Descrizione

Centro di pianura, di origine medievale, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I paullesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alla località Tribiano del comune omonimo-, che ha conosciuto una forte espansione edilizia; una piccola parte della popolazione è distribuita nelle località di Cascina Inzogo e Conterico. Il territorio, completamente pianeggiante e ricco di corsi d'acqua che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo troncato e semipartito, suddiviso cioè in tre parti. Nella prima è raffigurata un'aquila nera coronata in campo aureo; nella seconda parte, tagliata d'azzurro e d'argento, campeggia una stella d'argento a cinque raggi; nel terzo campo, rosso, spiccano due pali d'oro.

Centro di pianura, di origine medievale, con un'economia di tipo agricolo e industriale. I paullesi, che presentano un indice di vecchiaia inferiore alla media, sono concentrati quasi esclusivamente nel capoluogo comunale -contiguo alla località Tribiano del comune omonimo-, che ha conosciuto una forte espansione edilizia; una piccola parte della popolazione è distribuita nelle località di Cascina Inzogo e Conterico. Il territorio, completamente pianeggiante e ricco di corsi d'acqua che, irrigando abbondantemente il terreno, ne accrescono la produttività, presenta un profilo geometrico molto regolare, con variazioni altimetriche irrilevanti. Lo stemma comunale, concesso con Decreto del Presidente della Repubblica, è uno scudo troncato e semipartito, suddiviso cioè in tre parti. Nella prima è raffigurata un'aquila nera coronata in campo aureo; nella seconda parte, tagliata d'azzurro e d'argento, campeggia una stella d'argento a cinque raggi; nel terzo campo, rosso, spiccano due pali d'oro.

Storia

Le sue origini vengono riportate al IX-X secolo: prima di allora, infatti, questa zona era ricoperta da paludi, per cui il borgo si chiamò anticamente Padulus, Padule, Paùle e, in epoca rinascimentale, Pavullo, assumendo la denominazione attuale solo verso la fine dell'Ottocento. I lavori per la bonifica del territorio furono avviati dai benedettini di San Pietro in Lodi Vecchio, che vi fondarono un monastero, rimasto a lungo tra i possedimenti dell'arcivescovo di Milano e in seguito posto sotto la giurisdizione del vescovo di Lodi. Sede anche di un convento degli Umiliati, per la sua posizione strategica, alla confluenza di importanti vie di comunicazione, fu spesso attraversata da eserciti, subendo le conseguenze degli scontri che si svolgevano nelle sue vicinanze. Divenuta terra di confine tra il ducato di Milano e la repubblica di Venezia a seguito della pace di Cremona del 1441, che comportava la cessione dei territori ad est del fiume Adda alla Serenissima, fu devastata dai veneziani alla ripresa delle ostilità contro Francesco Sforza e costretta a subire angherie e saccheggi anche durante la guerra tra Francia e Venezia agli inizi del Cinquecento. Dopo le occupazioni spagnola e austriaca e le ruberie cui fu sottoposta nel corso dell'invasione napoleonica, partecipò attivamente ai moti risorgimentali: diede infatti un valido contributo ai milanesi durante le famose cinque giornate, tentando di bloccare la ritirata degli austriaci ed esponendosi così al rischio di una rappresaglia. Fra i monumenti, degne di nota sono la parrocchiale dedicata a San Quirico e Santa Giulitta, costruita su un precedente edificio di culto risalente forse al XII secolo, e la piccola chiesa di Santa Maria del Pratello, recentemente restaurata.

