’arricchimento culturale è presente la biblioteca comunale. Alla diffusione della cultura e dell’informazione provvede anche la locale emittente radiotelevisiva. Le strutture ricettive offrono la sola possibilità di ristorazione. A livello sanitario, è assicurato il servizio farmaceutico.

Relazioni

Il bel paesaggio, caratterizzato dalla piatta morfologia degli espandimenti basaltici che si affacciano con una continua parete sulla valle del Tirso, i resti nuragici e le foreste di sughere attirano un discreto flusso turistico sul posto. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa di Sant’Antonio Abate “Sas Tuvas”, a gennaio; di Sant’Isidoro, a maggio; di San Giovanni Battista, a giugno; la fiera del centro Sardegna, nella seconda quindicina di luglio; la mostra fotografica e la festa di Sant’Agostino, ad agosto; la mostra dei vini, dei funghi e un concorso di pittura, a novembre. La Patrona, Santa Caterina, si festeggia il 25 novembre.

Il bel paesaggio, caratterizzato dalla piatta morfologia degli espandimenti basaltici che si affacciano con una continua parete sulla valle del Tirso, i resti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=NURAGICI'>nuragici</a> e le foreste di <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=SUGHERE'>sughere</a> attirano un discreto flusso turistico sul posto. Tra le manifestazioni meritano di essere citate: la festa di Sant’Antonio Abate “Sas Tuvas”, a gennaio; di Sant’Isidoro, a maggio; di San Giovanni Battista, a giugno; la fiera del centro Sardegna, nella seconda quindicina di luglio; la mostra fotografica e la festa di Sant’Agostino, ad agosto; la mostra dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=SAR&parola=VINI'>vini</a>, dei funghi e un concorso di pittura, a novembre. La Patrona, Santa Caterina, si festeggia il 25 novembre.

Località

Tanca Regia

Tanca Regia

Fondi europei 2021-2027

Comune di Abbasanta in "phasing-in", appartenente, cioè, a quelle aree che -già comprese nell'Obiettivo 1 nel periodo di programmazione comunitaria 2000-2006- nel nuovo ciclo di programmazione 2007-2013, grazie ai progressi economici compiuti, passano nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e sono oggetto di finanziamenti speciali in virtù del loro precedente status di territori Obiettivo 1. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell'11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.