Le sue origini vengono riportate al IX-X secolo: prima di allora, infatti, questa zona era ricoperta da paludi, per cui il borgo si chiamò anticamente Padulus, Padule, Paùle e, in epoca rinascimentale, Pavullo, assumendo la denominazione attuale solo verso la fine dell'Ottocento. I lavori per la bonifica del territorio furono avviati dai benedettini di San Pietro in Lodi Vecchio, che vi fondarono un monastero, rimasto a lungo tra i possedimenti dell'arcivescovo di Milano e in seguito posto sotto la giurisdizione del vescovo di Lodi. Sede anche di un convento degli Umiliati, per la sua posizione strategica, alla confluenza di importanti vie di comunicazione, fu spesso attraversata da eserciti, subendo le conseguenze degli scontri che si svolgevano nelle sue vicinanze. Divenuta terra di confine tra il <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=DUCATODIMILANO'>ducato di Milano</a> e la repubblica di Venezia a seguito della pace di Cremona del 1441, che comportava la cessione dei territori ad est del fiume <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=ADDA'>Adda</a> alla Serenissima, fu devastata dai veneziani alla ripresa delle ostilità contro Francesco <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=SFORZA'>Sforza</a> e costretta a subire angherie e saccheggi anche durante la guerra tra Francia e Venezia agli inizi del Cinquecento. Dopo le occupazioni spagnola e austriaca e le ruberie cui fu sottoposta nel corso dell'invasione napoleonica, partecipò attivamente ai moti risorgimentali: diede infatti un valido contributo ai milanesi durante le famose cinque giornate, tentando di bloccare la ritirata degli austriaci ed esponendosi così al rischio di una rappresaglia. Fra i monumenti, degne di nota sono la parrocchiale dedicata a San Quirico e Santa Giulitta, costruita su un precedente edificio di culto risalente forse al XII secolo, e la piccola chiesa di Santa Maria del Pratello, recentemente restaurata.

Economia

È sede di una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, continua a rivestire un ruolo importante: si coltivano essenzialmente cereali e foraggi; sviluppato è anche l'allevamento di bovini. Il tessuto industriale è costituito da stabilimenti lattiero-caseari, di prodotti farmaceutici e del vetro; a questi si affiancano varie imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo e usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo più esercizi di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

È sede di una stazione dei carabinieri. Nell'economia locale l'agricoltura, praticata con successo grazie alle favorevoli caratteristiche del terreno, continua a rivestire un ruolo importante: si coltivano essenzialmente cereali e foraggi; sviluppato è anche l'allevamento di bovini. Il tessuto industriale è costituito da stabilimenti <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=LOM&parola=LATTIEROCASEARI'>lattiero-caseari</a>, di prodotti farmaceutici e del vetro; a questi si affiancano varie imprese edili. Il terziario si compone della rete distributiva (di dimensioni non rilevanti ma sufficiente a soddisfare le esigenze primarie della popolazione) e dell'insieme dei servizi, tra i quali, accanto a quelli amministrativi, scolastici e di consulenza informatica, è presente il servizio bancario. È possibile frequentare le scuole dell'obbligo e usufruire di una biblioteca per l'arricchimento culturale. Le strutture ricettive, pur comprendendo più esercizi di ristorazione, non offrono possibilità di soggiorno, mentre quelle sanitarie garantiscono il servizio farmaceutico.

Relazioni

Non può certo essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative, ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie al buon livello delle attività produttive, che consentono di assorbire manodopera non locale. I suoi rapporti, piuttosto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione, facilitata da un agevole sistema di comunicazioni, si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e per tutti quei servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti; tra questi meritano di essere citati la sfilata dei Magi, il carnevale, la festa della mimosa, allietata da un concerto bandistico, e la rassegna "Bella Estate", a giugno. Attirano visitatori anche la festa di San Luigi, a settembre, e il "Natale insieme". La festa dei Patroni, San Quirico e Santa Giulitta, si celebra il 3 luglio.

Non può certo essere considerata una meta turistica, per l'assenza di attrattive significative, ma è abbastanza frequentata per lavoro, grazie al buon livello delle attività produttive, che consentono di assorbire manodopera non locale. I suoi rapporti, piuttosto rilevanti, con i comuni vicini, ai quali la popolazione, facilitata da un agevole sistema di comunicazioni, si rivolge per l'istruzione secondaria di secondo grado e per tutti quei servizi non disponibili sul posto, si intensificano in occasione di alcuni eventi ricorrenti; tra questi meritano di essere citati la sfilata dei Magi, il carnevale, la festa della mimosa, allietata da un concerto bandistico, e la rassegna "Bella Estate", a giugno. Attirano visitatori anche la festa di San Luigi, a settembre, e il "Natale insieme". La festa dei Patroni, San Quirico e Santa Giulitta, si celebra il 3 luglio.

Località

Cascina Bentivoglio, Cascina Cossaghetto, Cascina Cossago, Cascina Ronco, Cascina Villambrera, Conterico Inferiore, Conterico Superiore

Cascina Bentivoglio, Cascina Cossaghetto, Cascina Cossago, Cascina Ronco, Cascina Villambrera, Conterico Inferiore, Conterico Superiore

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Paullo rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.